Però, quando quelle stesse regole sono sbagliate, vanno eliminate, o, quantomeno modificate.
E’ il caso di quanto è accaduto la mattina del 9 marzo 2006, all’orario di entrata degli alunni (8.25 circa), davanti all’ingresso della scuola di Via Cilea.
Malgrado il brutto tempo (pioggia, vento e freddo quasi glaciale), davanti al cancello della scuola si ferma una pattuglia della Polizia Municipale, contravvenendo al palese divieto di sosta (ottimo esempio), da cui scende una vigilessa, alquanto zelante e troppo rigida nell’interpretare il ruolo assegnatole. La vigilessa, invece di vigilare sul traffico (a quell’ora molto intenso con annesse auto in seconda fila per la carenza di posteggi) affinché fosse scorrevole e gli attraversamenti dei pedoni fossero messi in sicurezza, senza informarsi se i pullman scolastici fossero o meno già passati, si è messa a fare la multa ad un’auto ferma nel suddetto posteggio, in quanto il genitore era andato ad accompagnare il figlio a scuola. Non sono state sufficienti le spiegazioni fornite dal genitore, la pioggia copiosa ed il freddo incalzante, per la palese inutilità della presa di posizione della suddetta vigilessa, dettata probabilmente da un suo momento di disagio personale/ormonale/umorale: della serie “mi tocca lavorare anche sotto la pioggia”, (come se lavorasse solo lei).
Non sappiamo se, (esclusivamente per una questione di equità) abbia fatto la multa anche alle altre numerose auto ferme sempre nel suddetto posteggio (non ho visto farne), e non ad una sola!
A questo punto, come direbbe qualcuno, la domanda sorge spontanea:"Perché, data la carenza di parcheggi nei pressi della suddetta scuola (non sono sufficienti neanche per la metà dei genitori), non è stata ancora modificata la regola del divieto di posteggio nell’area riservata ai pullman scolastici, limitando tale divieto solo per il determinato periodo di tempo durante il quale i suddetti pullman necessitano effettivamente del parcheggio?" Tra l’altro, i pullman sono i primi a non utilizzarlo (vedi foto), in quanto, per maggiore praticità e sicurezza dei bambini, preferiscono fermarsi davanti all’ingresso principale della scuola (carraio) per avere la certezza che i suddetti bambini, a loro affidati, entrino a scuola senza problemi.
Ricordiamo ai nostri lettori che i vigili urbani, grazie a Dio, non sono tutti di questa fatta, anzi, questo è solo un cattivo esempio di come svolgere il loro lavoro, ma in realtà noi tutti possiamo apprezzare il loro contributo come assistenti al traffico nei momenti di difficoltà viaria (gli abitanti del nostro quartiere conoscono bene l’argomento), contributo del quale non possiamo che ringraziare, nonostante le ben conosciute scarse risorse del 13°.
Tuttavia, ci sarebbe da chiedere al Comandante dei VV.UU. il motivo di questo accanimento verso automobilisti attenti e contribuenti di un quartiere come il nostro, che necessita di tutto, tranne che di vigili rigidi e spocchiosi.
Probabilmente il Comando dei VV.UU. non è al corrente del disagio in cui si trovano i cittadini dei quartieri del 13° municipio (vedi articoli precedenti), come:
- strade dissestate (ce ne fosse una senza buche) e prive di una adeguata rete fognaria per lo scolo delle acque piovane;
- scuole insicure, fatiscenti (vedi la materna “il cucciolo” – un cantiere a cielo aperto – e l’elementare di via Cilea – oggetto di attenzione da parte di alcuni ladruncoli durante lo svolgimento delle lezioni – ) e prive della giusta sorveglianza;
- incroci pericolosi (l’incrocio della Colombo con via Pindaro e l’incrocio con via di Acilia);
- micro criminalità;
- oggettiva carenza della rete viaria.
Sarebbe auspicabile ed opportuno che, prima di tutto, l’amministrazione comunale, avvalendosi proprio della collaborazione del VV.UU., si occupi del risanamento e della messa in sicurezza di quanto sopra dettagliato nel quartiere Infernetto, e poi provvedere a sanzionare chi non rispetta le regole. Altrimenti sarebbe bene che le amministrazioni comunali stesse si autosanzionassero (magari a favore del quartiere) per il mancato rispetto delle leggi sulla sicurezza e sulla mancata ed adeguata consegna delle infrastrutture dell’Infernetto ai propri abitanti. Senza nascondersi dietro al pretesto che le strade del quartiere sono private (si, private di tutto) poiché non ancora prese in carico dal comune (e cosa aspetta il comune per la presa in carico?).
Certo che, se nessuno ne parla seriamente, ma tutti si lamentano e basta, non si farà mai nulla per cambiare le cose!!!
Di seguito ecco alcune immagine della situazione (traffico e parcheggi) antistante la scuola. Immagini riprese nei giorni 14 e 15 marzo dalle ore 8.00 alle 8.30 circa.
Fate attenzione:
1 - a come siamo costretti a parcheggiare l'auto per adempiere al diritto/dovere di poter accompagnare i nostri bambini a scuola;
2 - a come e dove l'autobus scolastico effettua effettivamente la fermata per lasciare i bambini;
3 - alla totale assenza del controllo delle forze dell'ordine (VV.UU.) sull'attraversamento pedonale (ribadiamo che le volte che sono presenti, si impegnano soprattutto alla contestazione delle infrazioni).
Caro Sig.Arrigo,sicuramente l'episodio di cui lei parla è unico nella sua conclusione,quindi non fà testo.Invece ci sarebbe da sensibilizzare i genitori ad assumere un comportamento più civile quando si è a bordo della propria auto davanti la scuola.Non si può avere la presunzione di fermarsi davanti al cancello per far scendere i propri figli e aspettare che entrino a scuola,anche oggi 18 Ottobre una Signora ha parcheggiato l'auto all'interno dello spazio davanti al cancello e questo perchè non c'erano i vigili.L'anno scorso un'altra signora all'uscita di scuola ha parcheggiato la sua auto nel marciapiede di fianco ai pulman intasando totalmente la viabilità per una decina di minuti.
RispondiEliminaE di questi episodi ne potrei citare altri quindi c'è solo bisogno di rispettare le regole e il prossimo.Non bisogna scaricare le responsabilità di tutto sul Municipio o sul Comune,dobbiamo imparare a gestirci da soli,da persone civili.Grazie dell'attenzione
Cara/o anonima/o, questo è vero. Magari si potesse sempre contare sul buon senso delle persone, sarebbe un mondo fantastico, non ci sarebbero discussioni, scontri, guerre... ma così non è. E' quantomeno utopistico pensare che possa esistere una civiltà così avanzata da non aver bisogno di qualsivoglia amministrazione e controllo.
RispondiEliminaQuindi ringraziandola del suo gentile contributo e nella speranza che un giorno si possa avverare quanto da lei immaginato, la saluto cordialmente.