"Infernetto e Dintorni" è un blog realizzato dell'Associazione Culturale Infernetto e Dintorni, ideato con lo scopo di agevolare lo scambio di opinioni tra gli abitanti dell'Infernetto e del X Municipio, ex XIII Municipio. L'obiettivo del blog è di fornire visibilità circa l'urbanizzazione del quartiere e le criticità ad essa connesse. Divulghiamo informazioni, condividiamo emozioni. L'Associazione è stata promotrice ed è stata fra i Soci Fondatori del Coordinamento Infernetto fino al 09/04/2016.

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venerdì 26 dicembre 2008

Metropolitana Leggera Modulare - La soluzione dei problemi di mobilità della Città di Roma

- Rispetto delle frequenze prestabilite e regolarità del servizio.

- Marcia su sede propria, senza interferenze con il traffico ordinario.

- Costo ridotto rispetto ad una metropolitana ordinaria.


Suonano profetiche le parole di uno studio della Società Intermetro sulla Metropolitana Leggera Modulare, che già nella seconda metà degli anni '80 recitavano: "Dall'insieme delle tendenze in atto, sembra possibile prevedere che la domanda di trasporto manterrà quantitativamente la stessa dimensione attuale, ma con variazioni significative delle proprie caratteristiche. Ci si attende infatti una maggiore dilatazione sul territorio, una maggiore complessità delle correnti di traffico, un maggiore equilibrio nella distribuzione tra "punta" e "morbida", un maggiore equilibrio tra i carichi di direzioni opposte".

Nonostante le tendenze evolutive lasciassero presagire che prima o poi, in assenza di un intervento adeguato, la nostra città avrebbe raggiunto un inaccettabile livello di degrado, le Amministrazioni Comunali che da allora si sono succedute hanno tamponato la spirale involutiva potenziando in modo sostanzialmente insufficiente il servizio offerto dal trasporto pubblico. Per assicurare l'efficacia degli interventi occorreva invece indirizzare l'evoluzione del sistema verso una maggiore indipendenza dalla congestione.

La rete dei servizi metropolitani di trasporto in sede propria avrebbe dovuto costituire lo strumento cardine per alleggerire gli squilibri della città. Tale rete avrebbe dovuto essere strutturata su di una maglia portante di linee ad alte prestazioni, che potesse costituire l'elemento strutturante della mobilità. La situazione attuale vede invece una maglia piena di buchi. Un "quasi anello ferroviario" recuperato al servizio locale cittadino e un "abbozzo di rete" costituito dalla nota X delle linee A e B della Metropolitana.

Il primo progetto di riassetto ferroviario del nodo di Roma risale alla fine del 1800, ma la chiusura dell'anello cittadino si intravede solo per il 2010. La linea B presenta la necessità di prolungamenti sia a nord che a sud. La linea A, nata sottodimensionata, richiede la realizzazione di una nuova metropolitana che le sottragga almeno parte dell'utenza con una nuova linea che non le si discosti molto (pur servendo anche altre zone della città, il tracciato della linea C, come quello della A, correrà infatti da nord ovest a sud est).
Nel sito web di Roma Metropolitane si può leggere: "la linea D è pensata per collaborare con la linea B secondo un tracciato in parte parallelo ad essa, che si sviluppa da sud (EUR-Magliana) in direzione nord est, verso Montesacro-Talenti". Si evidenzia pertanto che la linea D avrà una sorta di funzione "complementare", andando anch'essa (come la linea C) ad ampliare solo parzialmente la rete.
È invece indispensabile rilanciare il progetto di una rete di linee di metropolitane leggere che, andando ad integrare gli assi portanti esistenti, permei il tessuto urbano in funzione dei piani di sviluppo del territorio e quindi della dislocazione dei centri di generazione ed attrazione della domanda di trasporto.


Dall'esame della tabella risulta evidente la necessità di realizzare un sistema di trasporto che elimini il gap presente tra il TRAM e la METROPOLITANA, con una velocità commerciale da 15 a 35 Km/h ed una portata, nelle ore di punta, da 6.000 a 30.000 pass./h per senso di marcia.

Queste caratteristiche possono essere soddisfatte solo attraverso due requisiti:
- rispetto delle frequenze prestabilite e regolarità del servizio;
- marcia su sede propria, senza interferenze con il traffico ordinario.

Per questo motivo, a partire sin dagli anni '70 e a livello mondiale, è stato realizzato un sistema di trasporto rapido di massa su rotaia, definito appunto "metropolitana leggera", che, senza rinunciare alle specifiche caratteristiche di una metropolitana classica, fosse in grado di soddisfare in modo economicamente accettabile i volumi di domanda di trasporto compresi tra i livelli massimi offerti dai sistemi auto-tramviari e quelli al disopra dei quali diventa economicamente accettabile una ferrovia metropolitana.

La Metropolitana Leggera risulta pertanto particolarmente adatta per assicurare trasporti rapidi collettivi su direttirci periferico-tangenziali della città di Roma, rafforzando la rete che assicura il servizio sulle uniche grandi direttrici di traffico nord / nord est - sud (linee B e D) e nord ovest - sud est (linee A e C).

L'idea di principio è sicuramente accettata da tutti, ma la sua realizzazione può essere ragionevolmente messa in discussione dalle proporzioni delle risorse economico-finanziarie necessarie a realizzarla. Per questo motivo si vuole qui rammentare che il sistema allora proposto dalla società Intermetro non solo era caratterizzato dai costi inferiori dovuti alle minori dimensioni (caratteristica intrinseca di qualsiasi metropolitana leggera), ma anche dagli impegni economici proporzionali alle diverse fasi realizzative.
Tale ulteriore caratteristica poteva e può tuttora essere ottenuta con una globale "modularità" delle componenti del sistema: opere civili, impianti e materiale rotabile.
Il sistema, con la sua modularità e flessibilità, consentiva cioè di adattarsi a qualsiasi esigenza ambientale e di domanda di traffico, con possibilità di essere implementato per fasi successive soddisfacendo portate comprese nella fascia tra 6.000 e 30.000 passeggeri per ora e per senso di marcia nonché riducendo drasticamente i costi ed il livello iniziale degli investimenti. In particolare poteva essere accresciuto per fasi successive secondo tre possibili criteri applicativi (si veda lo schema che segue) che nel complesso coprivano tutta la fascia indicata.


La prima configurazione (A) partiva in corrispondenza di un valore della domanda di trasporto (6.000 pass./h x s.m.) che poteva essere collocabile ai limiti massimi propri di un comune sistema tranviario e si articolava in tre fasi fino alla capacità di 20.000 pass./h x s.m.. Occorre sottolineare come, nel caso di livelli bassi di domanda, il sistema proposto differisse notevolmente dal sistema tranviario in termini di velocità commerciale; infatti si passa dai 5 - 20 Km/h del tram ai 25 - 35 km/h della metropolitana leggera.

La seconda configurazione (B) muoveva da un discreto valore della capacità (circa 12.000 pass./h x s.m.) per evolversi in tre fasi fino a raggiungere i segmenti di domanda associabili a una metropolitana pesante (circa 30.000 pass./h x s.m.).

La terza configurazione (C), infine, si sviluppava in quattro fasi e copriva tutto il campo compreso tra i 6.000 e i 30.000 pass./h x s.m., raccogliendo in sé le possibilità applicative espresse nei casi precedenti e mostrando la flessibilità del sistema nella sua interezza nonché i vantaggi specifici della modularità.

domenica 21 dicembre 2008

BUONE FESTE


VITTIMA DELLE BUCHE DELL'INFERNETTO

E' dal 2005, prima attraverso il Blog e poi tramite l'Associazione Culturale Infernetto e Dintorni, che ci siamo sempre occupati della rete viaria del quartiere, ma evidentemente la nostra attenzione verso questo argomento, non è stata sufficiente. Non sono bastate le nostre segnalazioni agli Enti preposti, purtroppo è accaduto quello che non doveva accadere ma che era facile prevedere che accadesse.

L'Associazione esprime tutta la sua solidarietà alla famiglia di Mario.

Di seguito l'articolo tratto da "Il Messaggero", con la speranza che la vita sacrificata serva per far sì che tutte le vie dell'Infernetto siano messe in sicurezza, perché quanto accaduto a Mario non debba più ripetersi. Poi, si potrà parlare di acquisizione, manutenzione, mancanza di fondi, burocrazia, ecc... ora l'importante è la sicurezza, unica priorità del quartiere: sicurezza in tutte le sue forme dalle strade all'illuminazione pubblica, la burocrazia viene dopo la vita umana.

Sbanda su una buca e va contro un un albero: morto

di Giulio Mancini
ROMA (20 dicembre) - Quella voragine l’ha vista all’ultimo momento. Ha tentato una disperata sterzata ma la ruota è sprofondata in quell’improvviso scalino nell’asfalto. E il volante impazzito ha spinto inesorabilmente la macchina contro un pino.

E’ morto per colpa dell’asfalto reso insidiosissimo dagli effetti del maltempo dei giorni scorsi Mario Simotti, 33 anni, originario di Budapest ma residente a Carinola in provincia di Caserta. L’altra notte, poco prima delle tre, all’Infernetto è incappato in una delle voragini che costellano le strade della città, martoriate dalla pioggia e dai ritardi nella manutenzione. Sul suo percorso, in viale di Castel Porziano, ha trovato un cratere lungo quasi due metri e alto non meno di venti centimetri. Alle prime luci dell’alba, quindi poche ore dopo l’incidente, una ditta dell’amministrazione locale ha provveduto a riparare la fenditura mortale per evitare che altri automobilisti vi potessero finire la loro corsa.

La velocità e la distrazione sono corresponsabili in quella tragica fine. «Quella Fiesta mi è passata vicina ad altissima velocità e subito dopo ho sentito il boato dello schianto contro l’albero» racconta Luciano, un cuoco che rientrava a casa ed è stato testimone dell’accaduto. I vigili urbani del gruppo Roma 11, che hanno effettuato i rilievi, nel loro verbale hanno annotato dettagli significativi. La vettura procedeva ad una velocità ben oltre il limite, che in quel tratto, all’altezza del civico 465, in corrispondenza con via Bersone dove si trovava la buca, è di 30 km l’ora. La fossa nella corsia di marcia verso Roma, la medesima percorsa da Simotti sulla sua Fiesta blu, era segnalata da una transenna sormontata da un lampeggiante. Non è specificato se la lampada segnaletica, sbalzata sessanta metri più in là, fosse attiva ma, certamente, l’illuminazione stradale avrebbe dovuto consetire una visibilità adeguata.

Sull’incidente la magistratura ha aperto un’inchiesta. Dovrà stabilire se il conducente, i cui resti sono stati assegnati all’istituto di Medicina legale dell’Università del Sacro Cuore, guidasse in condizioni ottimali. E dovrà anche accertare eventuali responsabilità circa l’esistenza di quella buca.

«Abbiamo fatto tutto il possibile si rammarica l’assessore ai Lavori pubblici del XIII Municipio, Amerigo Olive La nostra è stata la prima amministrazione municipale ad aver avviato i cantieri per la sistemazione delle strade subito dopo i nubifragi dei giorni scorsi. Da giovedì, primo giorno di tregua dalla pioggia, abbiamo dislocato sette squadre per la manutenzione stradale». Tra i primi interventi effettuati, anche alcuni tratti di viale di Castel Porziano. Purtroppo non il rappezzo della buca che si è rivelata drammaticamente fatale.

Le strade del litorale romano sono tra le più disastrate della città a causa degli allagamenti verificatisi da novembre. E numerose sono le richieste di risarcimento che gli automobilisti stanno già presentando alla polizia municipale per ottenere il risarcimento dei danni ai loro veicoli. «Da domani (oggi n.d.r.) si aggiungeranno altre due squadre di operai della manutenzione segnala Olive e da lunedì, con altre quattro coppie di manutentori, arriveremo a una pattuglia di ben ventidue addetti solo alla riparazione delle buche. Lavoreranno anche nei giorni festivi ad eccezione di Natale. Nel frattempo invitiamo gli automobilisti ed i motociclisti a prestare la massima attenzione e a ridurre la velocità».

venerdì 19 dicembre 2008

con Paola Scacciavillani a ...

A Roma, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, la "Meridiana" (gita regalo)

domenica 28 dicembre 2008 alle ore 11

L'anno sta finendo, sono già in arrivo i nuovi calendari per l'anno 2009 e, puntualmente, la prima cosa che si fa è andare a controllare…ma quando viene Pasqua? Da bambini ci chiedevamo perché ogni anno viene in una data diversa? Da adulti scopriamo che…

…in occasione del Concilio di Nicea si stabilì che la data della Pasqua fosse celebrata nella domenica che segue il plenilunio successivo all'equinozio di primavera. Questa è l'enunciazione corrente e più facilmente comprensibile, mentre quella della tradizione ecclesiastica è più complessa. Gli eventi astronomici che determinano la data della Pasqua devono essere comunque conosciuti con la migliore precisione possibile, onde evitare errori che avrebbero come conseguenza anche lo spostamento delle date di tutte le feste mobili della Chiesa. Per fugare dubbi, e timori che ancora persistevano in taluni ambienti, e per vagliare ogni eventuale esigenza di perfezionamento della Riforma Gregoriana, Clemente XI volle che Francesco Bianchini tracciasse una Meridiana monumentale che gareggiasse con quelle esistenti in altre città, tra le quali, famosa, quella che l'astronomo Gian Domenico Cassini aveva costruito qualche decennio prima in S. Petronio a Bologna. La Meridiana avrebbe sempre indicato con precisione assoluta l'Equinozio di Primavera, rendendo visibile senza troppi calcoli matematici la data della Pasqua. La Chiesa ha sempre attribuito un significato di particolare importanza alla data della Pasqua cristiana. Nei primi secoli della cristianità la data della Pasqua veniva stabilita con criteri piuttosto confusi, condizionati dalla grande diffusione geografica della nuova religione e dalle imperfette cognizioni astronomiche dell'epoca. Costantino fu il primo a tentare di mettere ordine al rapporto religione-astronomia Non essendo regolare il moto del Sole, né quello della Luna il Concilio decise, su proposta degli astronomi alessandrini, che la data dell'equinozio venisse fissata per il 21 marzo e che, di conseguenza, per "Luna piena" fosse intesa la Luna con quattordici giorni di età, cioè quella che segue di quattordici giorni il novilunio. Il calendario adottato, però, era quello ecclesiastico, non quello astronomico, per consentire di governare con maggior ordine la data della Pasqua. A causa della precessione degli equinozi, gli astronomi Greci che diedero vita al calendario giuliano male interpretarono la data dell'equinozio di primavera che, col passare degli anni, era andata ben oltre il 21 marzo, alterando il rapporto tra religione e astronomia; la Chiesa perciò iniziò una serie di studi per correggere gli errori del calendario. Fu Papa Gregorio XIII a ordinare la famosa riforma del calendario nel 1582, seguita ai brillanti studi dello scienziato calabrese Luigi Lilio; il calendario allora ottenuto è in vigore ancora oggi in tutto il mondo civile. Un salto di dieci giorni riportò nuovamente l'equinozio al 21 marzo e fu deciso un diverso assetto degli anni bisestili per evitarne lo slittamento. Seguirono molte polemiche, anche nell'ambito della Chiesa cattolica e i Papi successivi a Gregorio XIII ebbero spesso a che fare con lamentele che chiedevano di verificare se il calendario gregoriano fosse in armonia con "le leggi dei tempi" e corrispondesse alle intenzioni del Concilio di Nicea. Lo strumento usato per verificare che gli astri seguissero i moti teorizzati era proprio la meridiana; più per un problema di calendario che per un'indagine astronomica, dunque, la Chiesa sentì il bisogno di avere grandi meridiane. La grande meridiana di Santa Maria degli Angeli in Roma e quella di San Petronio in Bologna rientrano certamente in questa categoria di impianti. Il motivo principale che spinse a costruire le meridiane all'interno delle grandi chiese, era che tali edifici, con locali enormi, erano gli unici che consentivano di installare impianti del genere, si ritennero quindi particolarmente adatte le chiese più importanti, come duomi, cattedrali e basiliche. Basti pensare, in ogni caso, che tutti gli uomini di scienza, o quasi, erano religiosi, per comprendere come il binomio astronomia-religione sopravvivesse nei secoli, sino a portarci ai pregiati esempi di meridiane che ancora oggi possiamo ammirare. Uno dei più interessanti monumenti romani giace, negletto e trascurato avvolto tra i marmi di una delle basiliche più belle di Roma, Santa Maria degli Angeli, costruita nelle Terme di Diocleziano su progetto di Michelangelo prima e di Vanvitelli, poi; la grande meridiana è posizionata sul pavimento della crociera di fronte alla tomba del Maresciallo Diaz. Come si fa a sapere che ore sono? Ovviamente si può guardare l'orologio, ma se questo andasse male, oppure si fosse fermato, per rimetterlo all'ora giusta, sarebbe necessario un parametro di riferimento. Nei secoli scorsi, gran parte della gente comune non doveva neppure preoccuparsi di questo problema, semplicemente perché non possedeva un orologio, in quanto questi oggetti erano ancora beni di lusso: il popolo faceva affidamento sui rintocchi che battevano dall'alto delle molte chiese di Roma. Ma quest'ultime anziché suonare le campane all'ora esatta, spesso sbagliavano, essendo il calcolo del tempo ancora basato su metodi imprecisi. La basilica di Santa Maria degli Angeli venne scelta come sede appropriata per la meridiana, perché l'edificio era solido e stabile garantendo, quindi, l'assenza di vibrazioni che avrebbero potuto causare lo spostamento delle tacche sul pavimento, rendendo inaffidabile la misurazione dell'ora. Questa chiesa è famosa, perché sorge sul sito delle grandiose terme fatte costruire dall'imperatore Diocleziano fra il 298 e il 306 dC, durante il tardo periodo imperiale; la loro superficie era di oltre 360 x 370 metri, e la chiesa, nonostante sia una delle più grandi di Roma, ora copre solo una piccola parte di quest'area. Quando nel 1565 Michelangelo progettò S. Maria degli Angeli, utilizzò le sale centrali superstiti dell'antico complesso, con le loro colonne originali. La stessa facciata della chiesa è infatti un'alta abside, o esedra, che apparteneva alla struttura originaria. La meridiana è il più antico strumento di misurazione del tempo basato sul rilevamento della posizione del Sole. L'ago della meridiana,lo stilo, detto impropriamente gnomone, è l'asta che, tramite l'ombra proiettata sul piatto della meridiana, permette l'indicazione dell'ora. La geografia localizza i luoghi della Terra con una rete di paralleli e meridiani, in ogni punto della Terra passa uno di questi meridiani; tracciando la traiettoria ideale del meridiano stesso, vedremo immediatamente che essa corrisponde ad una linea retta che va da nord a sud. Se poniamo un palo verticale all'origine di questa linea, esso produrrà, in presenza del Sole, un'ombra rettilinea che ruota sul terreno parimenti alla rotazione del Sole stesso nel cielo nell'arco della giornata. Quando il Sole raggiunge il massimo dell'altezza sul meridiano celeste (un Meridiano Celeste è un cerchio massimo sulla sfera celeste passante per il polo celeste nord e il polo celeste sud) in direzione sud, l'ombra del palo, coincide esattamente col tratto di meridiano tracciato in terra, indicandoci che è mezzogiorno. Quell'arnese che abbiamo piantato in terra altro non è che una meridiana; è in sostanza una parte di quell'arnese più completo che chiamiamo orologio solare.
La Meridiana fu costruita con esattezza scientifica e inaugurata dallo stesso Clemente XI il 6 ottobre del 1702; è una grande linea di bronzo inserita in una fascia di marmo imezio, a sua volta contornata da una cornice di giallo di Verona, distesa quasi diagonalmente per circa
45 metri se si considera come punto virtuale di partenza quello su cui cade la perpendicolare proveniente dal centro del foro gnomonico. A destra della linea sono rappresentate, con intarsi di antichi marmi policromi, i segni zodiacali delle costellazioni estive e autunnali; a sinistra quelli delle costellazioni primaverili e invernali. Alle due estremità figurano i segni delle costellazioni del Cancro e del Capricorno. I segni zodiacali furono realizzati su cartoni di Maratta, tratti da immagini di "Uranometria Nova" di Friedrich Argelander.

L'immagine del Sole, penetrando per il centro dello stemma araldico di Clemente XI, percorre durante l'anno, a mezzogiorno solare vero, tutta la Linea, partendo dal Cancro al Solstizio d'Estate, raggiungendo il Capricorno al Solstizio d'Inverno e compiendo successivamente il percorso inverso.

L'immagine del Sole, in forma di ellisse, si allunga, nel suo asse maggiore, da circa 21 centimetri al solstizio estivo a circa 111 centimetri al solstizio invernale, compiendo il percorso tra i due tropici, i limiti entro i quali il ministro maggior della natura, come dice Dante, allunga o restringe il suo apparente corso perenne.
Il tempo e l'usura dei marmi sotto il calpestio secolare dei fedeli hanno reso necessario un intervento di restauro e, finalmente, a Pasqua del Giubileo del 2000 la Meridiana è tornata al suo originario splendore.

PROGRAMMA

Appuntamento alle ore 11 di domenica 28 dicembre 2008 davanti l'ingresso della basilica Santa Maria degli Angeli.

Nostra illustre guida sarà il prof. Stefano Leonardi che ha gentilmente messo a nostra disposizione i suoi appunti, da me fedelmente riassunti e riportati nel testo che avete appena letto!

Dopo un veloce spuntino, che ogni partecipante preparerà per proprio conto, il prof. Leonardi sarà ancora a nostra disposizione per soddisfare le curiosità emerse nel corso della visita. Nel pomeriggio, visto che stiamo da quelle parti e che abbiamo la disponibilità del prof. Leonardi, chi vorrà, potrà venire a vedere la Mostra "Etruschi. Le antiche metropoli del Lazio" al Palazzo delle Esposizioni, in via Nazionale

E' indispensabile comunicare la propria intenzione di partecipare, via e.mail a infoacanto@gmail.com

La visita a S. Maria degli Angeli è gratuita, mentre per l'eventuale visita al Palazzo delle Esposizioni ognuno provvederà a pagare il proprio biglietto.

BUONE FESTE A TUTTI !!!!!!

mercoledì 17 dicembre 2008

Piero Marrazzo e Mario Tozzi spiegano il valore e l'importanza della raccolta differenziata per la tutela del territorio

"ROMA INSIEME": raccolta di beni utili con i pulmini della solidarietà"

È partita il 15 dicembre l'iniziativa di solidarietà "ROMA INSIEME".
Fino al 6 gennaio il Comune di Roma mette a disposizione 10 pulmini itineranti per effettuare una grande raccolta di beni utili, generi alimentari, vestiario e giocattoli sull'intero territorio comunale.
I beni saranno distribuiti, con l'ausilio di volontari, a parrocchie, enti di assistenza, e case famiglia durante le festività natalizie, al fine di allietare il Natale dei bambini e delle persone più disagiate.
La raccolta sarà effettuata nei municipi della città dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.
Il sabato, la domenica e i festivi dalle 10 alle 18.
Per i cittadini che volessero partecipare all'iniziativa segnaliamo che i beni più utili ai fini della raccolta sono:
  • alimenti per l'infanzia, l
  • atte uht,
  • zucchero,
  • caffè,
  • biscotti,
  • olio,
  • pelati,
  • pasta,
  • riso,
  • tonno,
  • legumi in scatola,
  • coperte,
  • passeggini,
  • fasciatoi,
  • seggioloni,
  • detersivi,
  • saponi.

"ROMA INSIEME" è promossa dal Comune di Roma e curata dal Delegato alle Pari opportunità e per lo Sviluppo dei rapporti con il mondo cattolico, in collaborazione con la CARITAS DIOCESANA DI ROMA, il CIRCOLO S. PIETRO, la COMUNITÀ DI S. EGIDIO, Mo.D.A.V.I. – Federazione Provinciale di Roma Onlus, e con l'associazione I DIRITTI CIVILI NEL 2000 - SALVABEBÈ/SALVAMAMME.

Per informazioni è possibile chiamare il contact center del Comune di Roma al numero 060608, tutti i giorni dalle 9.00 alle 22.30.

LUOGHI E GIORNI DELLE RACCOLTE:

MUNICIPIO XIII:
  • Via delle Azzorre (fronte Panorama) 15 - 16/12
  • Piazza S. Leonardo da Porto Maurizio (via di Acilia) 17 - 18/12
  • Via Casal Palocco (le terrazze) 19 - 20/12
  • Piazza Anco Marzio 21/12
  • Via delle Baleniere (v.le Vasco De Gama) 22 - 23/12
  • Piazzale della Posta 24/12
  • Piazza dei Ravennati 26/12

http://www.comune.roma.it

PIOVE, GUARDA COME PIOVE... E ROMA E' TUTTA UNA BUCA.

Disastrosa la situazione in tutta la Capitale, anche il XIII Municipio si è distinto per i danni alla rete viaria: il Lungomare di Ostia è stato per lunghi tratti sommerso dall'acqua, milioni le buche che si sono formate, centinaia i danni provocati. In questi giorni di pioggia sono state decine le persone che ci hanno contattato indignate per lo stato delle strade dell'Infernetto e per metterci a conoscenza di aver subito danni a causa delle numerose buche presenti nelle nostre strade, buche vecchie e buche nuove.

In particolar modo ci hanno segnalato:

- la nuova rotatoria di via Cilea: già con una precaria segnaletica verticale, si presenta con numerosissime buche intorno;
- via E.W. Ferrari: è pressoché tutta allagata e fin troppo spesso a causa dell'acqua presente, molte buche risultano invisibili;
- viale di Castelporziano: molte le buche si sono formate nei pressi del margine della sede stradale e alcuni automobilisti hanno avuto danni alle ruote;
- via Boezi: qui la situazione è disastrosa in quanto, oltre alle buche "normali", si sono formate anche diverse voragini, una, ad esempio, all'altezza e della nuova scuola e, proseguendo verso via Giordano, un'altra dopo il supermercato GS;
- via Castrucci: il piazzale/parcheggio antistante il supermercato CONAD sembra più una pista di Camel Trophy che un'area aperta al transito/parcheggio di auto! Le buche presenti non solo sono numerosissime ma si trovano in posizioni tali da non poter essere evitate tutte;
- via Gaetano Luporini: è tutta una buca;
- via Romano Micheli e via Pescetti: oltre ad essere strade troppo strette per essere a due sensi di marcia, presentano numerose buche alcune delle quali molto pericolose.

Questo è solo un piccolo esempio della situazione in cui si trovano strade che, in un modo o nell'altro, sono state asfaltate (o perlomeno lo erano). E' inutile parlare delle vie non ancora asfaltate: possiamo immaginare il loro stato.

Ecco le domande che i cittadini rivolgono alle Istituzioni:

- Chi ha subito danni a chi si deve rivolgere?
- E' giusto che il Comune se ne lavi le mani con la scusa che sono strade private?
- Quando sarà sanata la situazione viaria?

La sicurezza dei cittadini, argomento oggi molto sentito dai nostri Amministratori, è messa quotidianamente a repentaglio (non dimentichiamoci che se una di queste buche viene presa con la macchina determina solo danni materiali, ma quando chi ci finisce dentro è un centauro o un ciclista, il rischio è che quest'ultimo perda la vita). Non si tratta di un fattore estetico, non stiamo discutendo della bellezza o meno di una via rispetto ad un'altra, qui si parla di vite umane messe in gioco dalla "disattenzione" delle Istituzioni. Non serve dire che non ci sono i soldi, troppo comodo, quando si parla di sicurezza, i soldi si dovrebbero trovare e saper investire al meglio, affinché le persone non abbiano paura di uscire di casa perché fuori è buio e non temano di non riuscire a tornare a casa, soprattutto se piove, perché possono finire in una buca o, peggio investite da un'auto che sbanda per la strada sconnessa e bagnata e finiscano in un canale di scolo, magari in piena.


Fonte "Leggo.it".

Il nubifragio manda in tilt molte zone della Capitale. Aniene sorvegliato

Maltempo, si contano i danni

di Franco Pasqualetti

Tutto come previsto. Ennesimo giorno di temporali, una lista di problemi lunga una quaresima e una Capitale che non regge più l’acqua. Dalle fognature ai nervi dei romani tutto è in tilt. Fortunatamente il Tevere anche stavolta ha retto, mentre non si può assolutamente dire lo stesso dell'Aniene e dell'Arrone, un fiumiciattolo che di solito è un rivolo ma che con le piogge dei giorni passati ha tracimato allagando tutta la zona dell'Appia Antica-Ardeatino.

TRIGORIA: una delle peggiori situazioni è senza dubbio quella a sud di Roma. E il quartiere che ospita la Roma calcio è l'emblema del "disastro". «Ci troviamo in una situazione da terzo mondo - dice Domenico Borsomati, un medico residente - abbiamo registrato danni incalcolabili. Case allagate per più di due metri, muri di cinta franati, auto inghiottite da fango e detriti e una rete fognaria studiata per 5.000 persone ma che deve sopportare il peso di 16.000 abitanti. La protezione civile è intervenuta ed è stata una scena comica: un'idrovora da 8 cavalli, inizialmente montata al contrario, invece di aspirare l'acqua dalle case ne buttava dentro altra. Quando si sono accorti dell'errore è finita la benzina».

LITORALE: Ostia e Fiumicino in questa seconda tranche di maltempo hanno avuto la peggio. Cantieri navali distrutti, stabilimenti mangiati dalle onde, case sommerse Anche Ostia Antica è sott’acqua. Sono circa 40 i feriti o contusi.

POMEZIA: anche in questa zona l'alluvione non ha risparmiato nessuno. Decine di famiglie sono state costrette a salire sui tetti per esser messi in salvo. Le loro abitazioni erano letteralmente sott'acqua. A Tor de' Cenci una famiglia è stata salvata grazie a un gommone dei vigili del fuoco.

AREA TIBURTINA: 240 milioni di euro, una consolare ancora oggi chiusa e una cinquantina di aziende messe ko. Il bilancio dello straripamento dell'Aniene non lascia spazio a interpretazioni: è una vera calamità naturale. E il livello del maggiore affluente del Tevere continua a salire ancora.

TEVERE:mette ancora paura, l'acqua sfiora le balaustre dei ponti, ma tutto sembra essere sotto controllo. Proseguono le rimozioni dei barconi alla deriva. (ass)

Allarme strade: buche in tutta la città

Ora ciò che preoccupa seriamente è lo stato dell'asfalto. Non c'è una strada che non abbia dei veri e propri crateri. Un pericolo specialmente per le due ruote: si rischiano cadute e incidenti. Lo sanno bene dal Coordinamento motociclisti romani: «Si tratta di un qualcosa di mai visto ma che va assolutamente messo a posto nel più breve tempo possibile. Già le strade di Roma non hanno mai brillato in quanto a sicurezza, ora che questi temporali hanno martoriato l'asfalto andare in moto è un vero e proprio rischio costante». In effetti anche le auto non vengono risparmiate dalle buche apertesi negli ultimi giorni. Affari d'oro per gommisti e riparatori di cerchioni: «Abbiamo avuto un aumento del lavoro negli ultimi 6 giorni più o meno del 40 per cento - afferma uno dei più noti gommisti della Capitale - sono decine gli automobilisti e i motociclisti che stanno venendo per sostituire pneumatici squarciati e cerchi spaccati a causa del manto stradale ridotto a un colabrodo». Nel frattempo squadre della manutenzione stradale cercano di tappare con sacchetti di brecciolino le buche: il risultato è però ancora più pericoloso visto che rendono la pavimentazione ancora più scivolosa. (F.Pas./ass)

lunedì 15 dicembre 2008

L'UFFICIO POSTALE RIMANE UN MIRAGGIO


Ostia, via libera a riqualificazione Borghetto dei Pescatori

La Giunta comunale ha approvato il progetto preliminare per l'urbanizzazione primaria del Borghetto dei Pescatori ad Ostia (Piano di Zona B43).

L'intervento costerà circa 1 milione e 600 mila euro e prevede: pedonalizzazione completa della piazza, nuova viabilità interna tra via dei Pescatori e via delle Quinquiremi, nuova pavimentazione presso il sagrato della parrocchia di San Nicola, sistemazione dei giardini con piante autoctone, nuovi parcheggi.

Il Borghetto dei Pescatori, prezioso esempio di borgo marinaro novecentesco con il suo nucleo compatto di case, è ancora oggi popolato dai pescatori e ospita a fine agosto una rinomata "sagra della tellina".

sabato 13 dicembre 2008

IL TEVERE VISTO DALL'ALTO

Tratto da SKYNEWS24

Roma, il Tevere non fa più paura. Disperso giovane irlandese

Sta lentamente rientrando l'emergenza per la piena del Tevere che ha tenuto i romani col fiato sospeso per la paura di una possibile esondazione nella zona di Ponte Milvio. Nella notte un ragazzo irlandese è caduto nel fiume e risulta disperso

L'UFFICIO POSTALE: UN MIRAGGIO

L'ennesima beffa per i cittadini dell'Infernetto e Dintorni è l'Ufficio Postale.

Dopo la richiesta fatta dal Coordinamento Infernetto circa un potenziamento dell'Ufficio Postale sito a via Pietro Romani, in modo che questo potesse lavorare anche il ritiro dei pacchi e delle raccomandate, a tutt'oggi la situazione è rimasta immutata, tant'è che, per ritirare un pacco, una raccomandata, un'assicurata o quant'altro, bisogna rivolgersi ancora, solamente, all'Ufficio Postale di via Bocchi ad Acilia. E qui, oggi, il visualizzatore dell'elimina code (per intenderci lo schermo che mostra a che numero tocca), si è bloccato, quindi gli impiegati delle Poste hanno dovuto chiamare i numeri a voce, perchè era guasto solo il sistema di chiamata, non l'erogatore dei numeri, che funzionava ancora.

Così l'intero Ufficio Postale, gremito di gente venuta per espletare le incombenze del caso, si è trasformato in una immensa Sala Bingo, dove gli impiegati urlavano i numeri da dietro i vetri e le persone controllavano se erano in possesso del numero urlato. Un chiaro esempio di modernità e di avanzata tecnologia al servizio dell'utente.

E pensare che, proprio ultimamente, c'è stato chi ha detto che le Poste Italiane sono notevolmente migliorate da quando sono diventate private...

STRARIPAMENTO: SCAMPATO PERICOLO

Tratto da SKYNEWS24

Il Tevere non fa più paura

Dopo una notte di allerta, il fiume di Roma cresce più lentamente. Scongiurato il rischio di esondazione. Allagamenti e disagi in tutta Italia

venerdì 12 dicembre 2008

ROMA RISCHIA LO STRARIPAMENTO DEL TEVERE

Tratto da SKYNEWS24

Roma allagata, Alemanno: "Restate a casa"

INFERNETTO: I CITTADINI SONO ESASPERATI

Dalla giornata di ieri stanno arrivando all'Associazione Culturale Infernetto e Dintorni decine di segnalazioni dell'apertura di nuove buche e di vecchie buche mal rattoppate.

All'ennesima segnalazione abbiamo voluto constatare l'effettivo stato delle strade dell'Infernetto, ed abbiamo trovato una situazione veramente disastrosa.

Il maltempo di questi giorni ha letteralmente squarciato molte vie del quartiere. In via Boezi, ad esempio, si sono formate delle vere e proprie voragini che ostacolano la viabilità e sono un pericolo per tutti e non solo per gli automobilisti. Su viale di Castelporziano si sono formate e/o accentuate molte buche a margine della carreggiata. Nei pressi della rotatoria di via Cilea, area già di difficile comprensione per una cattiva segnaletica, con la scarsa visibilità dovuta agli acquazzoni, molti automobilisti sono stati tratti in inganno ed hanno percorso le immissioni contromano. Segnaliamo anche qui il formarsi di buche.

giovedì 11 dicembre 2008

VIA GAETANO LUPORINI: UNA VIA DELL'INFERNETTO COME TANTE ALTRE



L'INFERNETTO AFFONDA, MA ROMA NON STA MEGLIO

Questa mattina l'Infernetto si è trovato letteralmente sommerso dall'acqua.

Via Cilea si è trasformata in un fiume in piena, le auto non sapevano più da che parte dirigersi per divincolarsi dal traffico, i fuoristrada e i SUV si sono potuti districare dal traffico impazzito utilizzando per brevi tratti i marciapiedi.

Per molti è stato impossibile raggiungere la Colombo. Un intero quartiere sequestrato dall'allagamento dovuto all'eccezionale precipitazione.

Ma se all'Infernetto la situazione è tragica, nel resto della Capitale non è migliore, anzi. Ecco quanto riportato dal "Corriere della Sera"

Tratto da "Corriere della Sera.it"

Piogge torrenziali sulla Capitale. Il sindaco: «Non usate l'auto»

Maltempo, Roma allagata.
Donna muore annegata in un galleria
La vittima intrappolata in un'automobile sommersa dall'acqua, in un sottopasso a Monterotondo

(Newpress)
ROMA - La situazione di Roma, sotto un violento nubifragio che l'ha flagellata per tutta la notte, è drammatica e si conta anche una vittima: i vigili del fuoco hanno recuperato il cadavere di una donna, rimasta intrappolata in un'automobile sommersa dall'acqua, in un sottopasso a Monterotondo, un centro vicino Roma. I vigili sono intervenuti con i sommozzatori dopo una segnalazione giunta alla centrale operativa del comando provinciale di Roma.

CITTA' IN TILT TOTALE - La città è paralizzata. Piogge torrenziali e violenti temporali, anche con grandine, si sono abbattuti per tutta la notte sul Lazio e Roma, dove sono state centinaia le chiamate ai centralini dei Vigili del fuoco. Nella capitale vi sono allagamenti dappertutto, compreso il centro storico, con diversi sottopassi bloccati dall'acqua. Diversi automobilisti sono rimasti bloccati in auto.

SINDACO E PREFETTO: «NON USATE L'AUTO» - Dalla prefettura, dove si è svolto un vertice tra Provincia, Regione, Comune, Vigili del fuoco, Protezione Civile, l'invito a non usare l'automobile se non in casi indispensabili: «faccio mio l'invito del prefetto Pecoraro a limitare il più possibile l'utilizzo delle auto private - ha detto il sindaco Gianni Alemanno - Esorto, quindi, tutti i romani a usare i mezzi di trasporto pubblici per consentire alla Polizia Municipale, alle squadre del Servizio giardini e alla Protezione civile comunale di intervenire, insieme a Vigili del Fuoco e polizia, il più rapidamente possibile per risolvere le situazioni di difficoltà».

LIMITI DI GUARDIA PER L'ANIENE - L'ufficio emergenze del Dipartimento della Protezione civile ha reso noto che è tenuto sotto controllo l'Aniene, che sta raggiungendo limiti di guardia, mentre il Tevere è esondato in Umbria, ma in aree agricole. Anche la Protezione civile ha invitato a muoversi e usare l'auto solo se strettamente necessario.

LE ZONE PIU' COLPITE - La circolazione è bloccata su gran parte delle consolari. Allagamenti, smottamenti e cadute di alberi si segnalano in molte zone della città e nell'hinterland: sulla via Cristoforo Colombo, sulla Prenestina, Collatina Longoni, sulla tangenziale all'altezza della Salaria e Tor di Quinto. Secondo quanto riferito dalla sala operativa dei vigili urbani, sono 700 gli agenti impegnati con 300 macchine sul territorio. Centinaia le telefonate che si sono susseguite per tutta la notte con richiesta di intervento ai Vigili del fuoco. Una situazione particolarmente critica viene registrata in tutta Roma Nord con le consolari Aurelia, Salaria e Cassia oggetto di forti allagamenti.

TRASPORTI IN TILT - La linea ferroviaria Fm1, che trasporta i pendolari nella capitale dalle zone Nord della regione Lazio, risulta per ora completamente bloccata con moltissimi passeggeri bloccati nelle vetture ferroviarie. L’Atac, il gestore del trasporto pubblico di Roma, ha segnalato allagamenti in zona Prenestino e per le linee tranviarie 5, 14 e 19 con disagi alla rete elettrica: i tre collegamenti stanno viaggiando su bus tra Porta Maggiore e i capolinea di viale Palmiro Togliatti e piazza dei Gerani. Allagamenti anche al capolinea bus della Stazione Tiburtina, che è stato spostato all`altezza di piazza delle Crociate. Ancora disagi sono segnalati sulla Collatina altezza via Longoni, interessate le linee 112, 314, e 543. Allagementi e chiusure a largo Preneste, in via dei Gordiani e su via Ostiense, altezza San Paolo. Chiusure e deviazioni in viale di Tor di Quinto; a Tor Cervara, dove il 437 non effettua la fermata davanti l'ufficio immigrazione. Sulla Giustiniana, per la caduta di un albero, difficoltà per la linea 303.

NEVE AL NORD - Intanto il maltempo non dà tregua: ancora neve al Nord, vento e temporali al Centro-Sud. La protezione civile ha prolungato l'avviso di avverse condizioni meteo. Persistono, infatti, come preannunciato dall`avviso meteo diramato dal Dipartimento della Protezione Civile, le condizioni di marcato maltempo che stanno interessando gran parte del Paese, con piogge abbondanti, neve anche a basse quote al Nord e un generale rinforzo dei venti al Sud e sulle isole maggiori. Restano quindi validi gli inviti della protezione civile alla prudenza e al rispetto delle norme di sicurezza alla guida diffusi in questi giorni.

ARNO SOPRA IL LIVELLO DI GUARDIA AGLI UFFIZI - La pioggia intensa caduta nella parte alta del bacino dell'Arno ha determinato un innalzamento dei livelli idrometrici del fiume superando il primo livello di guardia agli Uffizi alle 2,30 della scorsa notte e raggiungendo il livello massimo di 3 metri e 71 cm alle 7.

BLOCCATI I COLLEGAMENTI CON LE ISOLE - Interrotti i collegamenti via mare tra la Sicilia e le isole minori, a causa del mare agitato. A Trapani è rimasto all'ancora, mercoledì sera, il mototraghetto per Pantelleria. Ferma a Porto Empedocle anche la nave per Lampedusa che sarebbe dovuta giungere nell'isola stamani. Disagi anche nei collegamenti tra Palermo-Ustica: stamane, l'aliscafo è rimasto fermo nel porto del capoluogo siciliano. Isolate anche le Eolie. Solo la nave traghetto «Pietro Novelli», stamane, ha potuto raggiungere Lipari. Omesse tutte le altre corse.

ACQUA ALTA A VENEZIA - In seguito ad un miglioramento meteorologico il centro Maree di Venezia ha corretto le previsioni relative all'acqua alta che in questi giorni sta invadendo la cittá lagunare. Per oggi infatti sono attesi al massimo 115 cm di mareggiata mentre per il secondo ciclo odierno, atteso per le 23.00, resta la previsione di marea molto sostenuta a circa a 130 cm.


11 dicembre 2008

mercoledì 10 dicembre 2008


I RESPIRI DELL'ARTE
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Il 14 dicembre presso il "Tendone Don luigi Di Liegro" a Centro Giano, si terrà la 5a edizione della mostra mercato "IL MESTIERE DELLE ARTI", nata per dare spazio a tutti coloro che amano l'arte in tutte le sue forme
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(Saranno presenti artigiani ed artisti che lavorano nel territorio oltre a scrittori, poeti e piccole case editrici romane)
E in più, animazioni per i ragazzi
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www.myspace.com/fertililinfe
fertililinfe@gmail.com


Come raggiungerci:
Linea ATAC 017 da stazione Acilia e da stazione Casal Bernocchi-Centro Giano

VIA GAETANO LUPORINI: UNA VIA DELL'INFERNETTO COME TANTE ALTRE


Come fatto per altre vie del quartiere, oggi parliamo di via Luporini. La foto sopra riportata ritrae la situazione in cui versa via Gaetano Luporini durante un "normale" giorno di pioggia.

Una storia come tante altre, dicevamo. Via Luporini, ad eccezione di un antico tentativo, è sempre stata sterrata, poi, nel 2001, i cittadini ivi residenti, dopo innumerevoli richieste fatte al Comune di Roma di acquisizione della strada, grazie all'interessamento di uno dei residenti, si sono organizzati ed hanno pagato di tasca loro l'asfaltatura. Tutto è andato bene (per breve tempo) fino a quando, si è deciso di costruire nei lotti rimasti disponibili. Così è iniziato un continuo passaggio di mezzi pesanti deputati alla costruzione delle nuove abitazioni, alcune ancora in fase di realizzazione, tanto che la strada in questione ha cominciato a riportare gravi danni, fino ad arrivare alla situazione attuale.

Come si può vedere dalla fotografia, la via è letteralmente divisa in due da una enorme pozza d'acqua. E' facile immaginare cosa accade quando passa qualche veicolo (tra le altre cose, l'acqua nasconde alla vista la presenza di una buca molto pericolosa), ed è anche facile immaginare cosa potrebbe accadere al malaugurato pedone che dovesse transitare al momento del passaggio del veicolo.

Ora, tralasciando qualunque altro tipo di considerazione, ma per una mera questione di sicurezza dei pedoni, dei ciclisti, dei motoveicoli e dei veicoli in genere, sarebbe opportuno e necessario che il Comune di Roma, tramite il XIII Municipio, prendesse finalmente in carico la via e procedesse, quantomeno, alla sua messa in sicurezza, con la realizzazione di un adeguato sistema fognario per far defluire l'acqua piovana e dei marciapiedi, per consentire ai pedoni di potersi muovere senza dover fare lo slalom tra le auto in sosta e in movimento. Inoltre, attraverso un sistema di illuminazione pubblica, si realizzerebbe quel progetto di sicurezza tanto a cuore alle attuali Istituzioni.

martedì 9 dicembre 2008

INFERNETTO: VIA DOMENICO CECCAROSSI/VIA CASTRUCCI, STRADA INTERROTTA

Clicca per ingrandire La strada interrotta che si vede nella fotografia sarebbe via Ceccarossi all'altezza del bivio con via Castrucci e via Panizza, in pratica, quella strada che da via Giordano, arrivati all'altezza del supermercato CONAD, porterebbe a via Romani e viceversa... se fosse transitabile.

Questa interruzione è ormai presente dall'estate di quest'anno, anche se la strada appare completata o comunque in uno stato di percorribilità migliore di tante altre.

Via Castrucci e la sua prosecuzione via Ceccarossi, è una via importante per il quartiere, infatti, come dicevamo, favorisce la fluidità della viabilità collegando, via Romani a via Giordano (più di 1 km. di strada) agevolando il raggiungimento di diversi punti di interesse del quartiere, come il Punto Verde Qualità dei Parchi della Colombo, l'Ufficio Postale, la Parrocchia di Santa Maria dei Pellegrini e S. Aristide, il supermercato CONAD ed il nuovo centro commerciale di via Giordano. Oggi, i cittadini che abitano nel quadrante indicato dalla mappa seguente (la via in questione è quella evidenziata in rosso), sono costretti a percorrere strade alternative, più lunghe, più strette e meno confortevoli come ad esempio via Pescetti, per raggiungere le mete sopra indicate. Mentre, se la via in questione (via Castrucci/via Ceccarossi) non si interrompesse, una volta arrivati a via Romani, sarebbe ancor più agevole raggiungere le scuole di via Cilea e via de Falla ed anche le attività commerciali di via Ferrari.

Clicca per ingrandireChissà se l'anno nuovo ci porterà anche l'apertura al traffico di questa importante via di comunicazione del quartiere...

con Paola Scacciavillani ...

... Alle Terrazze di Casalpalocco: TOY-SHARING per l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù

Sabato 13 dicembre e Sabato 20 dicembre, dalle 10.30 alle 13.30

Lavorando con il prof. Leonardi per la preparazione della gita alla Meridiana di Santa Maria degli Angeli (prossimamente vi invierò il programma di questa gita del 28 dicembre) ad un certo punto mi sento dire: "Un' idea geniale nasce sempre dall'osservazione, dall'intuito e soprattutto, da una solenne incazzatura!!!" proprio con queste parole ha iniziato a raccontarmi della sua idea! La raccolta di giocattoli a favore delle ludoteche dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (sedi di Roma e di Palidoro)....ha quindi aggiunto…modifichiamo il vecchio adagio "se Maometto non va alla montagna…" in "se non posso giocare nella ludoteca allora sarà la ludoteca a venire da me!" A quel punto ho deciso di abbracciare l'idea partecipando con la mia Associazione A.C.A.N.T.Overland alla creazione di un "carrello trasformer" che serva per portare ai giovani degenti: giochi, animazione e distrazione! Dare al giocattolo il dinamismo che i bambini hanno sempre sognato, renderlo parte di un momento di affetto, di confidenza e di distrazione dal severo mondo dell'ospedale...dare un giocattolo per poi poterlo sostituire con un altro nel carrello...dare al paziente, sempre impaziente, un menù completo di giochi, libri, didattica, costruzioni e quant'altro. Regalare AMORE: quella terapia straordinaria per tutti i malati, ma soprattutto per quelli piccoli che sono sempre "pazienti", molto più pazienti dei grandi....
Regalare un gioco, un puzzle, un libro, materiale per costruzioni, addirittura CD usati, è importantissimo perché significa costruire strutture mobili per regalare amore e un sorriso, significa dare la possibilità ai capaci e amorevoli responsabili delle ludoteche dei due ospedali di realizzare appieno le loro, e credetemi sono veramente bravi, capacità di "dare amore" Il prof. Leonardi ha già realizzato questa iniziativa in altri ospedali e ha funzionato...i bambini aspettano impazienti il carrellino dei giocattoli, si entusiasmano, ridono e scelgono da veri intenditori nelle sacche e nei ripiani.... riconsegnano quello avuto e lo sostituiscono con un altro per poi passare ad un altro paziente che, a sua volta, consegna e prende giocattoli e giochi...e il carrello lascia dietro di se solo una scia di risate e d'Amore... quell'elemento indispensabile per rendere efficace qualsiasi terapia...soprattutto pediatrica!!!.
Per questo, grazie all'ospitalità e assistenza offerta dall'Associazione dei Commercianti delle Terrazze e dal suo presidente Stefano Salvemme, l'Associazione A.C.A.N.T.Overland, i Lions Club Fiumicino Portus e tutte le persone che vorranno aiutarci, nelle giornate di sabato 13 e 20 dicembre dalle ore 10.30 alle ore 14.30 saranno presenti alle Terrazze per dare realtà ad un sogno: aiutare a realizzare un evento d'amore straordinario per bambini che aspettano appena fuori della porta di casa nostra.....
Il TOY-SHARING dell' Ospedale Bambino Gesù necessita di giocattoli, giochi, DVD di film e intrattenimento per bambini e ragazzi, pigotte, colori, quaderni e carta, puzzle per bambini, giochi sonori e tutto quello che voi pensate possa essere utile, quindi, partecipate all'iniziativa portando il vostro contributo con giocattoli usati ed anche dando una mano durante la raccolta.

Per informazioni scrivere a scacciavillani@yahoo.com oppure telefonare al 339 5467212.

Vi aspetto numerosi...

...Grazie di cuore! Paola Scacciavillani

lunedì 8 dicembre 2008

Sono uno dei 13 investiti ad Acilia: aspetto ancora risposte

Tratto da "Il Messaggero.it"

Vi scrivo in relazione al vostro articolo di oggi sulle fermate dei bus a Roma riportato all’indirizzo www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=36716.


Sono una delle tredici persone investite un mese fa alla fermata di via dei Romagnoli ad Acilia. Me la sono cavata con una gamba rotta, qualche dente spezzato ed una bella cicatrice che ha richiesto 18 punti di sutura sulla fronte.

La pericolosità delle fermate di via dei Romagnoli era stata segnalata più volte. Un giornale locale aveva scritto un articolo a riguardo nel mese di marzo 2008 ma nulla è mai stato fatto. Dopo il mio incidente l’assessore alla mobilità del municipio aveva promesso interventi immediati ma ancora niente. Sto valutando la possibilità di avviare azioni legali nei confronti del comune.

Il sindaco se la prende con i giudici che hanno concesso gli arresti domiciliari al rom che ci ha investiti dichiarando che un campo nomadi abusivo non è controllabile. Forse dimentica che in qualità di sindaco dovrebbe essere lui a eliminare gli insediamenti abusivi, soprattutto se non controllabili.

A seguito dell’incidente ho scritto al gabinetto del sindaco e al presidente del municipio per segnalare tutte le emergenze che costituiscono fonte di pericolo nel mio quartiere: campi abusivi, scuola occupata da molti anni da persone agli arresti domiciliari, parco con lampioni mai messi in funzione e con strane frequentazioni durante la notte, strade in condizioni indecenti, strisce pedonali invisibili, cartelli abusivi che nascondono la segnaletica…. Non ho mai ricevuto risposta.

Cristian

sabato 6 dicembre 2008

Roma Mare Rugby: un ovale per il futuro dei nostri figli.

Vogliamo parlare ai lettori di Infernetto e dintorni del sogno di un gruppo di genitori e dei loro figli. E quando si parla di un sogno è difficile farlo senza trasporto, perché è parte di noi.
I fatti.
La scorsa estate, dopo 30 anni circa di attività, senza alcun preavviso, chiude i battenti la Rugby Ostia, l’unica società del 13° Municipio che per anni aveva propagandato la cultura della palla ovale nella nostra circoscrizione. L’evento getta sessanta famiglie nello sconforto: per praticare uno sport sano, pulito che è anche disciplina di vita e rientra, pertanto, in un progetto educativo completo, bisogna fare ulteriori sacrifici, anche e soprattutto logistici: organizzarsi per lunghe trasferte trisettimanali a Roma o Fiumicino. Qualcuno opta per questa soluzione, altri, invece, si rimboccano le maniche, si riuniscono in associazione e cominciano a cercare un’area adatta per dare l’opportunità ai ragazzi di continuare a praticare questo nobile sport.

Nell’arco di un mese, dopo tanti, troppi tentativi andati a vuoto - pare impossibile ma è difficilissimo trovare un’area fruibile in una circoscrizione ricca di spazi verdi come la nostra - l’obiettivo viene conseguito: si rende disponibile il campo della ex Acilia Calcio, sito in Via di Macchia Saponara 75 che viene concesso dalla proprietà in comodato d’uso per la stagione 2008-2009 a questo gruppo di famiglie riunitosi in Associazione Sportiva Dilettantistica senza fini di lucro sotto il nome di ROMA MARE RUGBY.

È la prima settimana di ottobre e per noi la vittoria non di una, ma di TANTE vite, è la vittoria di una piccola cooperativa di genitori che fa i salti mortali tra lavoro, famiglia e campo pur di permettere ai ragazzi della circoscrizione di praticare ancora il Rugby con la R maiuscola.

Ma perché proprio il rugby? ci si può chiedere cosa abbia in più rispetto ad altri sport per spingere persone comuni, mamme e papà a farsi in 4 pur di impedirne la definitiva estinzione in 13ma.

Ebbene il rugby ha davvero qualcosa di più che lo distingue da tutti gli altri sport e che lo rende unico e ideale per ragazzi e ragazze (si gioca insieme maschi e femmine fino ai 12 anni.. alla faccia dello sport “duro”!) di ogni età peso altezza e forma: non solo è uno sport di squadra equilibrato, sano, che si gioca all’aria aperta, democratico con i suoi molteplici ruoli che dissuadono dai protagonismi e garantiscono funzionalità e importanza a tutti, i magri i grossi gli alti e i piccoli, ma è uno sport PULITO, una scuola di vita che ti insegna il valore della solidarietà, della lealtà verso i compagni e gli avversari, a non mollare mai, a dare sempre il massimo in ogni circostanza di tempo e di luogo, sotto il sole come nel fango, a conquistare una meta senza aver timore del contatto, ti insegna che l’avversario non è un nemico da distruggere ma un tuo pari da contrastare lealmente. Il rispetto verso l’arbitro e l’avversario è una regola nel rugby come regola è il terzo tempo a fine partita, una festa che si celebra insieme all’ex avversario, ora compagno, spalla a spalla davanti a un pasto possibilmente caldo.

Insomma al contrario di altri sport, il rugby è completo sotto tutti i punti di vista, in quanto offre socializzazione, contatto fisico, corsa, tattica e organizzazione di gioco, permettendo ai ragazzi di acquisire tutti quei valori e modelli che aiutano a crescere in modo sano nel fisico e nella mente. Consigliamo una visita al sito web dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e leggere cosa pensano della pratica di questo sport pediatri illustri http://www.ospedalebambinogesu.it/Portale2008/Default.aspx?IDon=1427&IDitem=3044

La Roma Mare Rugby asd allena bambini e ragazzi nati dal 2003 in poi, partecipa ai concentramenti federali con le Under 7,9,11 e 13 e alle partite del campionato di serie C con la sua meravigliosa Under 15. Venite a trovarci al campo tutti i martedì e giovedì dalle 17 alle 19 e sabato dalle 15 alle 17, o anche solo per assistere a una partita, vi assicuriamo che ne vale la pena! Questo il calendario delle partite in casa: 21/12/08 - 18/1/09 - 1/2/09 - 8/2/09 - 29/3/09 -3/5/09.
Per contattarci e saperne di più, questo è il link al nostro blog http://romamarerugby.megablog.it/. A presto!

INFERNETTO: ARRIVA LA CASERMA DEI CARABINIERI


Per vedere il filmato assicurati di avere installato l'ultima versione di Window Media Player.

Un Natale da Regalare

Vi invitiamo a partecipare alla Conferenza stampa di 'Un Natale da regalare' che si terrà il prossimo Giovedì 11 Dicembre, ore 11.30 presso la Sala Consiliare del XIII Municipio, in Piazza della Stazione Vecchia 26, ad Ostia Lido. “Un Natale da regalare” è un evento di beneficenza organizzato dalle testate giornalistiche “Move Magazine” e “Bambino” sarai tu!.
Il Natale si sta avvicinando ed è tempo di pensare ai regali... quelli che riceveremo ma soprattutto quelli che faremo agli altri. Move Magazine e “Bambino” sarai tu! invitano tutti i bambini a partecipare a 'Un Natale da Regalare' che si terrà Martedì 16 Dicembre, dalle ore 15.30 fino alle 18.30, nel chiostro del Municipio di Ostia, in Piazza della Stazione Vecchia, 26, patrocinato dal Tredicesimo Municipio.
I bambini potranno aiutare i coetanei meno fortunati, incartando tre dei loro giocattoli e consegnandoli in occasione della manifestazione.
Ad intrattenerci e farci sorridere, ci penseranno i clown Fiacca e Bistecca, circondati dai tanti amici che ci hanno sostenuto ed aiutato a realizzare questo evento:
l’Anffas Ostia Onlus, il Punto Verde Qualità ‘Parchi della Colombo’, la Tipografia ATI, Panella Racing, Movement – idee in movimento, Il Dragoncello Pony Club, l'Associazione Nemesi, la cantante Pamela Guzzi e OstiaTv, che seguirà il nostro appuntamento con bellissimi video-clip.
Ci sarà inoltre una piccola mostra dei disegni che i bambini hanno realizzato per l'evento. Non mancate, vi aspettiamo per festeggiare insieme 'Un Natale da Regalare’: regaliamo un sorriso a tutti i bambini...anche con il vostro aiuto.

Grazie di cuore,
Barbara e Cesare
direttori editoriali di "Bambino" sarai tu! e Move Magazine

"SOCIAL CARD": UN ALTRO GIRONE DANTESCO

Foto de 'il tempo.it'Uno strumento sociale si trasforma in uno strumento infernale.

Fatta salva la bontà dell'idea di agevolare le classi meno fortunate con aiuti sociali (era ora che ci pensassero), ci perplimono alquanto le modalità per accedere a questa tipologia di sostentamento.

Non riusciamo ad immaginare il perchè, classi socialmente deboli, debbano essere messe alla pubblica gogna, chiedendo loro di far richiesta della "social card" presso gli uffici postali: in fila e davanti a tutti, alla faccia della privacy.

Ma la beffa non finisce qui, anzi questo è solo l'inizio.

Una volta fatta la richiesta e finalmente ottenuta, sempre senza alcuna privacy, la tanto sospirata carta, possiamo usarla alla cassa del nostro supermercato di fiducia, per pagare la nostra spesa. Qual'è il problema? La solita privacy.

Infatti, pagando con la "social card" alla cassa del nostro supermercato, inconsapevolmente avremo dato visibilità alla cassiera e a tutti i clienti in fila alla stessa cassa, del nostro stato sociale ed economico. Questo accadrà ogni volta che andremo a fare la spesa.

Nel giro di pochissimo tempo tutti i concittadini, vicini di casa, amici, parenti, ecc... sapranno con esattezza lo stato sociale ed economico in cui l'utilizzatore della "social card" si trova.

Così, non solo il possessore della carta appartiene ad una classe debole, ma gli viene anche fornita una visibilità che, con molta probabilità, farebbe a meno di avere.

Inoltre, è proprio vero che si possa andare alla cassa del proprio supermercato di fiducia? Nella realtà dei fatti, non è proprio così. Esiste una lista di esercizi commerciali aderenti all'iniziativa. Questo vuol dire, non solo far sapere a tutti il proprio stato economico, ma anche dover andare alla ricerca del negozio convenzionato più vicino. Se questo può andar bene per un giovane, certamente non va affatto bene per chi giovane non lo è più, oppure non si trova in condizioni di salute favorevoli (es. non deambulanti o con difficoltà di deambulazione).

Ma, poi, era prorpio così necessario tornare a contributi economici di questo genere, che ricordano tanto le tesserine sociali usate nel ventennio? Certo, all'epoca erano altri tempi e non si poteva fare altrimenti. Si veniva fuori malconci dalla prima guerra mondiale e non c'erano i mezzi informatici che abbiamo oggi, ma ora, non sarebbe stato sufficiente effettuare un accredito presso l'stituto di credito o il c/c postale del richiedente/beneficiario, oppure un semplice sgravio fiscale di pari entità? Forse troppo semplice ed anonimo.

Invece, con la "social card", si è dovuto mettere in piedi un processo statale che coinvolge vari enti, come ad esempio, l'azienda produttrice delle carte, l'istituto di credito che le emette e tutta la loro amministrazione: emissione, intestazione, accredito mensile, ecc..., che, immaginiamo, siano un altro costo da sostenere.

Chissà se negli altri paesi dell'Unione la "social card" viene distribuita e gestita con le medesime modalità e, soprattutto con lo stesso valore di spesa

Vedi articoli correlati de "Il sole 24ore".

giovedì 4 dicembre 2008

ASSEMBLEA SOCI ATDAL - ["Over 40 - Ass.ne Diritti dei Lavoratori del Centro Sud".)

Mercoledì 10 dicembre alle ore 16:30, presso la sede del Municipio Roma 17 in Circonvallazione Trionfale, 19 (Linea metro A Fermata Cipro) è convocata, presso l'Aula Consiglio, l'Assemblea dei soci "ATDAL - Over 40" (Associazione Diritti dei Lavoratori) del Centro Sud.

Nell'occasione sarà possibile rinnovare l'iscrizione all'associazione per
l'anno 2009.

Ordine del Giorno dell'Assemblea
:
- Sintesi delle attività del 2008 e programmi dell’Associazione
per l'anno 2009;
- Presentazione della nuova Iniziativa di Social Network ATDAL - Over 40;
- Presentazione del nuovo sito dell'Associazione http://www.atdal.eu/;
- Presentazione di altre iniziative a favore dei soci ATDAL - Over 40 (progetti, formazione, partnership, convenzioni, ecc.);
- Presentazione delle Candidature per la sostituzione di un consigliere dimissionario e relativa votazione – ( i soci possono presentare le proprie candidature anche in anticipo rispetto alla data dell'assemblea);

L'assemblea si concluderà con un piccolo rinfresco durante il quale ci scambieremo gli auguri per le prossime Festività e per un Buon Anno Nuovo".

A MARZO ARRIVA IL SOVRAPPASSO

Sembrerebbe che a marzo del prossimo anno finalmente verrà installato il sovrappasso ciclo-pedonale nei pressi dell'incrocio del "Drive-in", argomento più volte protagonista di questo Blog (clicca qui per leggere tutti gli articoli).

Come abbiamo ampiamente scritto e detto, il sovrappasso ciclo-pedonale è sicuramente propedeutico alla sicurezza dei pedoni e dei ciclisti che devono attraversare l'incrocio, ma non serve assolutamente a risolvere il problema incidenti.

Torniamo a dire che all'incrocio di via Cristoforo Colombo con via Pindaro e via E.W. Ferrari non sono i pedoni e ciclisti a scontrarsi fra loro, ma, e si tratta di un grosso "problema", sono le auto, i camion e le moto i protagonisti dei numerosi tamponamenti e, sempre più spesso, le vittime sono i motociclisti.

Fin troppo spesso siamo stati testimoni, nostro malgrado, di tamponamenti più o meno gravi che hanno interessato l'area dell'ormai tristemente famoso incrocio.

Se il sovrappasso ciclo-pedonale rappresenta un tentativo di far rivolgere l'attenzione delle istituzioni verso la sicurezza stradale soprattutto di questo crocevia, ben venga, ma non pensiamo di aver risolto tutto con la realizzazione di quest'opera. Inoltre, a nostro avviso, quegli stessi soldi spesi per il sovrappasso ciclo-pedonale potevano essere un anticipo per la reale messa in sicurezza dell'incrocio, magari con la realizzazione di quella rotatoria prevista già tanti anni fa, ma, evidentemente, qualcuno ha pensato che, "mettere in sicurezza" pedoni e ciclisti affinché non si scontrino tra loro fosse più importante di realizzare un'opera che mettesse in sicurezza tutti, pedoni, ciclisti, automobilisti, centauri, ecc.

Tratto da "Il Tempo.it"

OSTIA A MARZO L'INIZIO DEI LAVORI PER L'OPERA CHE PASSERA' SOPRA LA COLOMBO
Via Pindaro, ecco il sovrappasso

Enzo Bianciardi
OSTIA L'attraversamento della Colombo per pedoni e ciclisti sarà finalmente possibile. Il VII Dipartimento ha appaltato i lavori per la realizzazione, in prossimità di via Pindaro, del sovrappasso ciclopedonale sulla via Cristoforo Colombo.

I lavori, per una spesa di 270 mila euro dovrebbero iniziare il prossimo mese di marzo.
Il progetto, in particolare, prevede la realizzazione di un sovrappasso riservato a ciclisti e pedoni per l'attraversamento della Colombo in prossimità del semaforo di via Pindaro, uno degli incroci, tra l'Infernetto e Casalpalocco più pericolosi dell'arteria stradale, teatro di quotidiani incidenti. La pericolosità di questo incrocio, tra l'altro, era stata uno degli argomenti principali nella la protesta dei cittadini residenti nell'area di Casalpalocco che hanno chiesto interventi per la messa in sicurezza della Colombo e lo snellimento del traffico. «Questa opera - ha detto l'assessore ai Lavori pubblici Amerigo Olive - ha una duplice valenza: la prima è quella di realizzare un'opera di grande rilievo nel territorio del XIII Municipio in grado di dare sicurezza a pedoni e ciclisti che attualmente per recarsi da un quartiere all'altro, non hanno altre alternative se non quella di dover attraversare la Colombo».

Occasione per lavorare sui treni NTV

Due anni di assunzioni, fino ad arrivare a 820 nuovi addetti. Il 2009-2010 sarà un biennio impegnativo per Nuovo Trasporto Viaggiatori (Ntv), l'azienda privata di trasporto ferroviario di persone su rete ad alta velocità, nata a luglio. Al momento si sta concludendo la selezione dei primi 50 macchinisti (mancano solo le importantissime visite mediche), segnalata cinque mesi fa su "Lavorare". Dettagli su http://www.iltrenino.info/

KARATE. Pioggia di medaglie in casa Yoshokan

L’ultimo appuntamento agonistico della stagione si conclude con una pioggia di medaglie grazie alle quali la blasonata scuola lidense si conferma tra le società più forti d’Italia. In occasione delle finali nazionali a squadre, che si sono svolte a Cervia lo scorso week end, gli atleti della Yoshokan sono saliti sul podio numerose volte in entrambe le specialità di kata (figure) e kumite (combattimento), regalando alla società il primato italiano del campionato.. Com’era nelle previsioni, i nomi più conosciuti hanno portato a casa una medaglia, dall’oro di Francesca Sini e Frumenti Alessia, fino al bronzo di Augusto Sambucioni. Molto bene anche i più giovani, come Matteo e Sara Dobozs, Lorecchio Alessandro, Giorgia Chillè, Cohen Michela e Susanna, fino alle Master Paola Tornelli, Silvia Sangallo ed Isabella Petrecca.

Una stagione agonisticamente da incorniciare, passata attraverso il successo del 3° Memorial ‘Aldo Di Luigi’ – Dal Dojo alla Famiglia, alla Società che proietta la Yoshokan verso progetti importanti ed ambiziosi, nell’inseguimento di obiettivi prossimi e futuri come il campionato italiano individuale che inizierà il mese prossimo, propedeutico per gli azzurri lidense attualmente in forza alla Nazionale, Augusto Sambucioni, Frumenti Alessia, Francesca Sini, Eleonora Cauli e Colangelo Cesare, proiettati verso il mondiale WKC (World Karate Confederation) che si terrà a giugno in Florida, ad Orlando. Solo una breve pausa natalizia, la cena sociale prevista per il 22 dicembre, poi nuovamente tutti sul tatami per un’altra lunga stagione.

mercoledì 3 dicembre 2008

Biblioteca Casa dei Bimbi: L'Isola delle Fiabe


Programma di dicembre della Biblioteca Casa dei Bimbi (Municipio Roma X - Cinecittà est) via Libero Leonardi 153, 00173 Roma, tel. (0039) 06 45460381:
  • lunedì 1 ore 17 il Maestro Emilio racconta
  • giovedì 4 ore 17 "Oggi addobbiamo la biblioteca per il Natale"
  • giovedì 11 ore 17 "Mi leggi una storia" lettura ad alta voce a cura di Katja Taurone e laboratorio creativo di Natale "I Fabbricanti di Doni"
  • sabato 13 ore 10 apertura della biblioteca ore 11 "Il Suono del Vento" i suoni e gli strumenti del Natale. Lezione-Concerto a cura di Alessandro Mazziotti ore 13 chiusura biblioteca ore 15 apertura biblioteca ore 16.30 BiblioTombola con premi per tutti Indovinelli, rebus e filastrocche per divertirsi tutti insieme aspettando il Natale a cura delle operatrici della biblioteca ore 19 chiusura della biblioteca
  • lunedì 15 ore 17 "Mi leggi una storia" letture ad alta voce e laboratorio creativo di Natale "I Fabbricanti di Doni"
  • mercoledì 17 ore 17 "Se i bambini non vanno in Biblioteca …la Biblioteca va dove sono i bambini, per gli auguri di Natale" "C'era una volta…" lettura ad alta voce Oasi Park via Tarquinio Collatino 56, tel.06 76962112
  • giovedì 18 ore 17 "Ti racconto una storia" Lettura ad alta voce a cura di Katja Taurone e laboratorio creativo di Natale "I Fabbricanti di Doni"
  • lunedì 22 ore 17 "Mi leggi una Storia" letture ad alta voce
  • giovedì 25 Buon Natale a tutti dalle operatrici della biblioteca
  • 6 gennaio 2009 "Anche quest'anno… La Befana ha cambiato Zona" ore 16.30 – 17.30 Accoglienza con trucca bimbi e giochi ore 17.30 – 18.30 Spettacolo teatrale "Le magie del bosco incantato" i bambini assisteranno ad una storia magica e coinvolgente dai toni allegri e brillanti. ore 18.30 – 19 Giocando-ballando aspettiamo la befana e i bambini potranno ancora divertirsi e scatenarsi con baby dance e animazione ore 19.30 Arriva la Befana! Cioccolata, noci, frutta e sculture di palloncini per tutti i bambini presenti.
  • La biblioteca rimarrà chiusa dal 25 DICEMBRE 2008 al 04 GENNAIO 2009

(Il programma potrebbe subire variazioni)

CANALE 10 NEWS SU "ILLUMINAZIONE PUBBLICA VIA LICINIO REFICE"



Roma, e le fermate Atac: in attesa del bus col pericolo di venire investiti

Tratto da "Il Messaggero.it"

di Giovanni Manfroni e Alessia Marani
ROMA (2 dicembre) - Un' anziana costretta ad aspettare l’autobus in mezzo alla strada, due ragazzi in attesa con le auto che sfrecciano a pochi passi, residenti “fai da te” che si costruiscono piazzole di emergenza o pensiline improvvisate. Da Selva Candida all’Ardeatina, passando per la Collatina e Tor Tre Treste, non dimenticando nuovi quartieri in espansione come Acilia o l’Infernetto: sono tante, troppe, le situazioni di pericolo per chi ogni giorno aspetta un bus alle fermate.

Brucia ancora il ricordo dell’ultimo incidente sulla via Ostiense, a Dragona, alle porte di Acilia, dove ben tredici persone che aspettavano il pullman alla fermata sono state investite da un’auto uscita fuori strada guidata da un ubriaco. Come non si può dimenticare la tragedia delle cinque donne, tra cui tre bambine, tutte mamme e figlie, falciate e uccise a Fiumicino mentre aspettavano lo scuolabus praticamente in mezzo alla strada.

In via di Selva Candida, periferia Nord-ovest, i residenti vogliono poter essere sicuri di non rischiare la vita quando aspettano l’autobus. Così una lettrice denuncia: «C’è una situazione altamente pericolosa – scrive Ida Dragonetti - le fermate del 904 su tutta Via di Selva Candida sono praticamente nella carreggiata senza nessun tipo di protezione per gli utenti (marciapiede, pensiline)». È bastato andare a vedere con i propri occhi per rendersi conto che la situazione è davvero al limite. All’altezza del civico 479 una pensionata è in attesa del bus quando fa un balzo indietro spaventata dal passaggio di un furgone: «Ma le sembra normale? – domanda la signora Ida Russo – Rischio la vita ogni mattina visto che non c’è il marciapiede e non esistono protezioni». E di scene come questa ce ne sono decine lungo via di Selva Candida; come all’incrocio con via Nosate: «Mio fratello ha rischiato di essere investito pochi giorni fa quando una macchina ha centrato i vicini cassonetti – afferma Sabrina Manzella – Questa fermata è pericolosissima, qui corrono come matti e di sera l’illuminazione è inesistente. E il rischio è maggiore la mattina presto quando decine di persone si accalcano in pochi metri».

Spostandosi su via di Boccea lo scenario non cambia. C’è un marciapiede strettissimo, quasi inesistente, nei pressi del civico 900 dove un uomo inveisce contro una macchina che passa a tutta velocità, e c’è addirittura uno spiazzo con tanto di pensilina ricavata con pali in legno di fronte al consorzio Poggio Belvedere, procedendo verso la Braccianense: «Abbiamo deciso di creare questo spazio – spiega Augusto Lucido – perché la fermata è stata piazzata in mezzo a un fossetto e la gente era costretta a riversarasi sulla strada. È assurdo». Anche in via di Tor Tre Teste molte fermate sono ai margini della strada e nei giorni di pioggia, come ieri, ci si mettono anche le pozzanghere a rendere l’attesa una “via crucis” infinita: «Aspettiamo sapendo che c’è il rischio di essere investite – raccontano due casalinghe – Qualcuno deve fare qualcosa prima che ci scappi l’ennesimo morto».

Così come sulla Collatina: le fermate del 541 o del 543 sono ai margini della carreggiata con gli utenti asserragliati contro un muro per evitare di essere investiti. E ancora, via Ardeatina: i pendolari e i turisti che arrivano da ogni parte del mondo per visitare le catacombe di San Callisto sono costretti ad aspettare i bus sul ciglio della strada. In via di Castelporziano, all’Infernetto, un mese fa, all’altezza del civico 430 una donna seduta su una panchina “improvvisata” sotto la palina dei bus per Roma e Ostia è stata investita e scaraventata giù nel fosso da un’auto pirata. La donna è finita in ospedale, ferita. Nel fosso è resta la panchina distrutta.