Tratto da "Roma Notizie"
Riceviamo da Francesco Calderini e pubblichiamo integralmente.
Che la Riserva Statale del Litorale Romano sia sempre stata soggetta ad abusi e scempi di ogni tipo non fa purtroppo più notizia.
Che questi abusi e scempi continuino e si accentuino oggi alla luce del sole con il placido benestare se non la complicità sfrontata dell’amministrazione comunale di Roma e del XIII Municipio lo fa.
Mi riferisco ad un caso emblematico, non perché più grave di tanti altri ma perché sintomatico della drammatica situazione.
Gia’ durante i primi mesi del 2009 nei pressi di Via di Malafede in tutto il tratto di Riserva del Fosso di Malafede antistante il camping Fabulous a due passi dalla tenuta presidenziale erano partite delle strane attività, iniziate con la forte potatura (ed in alcuni casi l’abbattimento) di tutti i pini presenti.
Con il passare delle settimane la recinzione fatiscente era stata interamente rifatta e dei teli erano stati apposti a limitare la visuale dalla strada (ovviamente non quella delle pecore che un tempo vi pascolavano...).
A primavera improvvisamente l’accelerazione: su quello che risulta essere terreno di ‘Tipo 1’ della Riserva, il più tutelato e soggetto a vincoli secondo il Decreto Istitutivo (29.03.96) della Riserva stessa, sorgono improvvisamente un vasto campeggio organizzato, con servizi igienici, di ristorazione ed intrattenimento, una mega piscina degna del centro vacanze più esclusivo, un palco per esibizioni che sfida quello dei concerti degli U2, un campo da calcetto, una sala giochi ed un parcheggio per decine e decine di pullman che in breve portano qualche migliaia di turisti ad affollare la nuova struttura, a violentare un’area dove sarebbe (o meglio e’) espressamente vietato “qualsiasi intervento di modificazione del territorio”, se non “interventi miranti al recupero ambientale ed alla conservazione della qualità naturalistica delle aree e dei beni culturali ed ambientali”, dove i privati normalmente impediscono perfino alle biciclette di accedere per usufruirne.
Sara’ forse al recupero ambientale che l’Ufficio Tecnico del Comune e del Municipio ed il X Dipartimento (Politiche Ambientali e del Verde Urbano) miravano, a quanto ci risulta dall’indagine del Corpo Forestale in atto, rilasciando le autorizzazioni per quanto sopra.
Non solo. Proprio all’inizio della stagione, Via di Malafede veniva in quel tratto completamente riasfaltata (casualmente, quando il 99% delle vie del XIII Municipio versa in condizioni ben più gravi).
Ma non e’ finita. Mentre gli abitanti di Acilia, Axa, Casalpalocco ed Infernetto aspettano da anni che il XIII Municipio ed il Comune trovino il modo di permettergli di attraversare la via Cristoforo Colombo a piedi o in bicicletta per conoscersi, su Via di Malafede (ancora casualmente) spuntava un nuovo attraversamento pedonale con tutta la segnaletica in regola, proprio a collegare i due ingressi del campeggio, per permettere ai vacanzieri del camping di accedere in sicurezza al nuovo centro vacanze abusivo, magari per fare bird-watching da bordo vasca o ascoltando un concerto rock.
Ad oggi, nonostante le indagini della Forestale e diverse comunicazioni di reato alla Procura, nessuno si e’ degnato di interrompere questo scempio ed i gestori del campeggio continuano ad accumulare guadagni illeciti, grazie ad autorizzazioni illegittime piovute chissà come da un’amministrazione ottusa o complice ed a un sistema di controllo incapace di controllare e tanto meno di reprimere.
Riceviamo da Francesco Calderini e pubblichiamo integralmente.
Che la Riserva Statale del Litorale Romano sia sempre stata soggetta ad abusi e scempi di ogni tipo non fa purtroppo più notizia.
Che questi abusi e scempi continuino e si accentuino oggi alla luce del sole con il placido benestare se non la complicità sfrontata dell’amministrazione comunale di Roma e del XIII Municipio lo fa.
Mi riferisco ad un caso emblematico, non perché più grave di tanti altri ma perché sintomatico della drammatica situazione.
Gia’ durante i primi mesi del 2009 nei pressi di Via di Malafede in tutto il tratto di Riserva del Fosso di Malafede antistante il camping Fabulous a due passi dalla tenuta presidenziale erano partite delle strane attività, iniziate con la forte potatura (ed in alcuni casi l’abbattimento) di tutti i pini presenti.
Con il passare delle settimane la recinzione fatiscente era stata interamente rifatta e dei teli erano stati apposti a limitare la visuale dalla strada (ovviamente non quella delle pecore che un tempo vi pascolavano...).
A primavera improvvisamente l’accelerazione: su quello che risulta essere terreno di ‘Tipo 1’ della Riserva, il più tutelato e soggetto a vincoli secondo il Decreto Istitutivo (29.03.96) della Riserva stessa, sorgono improvvisamente un vasto campeggio organizzato, con servizi igienici, di ristorazione ed intrattenimento, una mega piscina degna del centro vacanze più esclusivo, un palco per esibizioni che sfida quello dei concerti degli U2, un campo da calcetto, una sala giochi ed un parcheggio per decine e decine di pullman che in breve portano qualche migliaia di turisti ad affollare la nuova struttura, a violentare un’area dove sarebbe (o meglio e’) espressamente vietato “qualsiasi intervento di modificazione del territorio”, se non “interventi miranti al recupero ambientale ed alla conservazione della qualità naturalistica delle aree e dei beni culturali ed ambientali”, dove i privati normalmente impediscono perfino alle biciclette di accedere per usufruirne.
Sara’ forse al recupero ambientale che l’Ufficio Tecnico del Comune e del Municipio ed il X Dipartimento (Politiche Ambientali e del Verde Urbano) miravano, a quanto ci risulta dall’indagine del Corpo Forestale in atto, rilasciando le autorizzazioni per quanto sopra.
Non solo. Proprio all’inizio della stagione, Via di Malafede veniva in quel tratto completamente riasfaltata (casualmente, quando il 99% delle vie del XIII Municipio versa in condizioni ben più gravi).
Ma non e’ finita. Mentre gli abitanti di Acilia, Axa, Casalpalocco ed Infernetto aspettano da anni che il XIII Municipio ed il Comune trovino il modo di permettergli di attraversare la via Cristoforo Colombo a piedi o in bicicletta per conoscersi, su Via di Malafede (ancora casualmente) spuntava un nuovo attraversamento pedonale con tutta la segnaletica in regola, proprio a collegare i due ingressi del campeggio, per permettere ai vacanzieri del camping di accedere in sicurezza al nuovo centro vacanze abusivo, magari per fare bird-watching da bordo vasca o ascoltando un concerto rock.
Ad oggi, nonostante le indagini della Forestale e diverse comunicazioni di reato alla Procura, nessuno si e’ degnato di interrompere questo scempio ed i gestori del campeggio continuano ad accumulare guadagni illeciti, grazie ad autorizzazioni illegittime piovute chissà come da un’amministrazione ottusa o complice ed a un sistema di controllo incapace di controllare e tanto meno di reprimere.
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