E' dal 2005, prima attraverso il Blog e poi tramite l'Associazione Culturale Infernetto e Dintorni, che ci siamo sempre occupati della rete viaria del quartiere, ma evidentemente la nostra attenzione verso questo argomento, non è stata sufficiente. Non sono bastate le nostre segnalazioni agli Enti preposti, purtroppo è accaduto quello che non doveva accadere ma che era facile prevedere che accadesse.
L'Associazione esprime tutta la sua solidarietà alla famiglia di Mario.
Di seguito l'articolo tratto da "Il Messaggero", con la speranza che la vita sacrificata serva per far sì che tutte le vie dell'Infernetto siano messe in sicurezza, perché quanto accaduto a Mario non debba più ripetersi. Poi, si potrà parlare di acquisizione, manutenzione, mancanza di fondi, burocrazia, ecc... ora l'importante è la sicurezza, unica priorità del quartiere: sicurezza in tutte le sue forme dalle strade all'illuminazione pubblica, la burocrazia viene dopo la vita umana.
Sbanda su una buca e va contro un un albero: morto
di Giulio Mancini
ROMA (20 dicembre) - Quella voragine l’ha vista all’ultimo momento. Ha tentato una disperata sterzata ma la ruota è sprofondata in quell’improvviso scalino nell’asfalto. E il volante impazzito ha spinto inesorabilmente la macchina contro un pino.
E’ morto per colpa dell’asfalto reso insidiosissimo dagli effetti del maltempo dei giorni scorsi Mario Simotti, 33 anni, originario di Budapest ma residente a Carinola in provincia di Caserta. L’altra notte, poco prima delle tre, all’Infernetto è incappato in una delle voragini che costellano le strade della città, martoriate dalla pioggia e dai ritardi nella manutenzione. Sul suo percorso, in viale di Castel Porziano, ha trovato un cratere lungo quasi due metri e alto non meno di venti centimetri. Alle prime luci dell’alba, quindi poche ore dopo l’incidente, una ditta dell’amministrazione locale ha provveduto a riparare la fenditura mortale per evitare che altri automobilisti vi potessero finire la loro corsa.
La velocità e la distrazione sono corresponsabili in quella tragica fine. «Quella Fiesta mi è passata vicina ad altissima velocità e subito dopo ho sentito il boato dello schianto contro l’albero» racconta Luciano, un cuoco che rientrava a casa ed è stato testimone dell’accaduto. I vigili urbani del gruppo Roma 11, che hanno effettuato i rilievi, nel loro verbale hanno annotato dettagli significativi. La vettura procedeva ad una velocità ben oltre il limite, che in quel tratto, all’altezza del civico 465, in corrispondenza con via Bersone dove si trovava la buca, è di 30 km l’ora. La fossa nella corsia di marcia verso Roma, la medesima percorsa da Simotti sulla sua Fiesta blu, era segnalata da una transenna sormontata da un lampeggiante. Non è specificato se la lampada segnaletica, sbalzata sessanta metri più in là, fosse attiva ma, certamente, l’illuminazione stradale avrebbe dovuto consetire una visibilità adeguata.
Sull’incidente la magistratura ha aperto un’inchiesta. Dovrà stabilire se il conducente, i cui resti sono stati assegnati all’istituto di Medicina legale dell’Università del Sacro Cuore, guidasse in condizioni ottimali. E dovrà anche accertare eventuali responsabilità circa l’esistenza di quella buca.
«Abbiamo fatto tutto il possibile si rammarica l’assessore ai Lavori pubblici del XIII Municipio, Amerigo Olive La nostra è stata la prima amministrazione municipale ad aver avviato i cantieri per la sistemazione delle strade subito dopo i nubifragi dei giorni scorsi. Da giovedì, primo giorno di tregua dalla pioggia, abbiamo dislocato sette squadre per la manutenzione stradale». Tra i primi interventi effettuati, anche alcuni tratti di viale di Castel Porziano. Purtroppo non il rappezzo della buca che si è rivelata drammaticamente fatale.
Le strade del litorale romano sono tra le più disastrate della città a causa degli allagamenti verificatisi da novembre. E numerose sono le richieste di risarcimento che gli automobilisti stanno già presentando alla polizia municipale per ottenere il risarcimento dei danni ai loro veicoli. «Da domani (oggi n.d.r.) si aggiungeranno altre due squadre di operai della manutenzione segnala Olive e da lunedì, con altre quattro coppie di manutentori, arriveremo a una pattuglia di ben ventidue addetti solo alla riparazione delle buche. Lavoreranno anche nei giorni festivi ad eccezione di Natale. Nel frattempo invitiamo gli automobilisti ed i motociclisti a prestare la massima attenzione e a ridurre la velocità».
L'Associazione esprime tutta la sua solidarietà alla famiglia di Mario.
Di seguito l'articolo tratto da "Il Messaggero", con la speranza che la vita sacrificata serva per far sì che tutte le vie dell'Infernetto siano messe in sicurezza, perché quanto accaduto a Mario non debba più ripetersi. Poi, si potrà parlare di acquisizione, manutenzione, mancanza di fondi, burocrazia, ecc... ora l'importante è la sicurezza, unica priorità del quartiere: sicurezza in tutte le sue forme dalle strade all'illuminazione pubblica, la burocrazia viene dopo la vita umana.
Sbanda su una buca e va contro un un albero: morto
di Giulio Mancini
ROMA (20 dicembre) - Quella voragine l’ha vista all’ultimo momento. Ha tentato una disperata sterzata ma la ruota è sprofondata in quell’improvviso scalino nell’asfalto. E il volante impazzito ha spinto inesorabilmente la macchina contro un pino.
E’ morto per colpa dell’asfalto reso insidiosissimo dagli effetti del maltempo dei giorni scorsi Mario Simotti, 33 anni, originario di Budapest ma residente a Carinola in provincia di Caserta. L’altra notte, poco prima delle tre, all’Infernetto è incappato in una delle voragini che costellano le strade della città, martoriate dalla pioggia e dai ritardi nella manutenzione. Sul suo percorso, in viale di Castel Porziano, ha trovato un cratere lungo quasi due metri e alto non meno di venti centimetri. Alle prime luci dell’alba, quindi poche ore dopo l’incidente, una ditta dell’amministrazione locale ha provveduto a riparare la fenditura mortale per evitare che altri automobilisti vi potessero finire la loro corsa.
La velocità e la distrazione sono corresponsabili in quella tragica fine. «Quella Fiesta mi è passata vicina ad altissima velocità e subito dopo ho sentito il boato dello schianto contro l’albero» racconta Luciano, un cuoco che rientrava a casa ed è stato testimone dell’accaduto. I vigili urbani del gruppo Roma 11, che hanno effettuato i rilievi, nel loro verbale hanno annotato dettagli significativi. La vettura procedeva ad una velocità ben oltre il limite, che in quel tratto, all’altezza del civico 465, in corrispondenza con via Bersone dove si trovava la buca, è di 30 km l’ora. La fossa nella corsia di marcia verso Roma, la medesima percorsa da Simotti sulla sua Fiesta blu, era segnalata da una transenna sormontata da un lampeggiante. Non è specificato se la lampada segnaletica, sbalzata sessanta metri più in là, fosse attiva ma, certamente, l’illuminazione stradale avrebbe dovuto consetire una visibilità adeguata.
Sull’incidente la magistratura ha aperto un’inchiesta. Dovrà stabilire se il conducente, i cui resti sono stati assegnati all’istituto di Medicina legale dell’Università del Sacro Cuore, guidasse in condizioni ottimali. E dovrà anche accertare eventuali responsabilità circa l’esistenza di quella buca.
«Abbiamo fatto tutto il possibile si rammarica l’assessore ai Lavori pubblici del XIII Municipio, Amerigo Olive La nostra è stata la prima amministrazione municipale ad aver avviato i cantieri per la sistemazione delle strade subito dopo i nubifragi dei giorni scorsi. Da giovedì, primo giorno di tregua dalla pioggia, abbiamo dislocato sette squadre per la manutenzione stradale». Tra i primi interventi effettuati, anche alcuni tratti di viale di Castel Porziano. Purtroppo non il rappezzo della buca che si è rivelata drammaticamente fatale.
Le strade del litorale romano sono tra le più disastrate della città a causa degli allagamenti verificatisi da novembre. E numerose sono le richieste di risarcimento che gli automobilisti stanno già presentando alla polizia municipale per ottenere il risarcimento dei danni ai loro veicoli. «Da domani (oggi n.d.r.) si aggiungeranno altre due squadre di operai della manutenzione segnala Olive e da lunedì, con altre quattro coppie di manutentori, arriveremo a una pattuglia di ben ventidue addetti solo alla riparazione delle buche. Lavoreranno anche nei giorni festivi ad eccezione di Natale. Nel frattempo invitiamo gli automobilisti ed i motociclisti a prestare la massima attenzione e a ridurre la velocità».
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