“Il tasso di mortalità a Roma è in media di 7,2 morti per 100.000 abitanti, dato che supera di una volta e mezza quello mediamente registrato negli altri grandi Comuni d’Italia, più che doppio rispetto alla media delle altre grandi città europee. 190 i morti nel 2008, 198 nel 2009 di cui 65 pedoni e 3 bambini, 126 morti nel 2010 e 90 nei primi nove mesi del 2011. La Capitale, pur non avendo raggiunto l’obiettivo fissato dalla Commissione Europea di dimezzare il numero di morti entro il 2010, ha comunque ottenuto risultati significativi, anche se ancora sono sotto gli occhi di tutti numeri da capogiro che evidenziano come in tema di sicurezza stradale non ci sia più tempo da perdere, perché a pagarne le spese sono vittime innocenti” – lo dichiara in una notaFabrizio Santori, Presidente della Commissione sicurezza di Roma Capitale.
“L’escalation di morti sulle strade è un fatto gravissimo che deve spingerci ad attuare con urgenza e finanziare in tempi brevi il piano comunale della sicurezza stradale predisposto dal Campidoglio. E’ evidente che Roma sia una città complessa dove il tasso di motorizzazione è pari a 912 veicoli ogni mille abitanti, valore più elevato rispetto ai principali Comuni italiani, ma bisogna però puntare dritti all’obiettivo riducendo il numero spropositato di decessi e mettendo in campo tutte le proposte a tutela dei principali componenti di rischio, quali pedoni, due ruote motorizzate, bambini, giovani e anziani. Tutto questo è possibile sia grazie ad interventi localizzati sull’infrastruttura stradale, sia riducendo la velocità dei veicoli, migliorando le competenze tecniche e decisionali per la sicurezza stradale di motociclisti e pedoni e contrastando comportamenti di guida a rischio, aumentando i controlli su velocità, uso del casco, uso delle cinture di sicurezza, del telefono alla guida e guida in stato di ebbrezza” – conclude Santori.
Commissione Politiche per la Sicurezza Urbana
Roma Capitale
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