"Infernetto e Dintorni" è un blog realizzato dell'Associazione Culturale Infernetto e Dintorni, ideato con lo scopo di agevolare lo scambio di opinioni tra gli abitanti dell'Infernetto e del X Municipio, ex XIII Municipio. L'obiettivo del blog è di fornire visibilità circa l'urbanizzazione del quartiere e le criticità ad essa connesse. Divulghiamo informazioni, condividiamo emozioni. L'Associazione è stata promotrice ed è stata fra i Soci Fondatori del Coordinamento Infernetto fino al 09/04/2016.

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martedì 11 marzo 2008

Bagnasco




Quando mi sono svegliato, questa mattina, avevo 52 anni.
E tre mesi. Allora ho realizzato. Ho realizzato che mi sono afflosciato, mi sono rammollito. Non so cosa ho sbagliato. Mi mancano ambizione e grinta. Sono diventato debole e passivo, patetico e sentimentale. Niente riesce a smuovermi. Sono peggiorato tanto che non riesco più neanche ad andare al Testaccio a trovare mio fratello. Al telefono, mia madre. "Mario stai messo bene a soldi?" Di solito, un cinquantaduenne non ha bisogno dei soldi della madre. Un cinquantaduenne potrebbe anche non avere più i genitori. Ha i suoi soldi. Ha figli. Responsabilità. Una carriera. Sto sudando freddo. Un'altra pausa. Attacco alcuni minuti dopo. Ho detto no. Forse è una fase naturale del processo di invecchiamento. Mi hanno chiesto di scrivere l'atto di una commedia. Non ho nessun tipo di idea. Terribile. Neanche io davvero so cosa c'é di sbagliato in questa idea, oltre al fatto che è strano che abbiano chiesto a me di redigere una sceneggiatura. E tutto questo per niente. Non mi porta soldi. Non sono mai stato in ballo i soldi. Non c'é una possibile ragione per farla se non che voglio fare un favore ad amici. E poi, proprio quando pensi che non può andare peggio di così, capisci quanto sei sciocco. Sei proprio come gli altri, forse anche peggio, racconti in continuazione delle totali, fumose sciocchezze e non hai idea di come si faccia una sceneggiatura ma solo di come si scrive un lettera piena di cavolate a un giornale, e l'unica differenza sostanziale tra te e la persona seduta al tavolo del bar di fronte a te in attesa di bere la sua tazzina di caffé é che lui non ha gusto nel vestire.
Prendo il giornale.
Giro pagina.
Leggo con attenzione.
Puntuale arriva l'appello della Cei, che ribadisce la sua decisione di non schierarsi per nessun partito lanciando invece un appello ai cattolici, ma anche ai laici impegnati in politica, di tutti gli schieramenti affinché tengano conto di quei valori che sono alla base della tradizione civile e sociale dell'Italia.
Né con i partiti né con i movimenti politici: i vescovi italiani stanno, quindi, dalla parte dei valori fondamentali, a difesa della vita umana. Dal concepimento alla morte: no, dunque, ai Pacs, all'aborto, all'eutanasia, a certa scienza che, nei laboratori, "infrange la dignità della vita".
Un sì indiretto, dunque, ai partiti contrari a tali pratiche.
Leggo e il mio stupore cresce a poco a poco.
Passo di meraviglia in meraviglia, ma il meglio deve ancora arrivare.
Infatti la Cei è anche molto attenta al "problema della spesa", intesa come spesa al mercato, spesa per le bollette e il mutuo: a questo problema, infatti, il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Angelo Bagnasco, dedica il passaggio centrale del suo intervento alla apertura del Consiglio permanente della Cei.
E su queste emergenze sociali del Paese - "aumento dei salari minimi, difesa del potere d'acquisto delle pensioni, emergenza abitativa, sostegno alla maternità, misure per una maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro" - i vescovi chiedono larghe intese nel prossimo Parlamento.
Il mio cuore accellera.
Leggo e non ascolto più i rumori del bar.
Nel discorso di Bagnasco non mancano i temi etici, ma il messaggio forte ai partiti politici in piena campagna elettorale è un altro: "Non possiamo trascurare i problemi indilazionabili che la popolazione avverte con crescente disagio e per i quali attende risposte credibili, concrete e rapide.
Vorremmo che all'indomani del voto ci fosse una spinta convergente, nel rispetto dei ruoli che il corpo elettorale vorrà assegnare, per affrontare realmente queste situazioni, stando al largo dalle strumentalità e dalle speculazioni, per dare un miglioramento effettivo alle condizioni di vita della parte più consistente della popolazione".
Bagnasco ribadisce anche che la Chiesa non si schiererà con alcuna formazione politica.
Continuo nella lettura e sgrano gli occhi, indignato.
La Chiesa non fa sconti sui valori fondamentali della vita umana. Bagnasco, abbastanza smaliziatamente, ricorda ai cattolici che, al momento del voto, non possono "ritenere ogni idea o visione del mondo compatibile con la fede".
Accidenti.
E' davvero inquietante.
Un no assoluto anche alla sperimentazione sugli embrioni.
Bagnasco, con parole dure, dice: "Quando essere umani nello stato più debole e indifeso della loro esistenza sono selezionati, abbandonati, uccisi, oppure utilizzati come puro materiale biologico, come negare che essi siano trattati non più come qualcuno, ma come un qualcosa, mettendo così in questione il concetto stesso di dignità dell'uomo?" Rimango pensieroso per alcuni minuti. Poi ridacchio. Ci sto. La sfida é appena iniziata. Grazie, Bagnasco. Spero che le tue parole non siano state gettate al vento.
Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)

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