"Infernetto e Dintorni" è un blog realizzato dell'Associazione Culturale Infernetto e Dintorni, ideato con lo scopo di agevolare lo scambio di opinioni tra gli abitanti dell'Infernetto e del X Municipio, ex XIII Municipio. L'obiettivo del blog è di fornire visibilità circa l'urbanizzazione del quartiere e le criticità ad essa connesse. Divulghiamo informazioni, condividiamo emozioni. L'Associazione è stata promotrice ed è stata fra i Soci Fondatori del Coordinamento Infernetto fino al 09/04/2016.

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mercoledì 31 maggio 2006

60 ANNI DI REPUBBLICA

Il 2 giugno del 1946 è nata la Repubblica Italiana.

E venerdi prossimo, 2 giugno 2006, la Repubblica Italiana compie 60 anni (e non 77 come erroneamente scrissi nell'articolo "DIAMO IL BENVENUTO AL NEO PRESIDENTE NAPOLITANO" pubblicato il 16 maggio u.s., per cui faccio pubblica ammenda).

Dopo quasi cento anni di monarchia (dal 1848 al 1946), di cui gli ultimi venti di fascismo, caduto con la fine della seconda guerra mondiale, l'Italia, con il referendum del 2 giugno del 1946, diventa una Repubblica Democratica (oggi, una tra le più giovani se pensiamo che, per esempio, la repubblica francese è nata nel 1792, e cioè un secolo e mezzo prima).

Nonostante la sua giovinezza (60 anni sono veramente pochi), già dalla sua Costituzione, anche se derivante dallo Statuto Albertino, possiamo vedere come e con che forza si è voluta fondare la Repubblica Italiana. Costituzione che ancora oggi, nonostante gli enormi cambiamenti della società, rappresenta ancora un documento quanto mai attuale.

Così come recita l'art. 1 della Costituzione Italiana: L'ITALIA È UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA, FONDATA SUL LAVORO.

Un documento, anzi, il documento principe della Repubblica. Chiara, esaustiva, categorica, semplice, ma sempre osteggiata da questa o da quella fazione di governo.

Già la presentazione, con il suo primo articolo, basterebbe a far capire quale tipologia di Stato i Padri Fondatori avevano in mente di realizzare.

L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro.

Come sempre, proviamo ad analizzare insieme e semplicemente questo primo articolo.

La prima cosa che si evince è l'Italia: quindi si definisce bene di cosa e di chi si sta parlando. Non si sta parlando dell'America, della Germania, della Francia, dell'Inghilterra... a cui tanto si guarda, si sta parlando dell'Italia e del popolo Italiano.

Poi c'è scritto "é una Repubblica" con la "R" maiuscola. Dal latino Res publica: cosa pubblica. Una repubblica è uno stato in cui la sovranità deriva inequivocabilmente dal popolo. Questo implica che chi esercita il potere venga eletto dal popolo, che la durata del suo incarico sia limitata nel tempo e che ci siano delle limitazioni ai suoi poteri. Il fatto che ci sia la "R" maiuscola fa intendere la forza con cui si vuole questa forma di Stato.

Proprio perchè non si possa fraintendere, di seguito abbiamo "democratica". L'aggettivo qualificativo, in quanto tale, qualifica la tipologia di repubblica che si intende avere: in questo caso una repubblica basata sulla democrazia. Il termine democrazia deriva dal greco demos: popolo e cratos: potere, quindi potere del popolo. La democrazia non è un concetto cristallizzato, ma trova una sua espressione storica nella ricerca continua di poter dare al popolo la capacità di governare.

Ora si identifica il concetto sul quale è basata la repubblica democratica, quindi troviamo scritto: "fondata sul lavoro". Si parla di lavoro, dunque. In generale, la parola lavoro si riferisce ad una qualsiasi attività di produzione economica. In questo senso, un gruppo di persone possono suddividersi un insieme di compiti ed ogni compito è il lavoro dell'individuo a cui questo è stato assegnato. Nelle moderne società la parola lavoro è diventata sinonimo di impiego. Con questo si fa riferimento ad una relazione a lungo termine tra il lavoratore e coloro i quali detengono il controllo legale degli altri fattori di produzione (lo Stato o gli imprenditori).

Quindi, riepilognado, abbiamo detto che gli abitanti (il popolo) dello Stato Italiano (l'Italia), si sono organizzati in una forma di Stato dove loro stessi (sempre il popolo) ne sono i sovrani assoluti (repubblica), e con pieni poteri (democratica), dove hanno diritto di poter partecipare allo sviluppo del proprio paese lavorando ed organizzandosi affinchè ciò avvenga (fondata sul lavoro). Lo stesso stemma di Stato riproduce il concetto di questo primo articolo della costituzione inserendo, tra la pace dell'ulivo e la gloria dell'alloro (perchè il lavoro produca ricchezza, prestigio - gloria - deve svolgersi in pace), una ruota dentata, simboleggiante appunto il lavoro, sovrastata dalla stella, simbolo della sovranità del popolo.

Buon compleanno alla nostra amata Repubblica.

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