"Infernetto e Dintorni" è un blog realizzato dell'Associazione Culturale Infernetto e Dintorni, ideato con lo scopo di agevolare lo scambio di opinioni tra gli abitanti dell'Infernetto e del X Municipio, ex XIII Municipio. L'obiettivo del blog è di fornire visibilità circa l'urbanizzazione del quartiere e le criticità ad essa connesse. Divulghiamo informazioni, condividiamo emozioni. L'Associazione è stata promotrice ed è stata fra i Soci Fondatori del Coordinamento Infernetto fino al 09/04/2016.

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venerdì 19 dicembre 2008

con Paola Scacciavillani a ...

A Roma, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, la "Meridiana" (gita regalo)

domenica 28 dicembre 2008 alle ore 11

L'anno sta finendo, sono già in arrivo i nuovi calendari per l'anno 2009 e, puntualmente, la prima cosa che si fa è andare a controllare…ma quando viene Pasqua? Da bambini ci chiedevamo perché ogni anno viene in una data diversa? Da adulti scopriamo che…

…in occasione del Concilio di Nicea si stabilì che la data della Pasqua fosse celebrata nella domenica che segue il plenilunio successivo all'equinozio di primavera. Questa è l'enunciazione corrente e più facilmente comprensibile, mentre quella della tradizione ecclesiastica è più complessa. Gli eventi astronomici che determinano la data della Pasqua devono essere comunque conosciuti con la migliore precisione possibile, onde evitare errori che avrebbero come conseguenza anche lo spostamento delle date di tutte le feste mobili della Chiesa. Per fugare dubbi, e timori che ancora persistevano in taluni ambienti, e per vagliare ogni eventuale esigenza di perfezionamento della Riforma Gregoriana, Clemente XI volle che Francesco Bianchini tracciasse una Meridiana monumentale che gareggiasse con quelle esistenti in altre città, tra le quali, famosa, quella che l'astronomo Gian Domenico Cassini aveva costruito qualche decennio prima in S. Petronio a Bologna. La Meridiana avrebbe sempre indicato con precisione assoluta l'Equinozio di Primavera, rendendo visibile senza troppi calcoli matematici la data della Pasqua. La Chiesa ha sempre attribuito un significato di particolare importanza alla data della Pasqua cristiana. Nei primi secoli della cristianità la data della Pasqua veniva stabilita con criteri piuttosto confusi, condizionati dalla grande diffusione geografica della nuova religione e dalle imperfette cognizioni astronomiche dell'epoca. Costantino fu il primo a tentare di mettere ordine al rapporto religione-astronomia Non essendo regolare il moto del Sole, né quello della Luna il Concilio decise, su proposta degli astronomi alessandrini, che la data dell'equinozio venisse fissata per il 21 marzo e che, di conseguenza, per "Luna piena" fosse intesa la Luna con quattordici giorni di età, cioè quella che segue di quattordici giorni il novilunio. Il calendario adottato, però, era quello ecclesiastico, non quello astronomico, per consentire di governare con maggior ordine la data della Pasqua. A causa della precessione degli equinozi, gli astronomi Greci che diedero vita al calendario giuliano male interpretarono la data dell'equinozio di primavera che, col passare degli anni, era andata ben oltre il 21 marzo, alterando il rapporto tra religione e astronomia; la Chiesa perciò iniziò una serie di studi per correggere gli errori del calendario. Fu Papa Gregorio XIII a ordinare la famosa riforma del calendario nel 1582, seguita ai brillanti studi dello scienziato calabrese Luigi Lilio; il calendario allora ottenuto è in vigore ancora oggi in tutto il mondo civile. Un salto di dieci giorni riportò nuovamente l'equinozio al 21 marzo e fu deciso un diverso assetto degli anni bisestili per evitarne lo slittamento. Seguirono molte polemiche, anche nell'ambito della Chiesa cattolica e i Papi successivi a Gregorio XIII ebbero spesso a che fare con lamentele che chiedevano di verificare se il calendario gregoriano fosse in armonia con "le leggi dei tempi" e corrispondesse alle intenzioni del Concilio di Nicea. Lo strumento usato per verificare che gli astri seguissero i moti teorizzati era proprio la meridiana; più per un problema di calendario che per un'indagine astronomica, dunque, la Chiesa sentì il bisogno di avere grandi meridiane. La grande meridiana di Santa Maria degli Angeli in Roma e quella di San Petronio in Bologna rientrano certamente in questa categoria di impianti. Il motivo principale che spinse a costruire le meridiane all'interno delle grandi chiese, era che tali edifici, con locali enormi, erano gli unici che consentivano di installare impianti del genere, si ritennero quindi particolarmente adatte le chiese più importanti, come duomi, cattedrali e basiliche. Basti pensare, in ogni caso, che tutti gli uomini di scienza, o quasi, erano religiosi, per comprendere come il binomio astronomia-religione sopravvivesse nei secoli, sino a portarci ai pregiati esempi di meridiane che ancora oggi possiamo ammirare. Uno dei più interessanti monumenti romani giace, negletto e trascurato avvolto tra i marmi di una delle basiliche più belle di Roma, Santa Maria degli Angeli, costruita nelle Terme di Diocleziano su progetto di Michelangelo prima e di Vanvitelli, poi; la grande meridiana è posizionata sul pavimento della crociera di fronte alla tomba del Maresciallo Diaz. Come si fa a sapere che ore sono? Ovviamente si può guardare l'orologio, ma se questo andasse male, oppure si fosse fermato, per rimetterlo all'ora giusta, sarebbe necessario un parametro di riferimento. Nei secoli scorsi, gran parte della gente comune non doveva neppure preoccuparsi di questo problema, semplicemente perché non possedeva un orologio, in quanto questi oggetti erano ancora beni di lusso: il popolo faceva affidamento sui rintocchi che battevano dall'alto delle molte chiese di Roma. Ma quest'ultime anziché suonare le campane all'ora esatta, spesso sbagliavano, essendo il calcolo del tempo ancora basato su metodi imprecisi. La basilica di Santa Maria degli Angeli venne scelta come sede appropriata per la meridiana, perché l'edificio era solido e stabile garantendo, quindi, l'assenza di vibrazioni che avrebbero potuto causare lo spostamento delle tacche sul pavimento, rendendo inaffidabile la misurazione dell'ora. Questa chiesa è famosa, perché sorge sul sito delle grandiose terme fatte costruire dall'imperatore Diocleziano fra il 298 e il 306 dC, durante il tardo periodo imperiale; la loro superficie era di oltre 360 x 370 metri, e la chiesa, nonostante sia una delle più grandi di Roma, ora copre solo una piccola parte di quest'area. Quando nel 1565 Michelangelo progettò S. Maria degli Angeli, utilizzò le sale centrali superstiti dell'antico complesso, con le loro colonne originali. La stessa facciata della chiesa è infatti un'alta abside, o esedra, che apparteneva alla struttura originaria. La meridiana è il più antico strumento di misurazione del tempo basato sul rilevamento della posizione del Sole. L'ago della meridiana,lo stilo, detto impropriamente gnomone, è l'asta che, tramite l'ombra proiettata sul piatto della meridiana, permette l'indicazione dell'ora. La geografia localizza i luoghi della Terra con una rete di paralleli e meridiani, in ogni punto della Terra passa uno di questi meridiani; tracciando la traiettoria ideale del meridiano stesso, vedremo immediatamente che essa corrisponde ad una linea retta che va da nord a sud. Se poniamo un palo verticale all'origine di questa linea, esso produrrà, in presenza del Sole, un'ombra rettilinea che ruota sul terreno parimenti alla rotazione del Sole stesso nel cielo nell'arco della giornata. Quando il Sole raggiunge il massimo dell'altezza sul meridiano celeste (un Meridiano Celeste è un cerchio massimo sulla sfera celeste passante per il polo celeste nord e il polo celeste sud) in direzione sud, l'ombra del palo, coincide esattamente col tratto di meridiano tracciato in terra, indicandoci che è mezzogiorno. Quell'arnese che abbiamo piantato in terra altro non è che una meridiana; è in sostanza una parte di quell'arnese più completo che chiamiamo orologio solare.
La Meridiana fu costruita con esattezza scientifica e inaugurata dallo stesso Clemente XI il 6 ottobre del 1702; è una grande linea di bronzo inserita in una fascia di marmo imezio, a sua volta contornata da una cornice di giallo di Verona, distesa quasi diagonalmente per circa
45 metri se si considera come punto virtuale di partenza quello su cui cade la perpendicolare proveniente dal centro del foro gnomonico. A destra della linea sono rappresentate, con intarsi di antichi marmi policromi, i segni zodiacali delle costellazioni estive e autunnali; a sinistra quelli delle costellazioni primaverili e invernali. Alle due estremità figurano i segni delle costellazioni del Cancro e del Capricorno. I segni zodiacali furono realizzati su cartoni di Maratta, tratti da immagini di "Uranometria Nova" di Friedrich Argelander.

L'immagine del Sole, penetrando per il centro dello stemma araldico di Clemente XI, percorre durante l'anno, a mezzogiorno solare vero, tutta la Linea, partendo dal Cancro al Solstizio d'Estate, raggiungendo il Capricorno al Solstizio d'Inverno e compiendo successivamente il percorso inverso.

L'immagine del Sole, in forma di ellisse, si allunga, nel suo asse maggiore, da circa 21 centimetri al solstizio estivo a circa 111 centimetri al solstizio invernale, compiendo il percorso tra i due tropici, i limiti entro i quali il ministro maggior della natura, come dice Dante, allunga o restringe il suo apparente corso perenne.
Il tempo e l'usura dei marmi sotto il calpestio secolare dei fedeli hanno reso necessario un intervento di restauro e, finalmente, a Pasqua del Giubileo del 2000 la Meridiana è tornata al suo originario splendore.

PROGRAMMA

Appuntamento alle ore 11 di domenica 28 dicembre 2008 davanti l'ingresso della basilica Santa Maria degli Angeli.

Nostra illustre guida sarà il prof. Stefano Leonardi che ha gentilmente messo a nostra disposizione i suoi appunti, da me fedelmente riassunti e riportati nel testo che avete appena letto!

Dopo un veloce spuntino, che ogni partecipante preparerà per proprio conto, il prof. Leonardi sarà ancora a nostra disposizione per soddisfare le curiosità emerse nel corso della visita. Nel pomeriggio, visto che stiamo da quelle parti e che abbiamo la disponibilità del prof. Leonardi, chi vorrà, potrà venire a vedere la Mostra "Etruschi. Le antiche metropoli del Lazio" al Palazzo delle Esposizioni, in via Nazionale

E' indispensabile comunicare la propria intenzione di partecipare, via e.mail a infoacanto@gmail.com

La visita a S. Maria degli Angeli è gratuita, mentre per l'eventuale visita al Palazzo delle Esposizioni ognuno provvederà a pagare il proprio biglietto.

BUONE FESTE A TUTTI !!!!!!

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