"Infernetto e Dintorni" è un blog realizzato dell'Associazione Culturale Infernetto e Dintorni, ideato con lo scopo di agevolare lo scambio di opinioni tra gli abitanti dell'Infernetto e del X Municipio, ex XIII Municipio. L'obiettivo del blog è di fornire visibilità circa l'urbanizzazione del quartiere e le criticità ad essa connesse. Divulghiamo informazioni, condividiamo emozioni. L'Associazione è stata promotrice ed è stata fra i Soci Fondatori del Coordinamento Infernetto fino al 09/04/2016.

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venerdì 26 dicembre 2008

Metropolitana Leggera Modulare - La soluzione dei problemi di mobilità della Città di Roma

- Rispetto delle frequenze prestabilite e regolarità del servizio.

- Marcia su sede propria, senza interferenze con il traffico ordinario.

- Costo ridotto rispetto ad una metropolitana ordinaria.


Suonano profetiche le parole di uno studio della Società Intermetro sulla Metropolitana Leggera Modulare, che già nella seconda metà degli anni '80 recitavano: "Dall'insieme delle tendenze in atto, sembra possibile prevedere che la domanda di trasporto manterrà quantitativamente la stessa dimensione attuale, ma con variazioni significative delle proprie caratteristiche. Ci si attende infatti una maggiore dilatazione sul territorio, una maggiore complessità delle correnti di traffico, un maggiore equilibrio nella distribuzione tra "punta" e "morbida", un maggiore equilibrio tra i carichi di direzioni opposte".

Nonostante le tendenze evolutive lasciassero presagire che prima o poi, in assenza di un intervento adeguato, la nostra città avrebbe raggiunto un inaccettabile livello di degrado, le Amministrazioni Comunali che da allora si sono succedute hanno tamponato la spirale involutiva potenziando in modo sostanzialmente insufficiente il servizio offerto dal trasporto pubblico. Per assicurare l'efficacia degli interventi occorreva invece indirizzare l'evoluzione del sistema verso una maggiore indipendenza dalla congestione.

La rete dei servizi metropolitani di trasporto in sede propria avrebbe dovuto costituire lo strumento cardine per alleggerire gli squilibri della città. Tale rete avrebbe dovuto essere strutturata su di una maglia portante di linee ad alte prestazioni, che potesse costituire l'elemento strutturante della mobilità. La situazione attuale vede invece una maglia piena di buchi. Un "quasi anello ferroviario" recuperato al servizio locale cittadino e un "abbozzo di rete" costituito dalla nota X delle linee A e B della Metropolitana.

Il primo progetto di riassetto ferroviario del nodo di Roma risale alla fine del 1800, ma la chiusura dell'anello cittadino si intravede solo per il 2010. La linea B presenta la necessità di prolungamenti sia a nord che a sud. La linea A, nata sottodimensionata, richiede la realizzazione di una nuova metropolitana che le sottragga almeno parte dell'utenza con una nuova linea che non le si discosti molto (pur servendo anche altre zone della città, il tracciato della linea C, come quello della A, correrà infatti da nord ovest a sud est).
Nel sito web di Roma Metropolitane si può leggere: "la linea D è pensata per collaborare con la linea B secondo un tracciato in parte parallelo ad essa, che si sviluppa da sud (EUR-Magliana) in direzione nord est, verso Montesacro-Talenti". Si evidenzia pertanto che la linea D avrà una sorta di funzione "complementare", andando anch'essa (come la linea C) ad ampliare solo parzialmente la rete.
È invece indispensabile rilanciare il progetto di una rete di linee di metropolitane leggere che, andando ad integrare gli assi portanti esistenti, permei il tessuto urbano in funzione dei piani di sviluppo del territorio e quindi della dislocazione dei centri di generazione ed attrazione della domanda di trasporto.


Dall'esame della tabella risulta evidente la necessità di realizzare un sistema di trasporto che elimini il gap presente tra il TRAM e la METROPOLITANA, con una velocità commerciale da 15 a 35 Km/h ed una portata, nelle ore di punta, da 6.000 a 30.000 pass./h per senso di marcia.

Queste caratteristiche possono essere soddisfatte solo attraverso due requisiti:
- rispetto delle frequenze prestabilite e regolarità del servizio;
- marcia su sede propria, senza interferenze con il traffico ordinario.

Per questo motivo, a partire sin dagli anni '70 e a livello mondiale, è stato realizzato un sistema di trasporto rapido di massa su rotaia, definito appunto "metropolitana leggera", che, senza rinunciare alle specifiche caratteristiche di una metropolitana classica, fosse in grado di soddisfare in modo economicamente accettabile i volumi di domanda di trasporto compresi tra i livelli massimi offerti dai sistemi auto-tramviari e quelli al disopra dei quali diventa economicamente accettabile una ferrovia metropolitana.

La Metropolitana Leggera risulta pertanto particolarmente adatta per assicurare trasporti rapidi collettivi su direttirci periferico-tangenziali della città di Roma, rafforzando la rete che assicura il servizio sulle uniche grandi direttrici di traffico nord / nord est - sud (linee B e D) e nord ovest - sud est (linee A e C).

L'idea di principio è sicuramente accettata da tutti, ma la sua realizzazione può essere ragionevolmente messa in discussione dalle proporzioni delle risorse economico-finanziarie necessarie a realizzarla. Per questo motivo si vuole qui rammentare che il sistema allora proposto dalla società Intermetro non solo era caratterizzato dai costi inferiori dovuti alle minori dimensioni (caratteristica intrinseca di qualsiasi metropolitana leggera), ma anche dagli impegni economici proporzionali alle diverse fasi realizzative.
Tale ulteriore caratteristica poteva e può tuttora essere ottenuta con una globale "modularità" delle componenti del sistema: opere civili, impianti e materiale rotabile.
Il sistema, con la sua modularità e flessibilità, consentiva cioè di adattarsi a qualsiasi esigenza ambientale e di domanda di traffico, con possibilità di essere implementato per fasi successive soddisfacendo portate comprese nella fascia tra 6.000 e 30.000 passeggeri per ora e per senso di marcia nonché riducendo drasticamente i costi ed il livello iniziale degli investimenti. In particolare poteva essere accresciuto per fasi successive secondo tre possibili criteri applicativi (si veda lo schema che segue) che nel complesso coprivano tutta la fascia indicata.


La prima configurazione (A) partiva in corrispondenza di un valore della domanda di trasporto (6.000 pass./h x s.m.) che poteva essere collocabile ai limiti massimi propri di un comune sistema tranviario e si articolava in tre fasi fino alla capacità di 20.000 pass./h x s.m.. Occorre sottolineare come, nel caso di livelli bassi di domanda, il sistema proposto differisse notevolmente dal sistema tranviario in termini di velocità commerciale; infatti si passa dai 5 - 20 Km/h del tram ai 25 - 35 km/h della metropolitana leggera.

La seconda configurazione (B) muoveva da un discreto valore della capacità (circa 12.000 pass./h x s.m.) per evolversi in tre fasi fino a raggiungere i segmenti di domanda associabili a una metropolitana pesante (circa 30.000 pass./h x s.m.).

La terza configurazione (C), infine, si sviluppava in quattro fasi e copriva tutto il campo compreso tra i 6.000 e i 30.000 pass./h x s.m., raccogliendo in sé le possibilità applicative espresse nei casi precedenti e mostrando la flessibilità del sistema nella sua interezza nonché i vantaggi specifici della modularità.

lunedì 18 agosto 2008

«Una scappatoia i controlli volontari»

Tratto da "Il Tempo.it"

Fagli capire che c'è una scappatoia e rialzeranno la cresta. La scappatoia servita su un piatto d'argento a clandestini e delinquenti, che hanno tutto l'interesse a restare imboscati, è il censimento volontario, pare di capire dalle parole del presidente della Commissione per la Sicurezza urbana al Comune di Roma, Fabrizio Santori (Pdl).

«La vera preoccupazione evidenziata dai cittadini - spiega Santori - è legata ai nuovi stanziamenti dei rom costituiti da soggetti, probabilmente i più pericolosi, che evadono il censimento dei volontari della Cri per timore di essere espulsi o identificati dalle forze dell'ordine». Santori ha aggiunto che «facendo seguito alle segnalazioni pervenute, abbiamo immediatamente trasmesso alle autorità competenti le situazioni di illegalità. In particolare alcune notizie preoccupanti ci derivano da via del Casaletto, Vignaccia e Villa Pamphili nel XVI municipio; Parco de' Medici, Altamira, Valle dei Casali e viadotto della Magliana in XV; via Boccabelli in XII; Castelfusano (XIII); via Gibilmanna e via Laurentina nell'XI municipio; via Fiorentini in V Municipio; Parco degli Acquedotti (X Municipio) Castel di Guido in XVIII e in diverse aree verdi del VI, VII e dell'VIII municipio, senza dimenticare l'allarme lanciato dalle associazioni dei ciclisti in cui si rende noto la nuova pericolosità delle piste ciclabili soprattutto lungo il Tevere e l'Aniene con la formazione di nuovi pericolosi insediamenti».
La situazione è in continua evoluzione anche per il presidente della commissione Ambiente del Comune di Roma, Andrea De Priamo che spiega: «ci sono baracche sorte intorno a quelle vecchie come nella zona di via dei Boccabelli, in XII Municipio, o in nuove zone». Per De Priamo gli sgomberi vanno accelerati anche se ci sono le tappe da rispettare, con il percorso stabilito in prefettura. «Prima il censimento dei campi, sia di quelli autorizzati che di quelli non autorizzati, che sarà completato entro il mese di ottobre - dice De Priamo - ma riteniamo che si debba accelerare lo sgombero dei campi abusivi, anche durante il censimento».
G. M. Col.

mercoledì 5 marzo 2008

Officina Grandi Revisioni allo stallo

"La società “Officine Grandi Revisioni” è il fiore all’occhiello di Met.Ro. spa. O.G.R. rappresenta un polo industriale tra i più avanzati in Italia, nato ufficialmente il 12 maggio del 2006 e partecipato al 100% dalla nostra società. E’ dotato delle più moderne tecnologie per la manutenzione e le grandi opere di revisione del materiale rotabile, grazie un impianto all’avanguardia dislocato su 92.000 m3 di volume, per 16.500 m2 di superficie coperta e 60.000 m2 di piazzali esterni. Al suo interno scorrono oltre 1.200 metri di binari. La società O.G.R. si fonda su un capitale sociale di 120.000 Euro e il suo organico si avvale di circa 75 addetti, che già entro il biennio 2006/2007 si occuperanno della revisione di 31 treni per un totale di 39.520.000 Euro di commissioni.A capo della società, in veste di Amministratore Unico, siede oggi il Dr Giovanni Sebastiani, coadiuvato dall’Ing. Gianfranco Rossi nel ruolo di Direttore Operativo. La capacità di gestire in totale autonomia ogni attività di grande revisione, nonché l’abilitazione alla manutenzione straordinaria e al revamping, sono i grandi punti di forza del nostro polo manutentivo, che non a caso è certificato ISO – 14001 per l’Ambiente e ISO – 9001 per la Qualità. Inoltre, l’O.G.R. è in possesso di un Attestato di Qualificazione che lo abilita alla manutenzione e alla revisione dei carrelli dei treni delle Ferrovie dello Stato. Tutto questo significa che Met.Ro. spa, grazie appunto alla società Officine Grandi Revisioni, non solo è perfettamente attrezzata per gestire autonomamente ogni aspetto della manutenzione del proprio materiale rotabile ma è anche in grado di proporre sul mercato il proprio know how tecnologico a favore di altre aziende metroferroviarie.Un esempio delle capacità tecniche e qualitative dell’ O.G.R. è rappresentato oggi dalle “Frecce del Mare”, convogli completamente ristrutturati e messi in servizio sulla linea ferroviaria Roma – Lido (Ostia)."

Questo quanto riporta in una nota ufficiale Met.Ro. per spiegare cosa rappresenti nelle idee di chi l'ha pensata OGR.
Ma si sa la realtà è bendistante dalla fantasia e così a tutt'oggi, nonostante gli annunci trionfalistici di novembre in cui Met.Ro. e Veltroni annunciavano che "ormai OGR è una realtà avviata..", l'Officina rimane al palo. A denunciare la situazione di stallo innanzitutto i lavoratori e i sindacati che denunciano come i fondi alla nuova società continuano a non essere disponibili e che questo assieme al conflitto di competenze con l'officina della Magliana fa sì che OGR non riesca ad essere il "polo industriale" che era stata chiamata a diventare.
L'ultimo atto è stato l'aver tolto la ristrutturazione delle Frecce del Mare affidando i lavori di restyiling a ditte esterne. La chopperizzazione delle Frecce del Mare, il condizionamento, la revisione dei motori di trazione e la revisione dei carrelli sono state esternalizzati con aumento dei costi e preoccupazione per il livello occupazionale.
Risulta da fonti sindacali che alcuni degli operai inizialmente trasferiti dall'officina della Magliana a OGR siano stati invitati a tornare al luogo di origine per mancanza di lavoro, è evidente come tale clima crei apprensione nei lavoratori che si trovano senza attività e senza capire quanto durerà questa situazione di stallo.

Delle due infatti l'una. O OGR non riesce a stare sul mercato e allora non si capisce quale logica sia stata dietro la sua creazione, o l'esternalizzazione sta creando costi extra che tutti noi saremo chiamati a pagare come contribuenti e come pendolari.

Andrea Angelettipresidente comitato utenti metro Roma Lido Il Trenino

www.iltrenino.info
presidenza@iltrenino.info

tel 331.61.80.295fax. 06.23.32.09.528

ricevete questa mail perchè iscritti nella mailing list de "Il trenino" per cancellarvi inviate una mail con oggetto "cancellami" a assistenza@iltrenino.info.

martedì 5 febbraio 2008

Raccolta differenziata, parte il super-piano

"Un piano in sette mosse", lo hanno definito il Comune e l'Ama che lo hanno messo a punto e ne curano l'attuazione: è il nuovo programma per aumentare la raccolta differenziata nella capitale, incrementando la quantità di rifiuti riciclabili e garantendo un servizio più adeguato alle esigenze dell'utenza. Il nuovo pacchetto di misure è stato presentato in Campidoglio dal sindaco Veltroni, dall'assessore all'ambiente Esposito e dal presidente dell'Ama Hermanin.

Il piano modifica il sistema di gestione dei rifiuti e impegna l'Ama a potenziare la raccolta, stimolando i cittadini ad adottare comportamenti virtuosi. Una mini-rivoluzione che è già cominciata: stabilito l'aumento dei turni di raccolta differenziata, partita la campagna d'informazione, disposto l'intervento della 'task force' incaricata di sanzionare chi non separa i rifiuti e li getta indistintamente nel cassonetto. Nelle prossime settimane sarà esteso il sistema porta a porta e verrà avviata la raccolta intensiva di scarti organici e materiali riciclabili nei mercati e supermercati. Ecco in sintesi il piano, 'mossa' per 'mossa':

Cassonetti svuotati ogni tre giorni. Il potenziamento del servizio è stato avviato nei Municipi IV, VIII, X e XVI e sarà esteso progressivamente a tutta la città. I giri di raccolta verranno raddoppiati e la frequenza media di svuotamento dei cassonetti bianchi (carta) e blu ('multimateriale') passerà da una volta ogni 6-7 giorni a una volta ogni 3 giorni. Aumenta il numero dei mezzi di raccolta: ai veicoli della CTR (Compagnia Tecnologie Recupero) si aggiungono quelli Ama.

Segnalazioni per sms e telefono. Per segnalare la presenza di cassonetti della raccolta differenziata pieni, è già in funzione il numero 340-4315588: basta mandare un sms specificando il punto esatto in cui si trova il contenitore. Il messaggio deve contenere esclusivamente l'indirizzo e il tipo di cassonetto segnalato. Esempio: "VIA GIOVANNI ROSSI 30. BLU PIENO". Il messaggio viene ricevuto direttamente dal settore raccolta che interviene subito. Si può anche chiamare il numero verde Ama 800867035, attivo dal lunedì al giovedì dalle 8 alle 17 e il venerdì dalle 8 alle 14.

Multe. Ci sono e da subito, ma accompagnate dall'informazione: per tre mesi 200 operatori Ama, riconoscibili dal 'fratino' con la scritta "raccolta differenziata", presidiano i cassonetti più 'critici' (quelli meno usati in base alle statistiche Ama) dal lunedì al venerdì tra le 8 e le 11. Gli addetti spiegano ai cittadini come fare e puliscono le postazioni, inserendo correttamente i rifiuti nei giusti contenitori.
E veniamo alle contravvenzioni, inevitabili dato che la raccolta differenziata va fatta per legge: le multe vanno da 50 a 300 euro per chi non differenzia i rifiuti e li getta in contenitori impropri, da 25 a 619 euro per chi abbandona l'immondizia fuori dal cassonetto. Ci sono poi le sanzioni da 50 a 300 euro per chi parcheggia davanti ai cassonetti, li imbratta, blocca gli sportelli con cassette o altro, li sposta dalle postazioni assegnate.
Per far rispettare le regole, il Comune ha deciso di istituire una 'task force' che è entrata subito in azione davanti a negozi, bar, punti di ristoro e cassonetti particolarmente 'critici'. Il gruppo è costituito da personale della Polizia Municipale, agenti accertatori Ama e operatori dell'Ufficio comunale per il Decoro Urbano.

Raccolta porta a porta in altri sei quartieri. Centomila cittadini romani cambieranno entro l'anno la gestione dei rifiuti domestici: oltre alla carta e al 'multi-materiale', andranno selezionati anche gli scarti di cucina. Incamerato il successo della raccolta porta a porta a Colli Aniene e Decima (raccolta differenziata in media al 63%), il Campidoglio ha deciso di estendere il servizio a Massimina (entro febbraio) e subito dopo a Trastevere, Aventino, Testaccio, San Saba, Cinecittà Est, Eur Torrino, Magliana-Portuense e Villaggio Olimpico.

Mercati, supermercati, bar, ristoranti, mense. Da marzo, invece, sarà potenziato il recupero degli scarti organici per la trasformazione in 'compost' (concime di qualità): gli scarti umidi saranno raccolti direttamente in tutti i 104 mercati rionali, nei più grandi supermercati, nei ristoranti, nelle mense pubbliche e private della città. Le utenze non domestiche dove si farà la raccolta dei rifiuti organici raddoppieranno, passando da circa 1.300 a oltre 2.600. A partire da maggio, poi, in oltre 5.000 tra bar e attività di ristoro verrà effettuata la raccolta dei contenitori in vetro, plastica e alluminio.

Grandi utenze, a ciascuno la 'sua' raccolta. A partire da subito Ama proporrà a tutte le cosiddette 'grandi utenze' – ospedali, centri commerciali, grandi uffici – la stipula di contratti specifici con servizi 'ad hoc' di ritiro dei materiali differenziati, senza aumenti in bolletta. Alle 'grandi utenze' verrà chiesta forte attenzione nel separare gli scarti: all'atto della raccolta, gli operatori Ama dovranno trovare un'alta percentuale di materiali recuperabili, pena il pagamento di oneri aggiuntivi.

Raccolta straordinaria domenicale della carta. A partire dal 24 febbraio, infine, Ama avvierà una campagna di raccolta straordinaria della carta: sei domeniche, venti itinerari diversi in tutta Roma.

L'intero programma è stato concertato con tutte le organizzazioni sindacali. Queste si sono impegnate a costituire, insieme ad Ama, un osservatorio sulla raccolta differenziata. Obiettivi: monitorare l'andamento della raccolta, adeguare le azioni alle esigenze che emergeranno nelle diverse zone della città.

martedì 27 novembre 2007

Comunicato Stampa IL TRENINO

Il Campidoglio ha annunciato che entro il 2013, 119 treni delle linee metropolitane A e B e della Roma Lido saranno dotati di condizionamento. Infatti nelle intenzioni dell’amministrazione capitolina ai 53 treni nuovi (nuovi davvero) della spagnola Caf se ne andranno ad aggiungere altri 66 inseriti nel piano di ammodernamento di convogli esistenti (in pratica la riqualificazione di treni già circolanti).

In realtà sono anni che attendiamo questi interventi, dalla campagna per le comunali del 2005 il Sindacassimo aveva promesso l’aria condizionata della Roma Lido ma come abbiamo documentato noi del comitato “www.iltrenino.info” solo da aprile scorso è stata bandita la gara che risulta ancora aperta.
Questo significa che le 6 frecce del mare già in servizio sono attualmente senza condizionamento e così saranno le prossime per poi tornare in manutenzione per l’installazione dell’aria. La stessa storia già accaduta per la promessa installazione dei distanziatori sotto il pianale per portare le Frecce del Mare a piano banchina come prevedono le normative contro le barriere architettoniche.

E’ pero tutto il piano di ammodernamento di convogli esistenti che hanno di gran lunga superato il milione e mezzo di chilometri a risultare un problema. Attualmente il lavoro è stato affidato da Atac / Met.Ro. a OGR (una controllata Met.Ro.) che però non è in grado di svolgere a pieno il lavoro che viene affidato a ditte esterne operanti con materiale OGR all’interno delle officine OGR.
Il personale OGR e quello della Magliana sono in perenne contrasto per numero di addetti, materiale in magazzino e tutti da Rifondazione all’UDC per bocca del consigliere Dino Gasperini hanno denunciato la mancanza di fondi chiedendone le motivazioni. Lo stesso presidente di Met.Ro. ha più volte denunciato la mancanza di fondi.
Lo stesso Giornale riportava pochi giorni fa un virgolettato del presidente Bianchi «La colpa è della Regione che da un anno e mezzo non paga il contratto di servizio». Vero, da rilevare, però, che il bilancio della società è in pareggio e che Met.Ro. ha una linea di credito con Bnl e Monte dei Paschi di Siena di circa 100 milioni di euro.

La situazione poi delle Frecce del Mare attualmente in servizio è disastrosa essendo spesso guaste e ferme in officina della Magliana per riuscire con i medesimi problemi come denunciato anche da operatori della Roma Lido.

Gli utenti inoltre hanno già raccolto oltre 500 firme con la petizione on line su www.iltrenino.info per chiedere l’abrogazione del progetto Frecce del Mare e di viaggiare su treni nuovi. Il comitato è sempre stato aperto al confronto come dimostra anche la richiesta di partecipare al tavolo delle associazioni con Met.Ro (mai convocati in modo ufficiale) e con la Commissione Trasporti del Comune di Roma (una mozione approvata all’unanimità in Consiglio Comunale lo scorso febbraio ne imponeva la convocazione ogni due mesi per discutere con le associazioni di utenti ma non si è mai riunita).

Continuiamo la raccolta firme contro le Frecce del Mare e invitiamo tutti a firmarla su http://www.iltrenino.info convinti che queste rappresentino uno spreco di denaro pubblico, speriamo che un numero elevato di firme tolga parte dell’arroganza all’amministrazione comunale e regionale che si decidano a convocare un serio tavolo con le associazioni. Noi ci siamo.
Presidente Comitato Utenti Metro Roma Lido Andrea Angeletti

giovedì 15 novembre 2007

PRIGIONIERI DEL TRAFFICO

A seguito di numerose segnalazioni pervenute all'Associazione da parte di molti automobilisti, questa volta parliamo dell'innesto dell'autostrada Roma-Fiumicino all'altezza di viale Castello della Magliana e viale Parco de' Medici (clicca sull'immagine accanto per ingrandirla). Questo innesto, se durante il periodo estivo è spesso sgombro da traffico, durante i restanti periodi dell'anno, risulta essere spesso intasato.

Venendo dall'autostrada, in ambo le direzioni, la coda dei veicoli inizia molti metri prima del bivio. Per esempio, venendo dall'EUR si comincia ad essere in fila all'altezza del bivio per via I. Newton, mentre, nel lato opposto, la fila inizia dal bivio per il GRA.

Le foto riportate descrivono come si presenta la rampa di accesso al quartiere/centro residenziale "Parco de' Medici" provendo dall'EUR. Stiamo cercando di inserirci su viale Castello della Magliana per poi provare a percorrere viale Parco de' Medici in direzione degli uffici e delle strutture alberghiere ivi presenti.

Questa è la seguenza fotografica che immortala l'eccezionale densità di traffico veicolare incontrata durante il nostro tragitto.

La rotatoria.


Ancora la rotatoria.





Sempre la rotatoria, ma con riferimento ai veicoli che ancora devono scendere dalla rampa di innesto (vedi in fondo).

L'ingresso nello strettissimo sottopassaggio, poi, crea un effetto imbuto e rallenta notevolmente il corretto flusso veicolare.



Dettaglio del sottopassaggio (da notare che accanto al camion c'è lo spazio solo per un motoveicolo).





Altro dettaglio del sottopassaggio (passato il camion lo spazio è appena sufficiente per due utilitarie).



Insomma, solo per poter fare la rotatoria e poter accedere su viale Parco de' Medici (circa 500 mt. di strada), ci sono voluti 15 minuti. Senza contare il tempo perso in fila sull'autostrada per poter arrivare alla rampa di accesso a viale Castello della Magliana.

Ricordiamo a tutti che il quartiere in questione è sede di molte aziende ed uffici, quindi meta di molti lavoratori che provengono da diverse località della provincia di Roma e del Lazio, che tramite l'autostrada e le vie del quartiere, si recano sul posto di lavoro.

Poiché non crediamo che il traffico diminuirà con il tempo, ma, anzi, andrà sempre più aumentando, non sarà il caso di adeguare i sottopassaggi più frequentati alla nuova mole di traffico, magari rendoli simili ad altri sottopassaggi presenti nella Capitale, come, ad esempio, il sottopassaggio tra via Valco di San Paolo e via Silvio D'Amico, in quel del quartiere San Paolo, realizzato già da molto tempo?

sabato 13 ottobre 2007

"ALBERAZIONI"

Scritto da Giovanni delle Fratte

Circa un mese fa scrivemmo una lettera a vari assessorati, facendo presente che il quartiere o borgata Infernetto, ormai ha raggiunto circa 30.000 aventi diritto al voto.” Era un avvertimento per i prossimi canditati, alle elezioni locali”.
E abbiamo scritto che con le nuove nascite, secondo una legge Comunale o di Stato (ogni bimbo che nasce il Comune mette in terra un albero). E ogni casa costruita o su ogni lotto si ha il dovere di posare 4 alberi ad alto fusto, come da rilascio della licenza di costruzione. In, tutto con il “ pressappochismo”, potremmo raggiungere un totale di 83.000 alberi. Ora girando per la borgata, ad eccezione dei 200 alberi piantati in quella specie di Fast Food all’inizio della località il Macchione e quei 2 (due) pinetti messi in via Stradella, nei pressi dei “3 tre campi di pallone” non ci risultano piantati altri alberi.

Noi sospettammo che si stava facendo un rimboschimento nell’alto Lazio e siamo andati a vedere in parecchie località. Non abbiamo trovato niente di fatto, in pratica si è girato molto a vuoto. Ma la fortuna o la disgrazia, ha voluto che nel ritornare nella borgata ci imbattessimo in una località non tanto lontana, del grande raccordo anulare, il tratto esterno tra Via della Magliana, e la Via Ostiense, a cento metri dalla riva destra del fiume Tevere. Li in due o tre ettari di terreno confinanti con il Raccordo Anulare, forse un cinquecento o mille alberi sono stati piantati. Ora sono tutti secchi, nemmeno uno si è salvato, come non si sono salvati la maggior parte di quelli ripiantati nella pineta di Castel Fusano, dopo quel terribile incendio.

Ora coscienti, che dieci noci in un sacco, o una, non fanno rumore!? Vi domandiamo: ma chi sostituirà tutte quelle piante? Ma sono state pagate? Se si, con i soldi di chi? Nel contratto c’era un minimo di mantenimento? O no!? Erano stati garantiti?
O anche gli alberi sono entrati nel sistema consumistico paga, pianta, usa e getta?
Che sia possibile, ci domandiamo, se nella testa degli amministratori è stato progettato il tutto in maniera, che le nuove generazioni andranno, negli anni futuri, dentro Castelporziano o nel parco della Madonnetta. Visto che Castelfusano è interdetto a tutti, compreso i domenicali, dopo la trasformazione subìta in case chiuse.

Pensionati e lavoratori di strada socialmente inutili. (Le dieci noci), nel sacco vuoto.
Per Infernetto Comune Autonomo, con liste Civiche, (alla Grillo)? Così facendo sarà molto facile pulire il quartiere da atteggiamenti che non giovano al futuro dello stesso e di tutta la città.

domenica 16 settembre 2007

ROMA, MUNICIPIO XV, NOMADI A PARCO DE’ MEDICI

Scritto da Dott. AUGUSTO SANTORI
Consigliere Municipio ROMA XV
Via D. DE BLASI, 57 00151 roma
tel. pers. 347-8020091 augustosantori@virgilio.it


COMUNICATO STAMPA


Augusto Santori (AN):
“Vasta stanziamento abusivo di nomadi tra gli uffici di Parco dé Medici e l’Ospedale San Giovanni Battista”
“Parenti dei degenti e impiegati degli uffici costantemente minacciati dalla presenza dei rom”

“A pochi passi dal campo attrezzato e legale di Via Candoni, da qualche settimana è sorto tra le sterpaglie di Parco dé Medici, a pochi passi dal ponticello che collega la zona a Via della Magliana Vecchia, un nuovo vasto stanziamento di nomadi all’interno di un’area verde facente parte della Riserva Naturale di Tenuta dei Massimi”, è quanto denuncia in una nota Augusto Santori, Vice Capogruppo di AN al Municipio XV.

“La zona residenziale – prosegue la nota di Santori – è nota per la presenza di numerosissimi uffici e sedi di importanti aziende, nonché per l’Ospedale San Giovanni Battista, di proprietà dei Cavalieri di Malta. Pur non risultando residenze di privati cittadini, sempre più insistenti sono divenute in questi giorni le segnalazioni del campo abusivo da parte di impiegati di ufficio che lavorano e parcheggiano nella zona, nonché dei tanti parenti di chi è in degenza all’Ospedale”.

“Non solo – aggiunge il consigliere di AN – lo stanziamento insiste proprio nei pressi del Castello della Magliana, zona di particolare pregio artistico e storico del territorio e della città, che di certo non presenta il miglior biglietto da visita per i potenziali visitatori provenienti anche da tutto il mondo”.

“Il Municipio XV – conclude Augusto Santori – continua a non smentirsi per quel che concerne il triste primato di presenza nomade, tutto ciò nel totale immobilismo della sinistra e nel complice silenzio politico del Presidente del Municipio XV Paris”.


Roma, 15 Settembre 2007

mercoledì 22 agosto 2007

I cittadini chiedono una maggiore sicurezza stradale.

A sottolineare la tragica situazione viaria del XIII Municipio, riportiamo l'articolo scritto da Roberto de Tora pubblicato sul "Il Messaggero".

In scooter sull'Ostiense rischio la vita tutti i giorni

Salve, sono uno scooterista che percorre tutti i giorni (estate e inverno) la strada Ostiense da Acilia a Roma, per recarmi al lavoro. Non so se ne siete a conoscenza ma la via del Mare, che è parallela all'Ostiense, non è percorribile con nessun tipo di motociclo e nessun tipo di veicolo che non sia un'autovettura.

Le statistiche parlano di una strada pericolosissima, la via del Mare, ma onestamente, dal mio punto di vista, non so se l'Ostiense lo sia di meno. È più stretta, ha tutti gli innesti dai centri abitati (via di Mezzocammino, Malafede, Vitinia 2 innesti, Torrino 3 innesti, Stazione Magliana etc) in più sale sui viadotti del raccordo. Mentre sulla via del mare le autovetture scorrono placidamente, noi scooteristi tutti insieme appassionatamente a pesanti autoarticolati, camion, autobetoniere, furgoni frigo e normali autovetture, in fila perenne, perché quella piccola arteria non è assolutamente sufficente ad assorbire tutto il traffico dei giorni feriali, rischiamo la vita.

Se non becchi un'auto, nascosta dai veicoli in fila, che si immette nella carreggiata opposta (il più delle volte lo fanno anche se c'è una doppia striscia continua e la svolta a sinistra non è consentita) la vita la perdi con il tempo, avete mai provato ad esporvi continuamente per circa 10 km, ai tubi di scarico di camion, autotreni etc. (che scaricano tutti a sinistra???) Io lo faccio ogni mattina per molti mesi all'anno e vi posso assicurare che non è ne piacevole ne tantomeno salutare.

Per evitare questo stress quotidiano ho pensato anche di utilizzare mezzi alternativi e pur se la combinazione trenino Roma-Ostia - metro B è abbastanza efficente, se non hai la fortuna di lavorare vicino a una fermata della metro, con i mezzi di superfice i tempi si allungano in maniera esponenziale. Non mi sono dato per vinto, ho anche provato ad usare la bicicletta, visto che c'è una ciclabile molto bella che parte da Tor di Valle e attraversa tutto il centro seguendo il tevere... ebbene, non esiste un modo di attraversare dalla parte del tevere il ponte di Mezzocammino e quindi l'alternativa sarebbe, indovinate un po' ??? l'Ostiense, alle stesse condizioni, non in scooter ma in bicicletta...praticamente un suicidio.

Mi sono sempre chiesto il perché di questa stranezza: da una parte solo le auto, il resto dall'altra parte..., bah, pensavo da ignorante di viabilità quale sono, due strade che fanno parallelamente lo stesso percorso, si potrebbe unirle, fare qualche svincolo e creare un'unica strada con due corsie ogni senso di marcia. Facile no? L'ho detto che sono ignorante e magari non è semplicissimo unire assieme le due strade, ci vogliono investimenti, grandi lavori etc ... ma poi ho capito che il problema non era posto in questi trermini, un'operazione di tal genere per quanto complicata lo è ancor di più quando la gestione delle due vie in questione è effettuata da due enti diversi , nella fattispecie Il comune di Roma e la regione Lazio... quindi che si fa?Nulla.

Mi sono trasferito ad Acilia, dal Sud Italia, da circa sei anni e pur se ogni anno le statistiche riportano la pericolosità di queste due strade, nulla è stato mai fatto per immaginare una viabilità diversa e per migliorare la sicurezza di tutti, specialmente di chi va sulle due ruote. È bene parlare di buon senso di chi si mette alla guida e sono daccordo, credo comunque che anche chi gestisce debba avere il buon senso di capire che se le cose non vanno bene, e il numero annuale di morti sul tratto in questione lo conferma, ci si deve unire per trovare una soluzione al problema tralasciando la burocrazia a favore della salvaguardia della vita di chi paga le tasse ed ha il diritto di essere tutelato.

Roberto de Tora

giovedì 14 giugno 2007

Nuovi Treni sulla Roma Lido















Con grande soddisfazione il Comitato Utenti della Roma Lido comunica che da questa sera sul sito http://www.iltrenino.info/, sarà disponibile il servizio video con l'ingresso in stazione Lido Centro del nuovo treno CAF, oltre a foto dello stesso treno scattate durante il preesercizio a Piramide, Lido Nord e Magliana.

Il nuovo treno che, da fonti non confermate, dovrebbe essere inaugurato il 22 giugno prossimo entrando, primo di sei, in servizio regolare sulla Roma Lido, rappresenta il successo degli utenti che, quando si organizzano, sanno far sentire la loro voce e ottenere risultati concreti.
I 6 treni CAF rappresentano un successo storico del Comitato dato che è la prima volta che la Roma Lido riceve treni realmente nuovi e non di seconda mano (come le vituperate "Fecce" del Mare).

Per l'occasione, e per tenere conto della crescita esponenziale dei contatti sul nostro sito che lo avevano reso difficilmente navigabile, da questa sera il sito sara totalmente ristrutturato con un lento lavoro di restyiling.

Avviata inoltre la possibilità per gli utenti di ricevere consulenza gratuita da un pool di avvocati coordinati dall'encomiabile avv. Emanuele Mormile.

Andrea Angeletti

giovedì 24 maggio 2007

ROMA, MUNICIPIO XV, DATI TURISMO

Scritto da Dott. AUGUSTO SANTORI
Consigliere Municipio ROMA XV
Via D. DE BLASI, 57 00151 Roma
tel. pers. 347-8020091 augustosantori@virgilio.it



COMUNICATO STAMPA


ROMA, MUNICIPIO XV, DATI TURISMO

Augusto Santori (AN): “Serve numero verde del Comune per scippi ai danni dei turisti”
“Dall’aereoporto di Fiumicino a Roma un viaggio in treno infernale per i visitatori della Capitale”

“Roma incentivi il turismo ripartendo dalla sicurezza e dalla lotta al degrado, serve un numero verde del Comune di Roma dove poter denunciare situazioni di insicurezza e di degrado, considerando gli stessi turisti come potenziali utenti del servizio, pensiamo a uno 060601”, così dichiara in una nota Augusto Santori, consigliere di AN al Municipio XV, a commento del nuovo numero 060608 attivato dal Comune di Roma.

“E’ ipocrita – prosegue Santori – incentivare il turismo non combattendo gli scippi e le rapine che sono all’ordine del giorno a Roma, in primis sul treno che collega l’aereoporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino a Roma, che attraversa le fermate di Magliana Vecchia e Villa Bonelli. Il viaggio è infernale per chi conosce la situazione di insicurezza e struggente per chi si ritrova invece ripulito a destinazione. Senza parlare – aggiunge il consigliere – dei tanti turisti che, dal treno o dalla stessa superstrada Roma-Fiumicino, vedono le centinaia di baracche e di nomadi che bivaccano ai bordi e nei pressi del Tevere”.

“Quella di Roma- conclude Santori - è una situazione paradossale, perché anche nei Paesi meno sviluppati il percorso che va dall’aereoporto al centro turistico della città è sempre tutelato da ogni forma di degrado e criminalità, solo nella Capitale questo non accade, con la presunzione del Sindaco di impegnarsi a tutelare l’immagine della città”.



Roma, 24 maggio 2007



PER INFO DOTT. AUGUSTO SANTORI 347.8020091

sabato 19 maggio 2007

PERCHE' IL LUNGOTEVERE NON ARRIVA AL MARE?


All'Associazione Culturale Infernetto e Dintorni è più volte pervenuta quella che crediamo sia la domanda che tutti gli automobilisti e pendolari di Roma - Ostia si pongono ogni volta che, percorrendo la Cristoforo Colombo o l'Ostiense/Via del Mare, si ritrovano imbottigliati nel traffico per ore.

PERCHE' IL LUNGOTEVERE NON ARRIVA AL MARE?

In effetti, si tratta sicuramente di un progetto oneroso e futuristico, però, se il lungotevere fosse completato, si potrebbero raggiungere più facilmente il centro di Roma, il GRA e tutti i quartieri limitrofi al Tevere, come ad esempio: Ostia, Ostia Antica, Fiumicino, Isola Sacra, Dragona e Dragoncello, San Francesco, Acilia, Casalbernocchi, Centro Giano, Ponte Galeria, Malafede, Vitinia, Tor di Valle, Torrino, EUR, Magliana, San Paolo. Mentre oggi i loro abitanti si riversano sulla Portuense, la Roma-Fiumicino, la Via del Mare, l'Ostiense e la Colombo intasandole quotidianamente. Inoltre questo permetterebbe, con la realizzazione di nuovi ponti, un riavvicinamento tra le periferie di ambo le rive del Tevere. Sarebbero altre due arterie, una per sponda, che renderebbero più veloci i collegamenti con Roma e la provincia. Inoltre, l'attraversamento del fiume in più punti faciliterebbe gli scambi commerciali tra la neonata Fiera di Roma e tutta la provincia occidentale della Capitale.

Certo che sarebbe costoso, ma chi di noi non vorrebbe arrivare sul posto di lavoro riposato, felice di esserci arrivato comodamente e contento di cominciare una nuova giornata invece di essere già stanco e stressato dal traffico affrontato? Visto che si tratta della viabilità della Capitale, potrebbe essere un progetto finanziato dalla UE?

Un'altra soluzione potrebbe essere il telelavoro, che permetterebbe a migliaia di lavoratori di lavorare da casa liberando le arterie dal traffico mattutino senza incidere, almeno per ora, sulle casse del Comune e/o della Provincia per la realizzazione di un'opera così ingente. Ma ad oggi sembrerebbe che al datore di lavoro stia più a cuore la presenza dei lavoratori sul posto piuttosto che la qualità del lavoro e della vita dei suoi dipendenti.

lunedì 14 maggio 2007

ROMA, MUNICIPIO XV, ANCORA NOMADI

Scritto da Augusto Santori


Augusto Santori (AN): “Lancio del mattone è nuovo passatempo dei nomadi”
“Crescono le denunce, soprattutto a Corviale e Magliana”


“Crediamo che il Comune, in questo diffuso e grave clima di illegalità, legato in particolare al permissivismo che oramai si registra nei confronti dei reati commessi dai nomadi, dovrebbe emettere un’ulteriore ordinanza che vieta il lancio di oggetti contundenti ai danni di persone e cose”, così dichiara in una nota Augusto Santori, consigliere di AN al Municipio XV.

“Crescono i nomadi – prosegue Santori - nelle zone più disparate di Roma e del Municipio XV, e cresce purtroppo anche la denuncia di questo genere di reati, in particolare nella zona Corviale e Magliana e ai danni di donne ed anziani. Un reato che sembra oramai rappresentare uno dei più diffusi passatempo a vantaggio dei giovani, ma non solo, che popolano le baraccopoli della Capitale, divenute a tutti gli effetti le favelas romane”.


Roma, 14 maggio 2007

Dott. AUGUSTO SANTORI
Consigliere Municipio ROMA XV
Via D. DE BLASI, 57 00151 roma
tel. pers. 347-8020091 augustosantori@virgilio.it

lunedì 23 ottobre 2006

MOBILITA' SOSTENIBILE

Di seguito riporto una lettera pervenuta alla redazione di "BUONGIORNO ROMA" del sig. Gianluca Greco rispetto al collegamento ferroviario metropolitano "Roma - Lido di Ostia".

Facendo riferimento alla Vs. edizione di ottobre mi riallaccio all'articolo di Gianluca Cavino e ai Vertici Metro vorrei anche chiedere come mai non è possibile portare le bici sulla metro come si fa in tutte le Capitali Europee.

Abito a Casalpalocco e lavoro all'Eur, come ben sapete la Cristoforo Colombo tutte le mattine dei giorni feriali é paralizzata dalle 07:00 alle 10:00. Quale alternativa più valida se non utilizzare la metro fino alla stazione Magliana, caricando la bici per non dover aspettare uno o più autobus che per fare 4 km impiegano 45 minuti? Purtroppo la coerenza con tanti discorsi sull'inquinamento ambientale dei gas serra non é dei ns. governanti, inoltre la Metro SpA incasserebbe 4 euro in piu' al giorno per utente ciclista.

Purtroppo ho chiesto già piu volte e in varie fermate (Ostia Antica, Casalbernocchi, Acilia, Magliana) ma nessuno é disposto a caricare la bici anche se dopo le 08,30 il vagone di testa é pressochè vuoto e quindi tutte la mattine continuo ad inquinare tristemente impiegando mediamente 90 minuti per percorrere 17 km insieme a tanti altri che magari la pensano come me, ma grazie agli scienziati che sono ai vertici decisionali delle ns. infrastrutture e trasporti non si propone nessuna valida alternativa per un trasporto rapido e indipendente.

Restando a disposizione per chiarmenti e comunicazioni invio distinti saluti.

Gianluca Greco


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