Lo stato della rete viaria dell’Infernetto è nota a tutti, anche a chi non vive nel quartiere, ma evidentemente tra essere a conoscenza dell’argomento e comportarsi in maniera adeguata alla pericolosità delle strade, c’è un abisso.
Auto e moto che sfrecciano per il Viale di Castelporziano e per tutte le strade del quartiere incuranti della segnaletica e di un minimo di coscienza, pur sapendo che non solo le strade sono in pessima condizione, ma che il quartiere è abbondantemente abitato da bambini e ragazzi che vanno in bicicletta o che, semplicemente, passeggiano e possono attraversare la strada anche in maniera azzardata. Ancora più incuranti verso i propri concittadini automobilisti e motociclisti.
Il semaforo di Via Ferrari con la Colombo e Via Pindaro, per esempio, è un continuo teatro di scorrettezza fra i veicoli. Chi dalla complanare verso Ostia finge di procedere dritto sfruttando il verde, ma poi, all’ultimo momento, sterza rapidamente a sinistra per poter essere il primo della fila per svoltare a sinistra in direzione Macchione-Infernetto. Oppure chi da Via Ferrari verso la Colombo procede a destra fingendo di svoltate per il supermercato Elite o per incanalarsi sulla complanare in direzione Roma, invece prosegue dritto pretendendo che gli altri veicoli gli lascino il passo. Queste scorrettezze vengono perpetuate dai conducenti sempre con molta disinvoltura e mal celata finta distrazione, ma se per caso si fa notare la mancanza, allora sopraggiunge il comportamento infantile del bambino viziato che è stato colto con le mani nella marmellata e che vuole a tutti i costi passarla liscia, fino ad arrivare ad atti di arroganza, prepotenza ed altezzosità. Questa tipologia di conducenti non si rende conto che il problema non è solamente una mancanza di rispetto verso il proprio prossimo, ma è anche un’azione scellerata che a volte porta conseguenze disastrose come il tamponamento, l’investimento e conseguente ferimento o peggio.
Uno degli ultimi episodi di mancata osservanza delle più banali regole sulla sicurezza stradale, è avvenuto in Via Pescetti angolo Via Luporini.
Sabato 22 agosto alle 10.45 circa, una berlina grigia proveniente da via Romani in direzione Via Banchieri sfiora la collisione con un fuoristrada che da Via Luporini si stava per immettere sulla stessa Via Pescetti, ma in direzione contraria alla precedente.
In un attimo il conducente della berlina ha cominciato ad urlare ed inveire contro l’altro, entrambi sono scesi dalle rispettive auto continuando ad accusarsi l’un l’altro fino a che un minore, passeggero del fuoristrada, terrorizzato non ha cominciato a strillare “Mamma, aiuto mamma!”. Richiamati da queste urla sono scesi in strada alcuni dei residenti in prossimità dell’incrocio; i due conducenti si sono resi conto del loro sconsiderato comportamento (finalmente!), si sono scusati, sono rientrati nelle rispettive auto ed hanno continuato ognuno per la propria strada. Meno male che alla fine ha prevalso la ragione, seppur stimolata dal pianto di un bambino atterrito.
Se le strade del quartiere fossero messe a norma per la sicurezza e la viabilità, questo, come tanti altri episodi simili, non sarebbe accaduto.
Sarebbe ora che gli Enti preposti prendessero velocemente seri provvedimenti per mettere la parola fine allo stato di degrado e di insicurezza in cui versano le strade del quartiere.
BASTEREBBE SOLO UN PO' DI BUON SENSO… DA ENTRAMBE LE PARTI: CITTADINI ED ISTITUZIONI
Auto e moto che sfrecciano per il Viale di Castelporziano e per tutte le strade del quartiere incuranti della segnaletica e di un minimo di coscienza, pur sapendo che non solo le strade sono in pessima condizione, ma che il quartiere è abbondantemente abitato da bambini e ragazzi che vanno in bicicletta o che, semplicemente, passeggiano e possono attraversare la strada anche in maniera azzardata. Ancora più incuranti verso i propri concittadini automobilisti e motociclisti.
Il semaforo di Via Ferrari con la Colombo e Via Pindaro, per esempio, è un continuo teatro di scorrettezza fra i veicoli. Chi dalla complanare verso Ostia finge di procedere dritto sfruttando il verde, ma poi, all’ultimo momento, sterza rapidamente a sinistra per poter essere il primo della fila per svoltare a sinistra in direzione Macchione-Infernetto. Oppure chi da Via Ferrari verso la Colombo procede a destra fingendo di svoltate per il supermercato Elite o per incanalarsi sulla complanare in direzione Roma, invece prosegue dritto pretendendo che gli altri veicoli gli lascino il passo. Queste scorrettezze vengono perpetuate dai conducenti sempre con molta disinvoltura e mal celata finta distrazione, ma se per caso si fa notare la mancanza, allora sopraggiunge il comportamento infantile del bambino viziato che è stato colto con le mani nella marmellata e che vuole a tutti i costi passarla liscia, fino ad arrivare ad atti di arroganza, prepotenza ed altezzosità. Questa tipologia di conducenti non si rende conto che il problema non è solamente una mancanza di rispetto verso il proprio prossimo, ma è anche un’azione scellerata che a volte porta conseguenze disastrose come il tamponamento, l’investimento e conseguente ferimento o peggio.
Uno degli ultimi episodi di mancata osservanza delle più banali regole sulla sicurezza stradale, è avvenuto in Via Pescetti angolo Via Luporini.
Sabato 22 agosto alle 10.45 circa, una berlina grigia proveniente da via Romani in direzione Via Banchieri sfiora la collisione con un fuoristrada che da Via Luporini si stava per immettere sulla stessa Via Pescetti, ma in direzione contraria alla precedente.
In un attimo il conducente della berlina ha cominciato ad urlare ed inveire contro l’altro, entrambi sono scesi dalle rispettive auto continuando ad accusarsi l’un l’altro fino a che un minore, passeggero del fuoristrada, terrorizzato non ha cominciato a strillare “Mamma, aiuto mamma!”. Richiamati da queste urla sono scesi in strada alcuni dei residenti in prossimità dell’incrocio; i due conducenti si sono resi conto del loro sconsiderato comportamento (finalmente!), si sono scusati, sono rientrati nelle rispettive auto ed hanno continuato ognuno per la propria strada. Meno male che alla fine ha prevalso la ragione, seppur stimolata dal pianto di un bambino atterrito.
Se le strade del quartiere fossero messe a norma per la sicurezza e la viabilità, questo, come tanti altri episodi simili, non sarebbe accaduto.
Sarebbe ora che gli Enti preposti prendessero velocemente seri provvedimenti per mettere la parola fine allo stato di degrado e di insicurezza in cui versano le strade del quartiere.
BASTEREBBE SOLO UN PO' DI BUON SENSO… DA ENTRAMBE LE PARTI: CITTADINI ED ISTITUZIONI
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