Come di consueto, ringraziamo la Redazione de "il Giornale di Ostia" per l'attenzione dedicata ad un argomento molto sentito dai residenti del XIII Municipio, in particolar modo dell'Infernetto.
La mobilità nei quartieri del XIII Municipio è diventata un'utopia.
La mobilità nei quartieri del XIII Municipio è diventata un'utopia.
Potersi spostare all'interno del Municipio è una lotteria da giocare tutti i giorni; per non parlare della mobilità con Roma: "una battaglia persa in partenza" come dice qualche residente. Niente paura, ora arrivano le elezioni regionali con le consuete promesse del caso.
La nostra Associazione da sempre si è occupata dell'argomento "viabilità", basta scorrere le pagine di questo Blog, dove in molti articoli denunciamo quarant'anni di immobilismo. Ma oggi, a pochi giorni dal prossimo appuntamento con le urne, la solita politica che cambia i loghi, i colori, le persone, ma non la sostanza, si fa grande promettendo rapide soluzioni a favore dei residenti che, secondo alcuni, addirittura soffrono di settant'anni (?) di immobilismo.
La nostra Associazione da sempre si è occupata dell'argomento "viabilità", basta scorrere le pagine di questo Blog, dove in molti articoli denunciamo quarant'anni di immobilismo. Ma oggi, a pochi giorni dal prossimo appuntamento con le urne, la solita politica che cambia i loghi, i colori, le persone, ma non la sostanza, si fa grande promettendo rapide soluzioni a favore dei residenti che, secondo alcuni, addirittura soffrono di settant'anni (?) di immobilismo.
Lo sviluppo residenziale è cominciato negli anni '60 con le prime case dei consorzi di Casal Palocco e dell'AXA, l'espansione di Ostia Levante e Ponente e dei quartieri di Acilia, Dragona, Ostia Antica..., ma fino ai primi anni '70 la viabilità era ancora accettabile. I problemi sono cominciati dopo e sono peggiorati con gli anni fino alla situazione odierna dove ogni giorno è un problema.
Ora non ne facciamo un caso, che siano 40 o 70 gli anni passati in coda dai cittadini sulle strade del XIII Municipio, non cambia molto se non la gravità del problema che, semmai, sottolineerebbe la continua ed imperrita disattenzione delle Istituzioni su un disagio ormai noto anche ai sassi.
Ora non ne facciamo un caso, che siano 40 o 70 gli anni passati in coda dai cittadini sulle strade del XIII Municipio, non cambia molto se non la gravità del problema che, semmai, sottolineerebbe la continua ed imperrita disattenzione delle Istituzioni su un disagio ormai noto anche ai sassi.
Disattenzione che se non è scientifica è sicuramente dolosa.
Dolosa nei riguardi dei lavoratori che non riescono ad arrivare puntuali sul posto di lavoro, subendo le conseguenze del caso (giustificazioni che si traducono in ore di salario non retribuito, se non peggio...), dolosa nei riguardi dei pazienti che non riescono a raggiungere in tempo l'ospedale presso il quale sono in cura, dolosa per tutti quelli che su queste strade sono rimasti offesi o uccisi a causa dell'immobilismo delle Istituzioni tutte, di qualsiasi colore, di qualsiasi ideologia.
L'ennesimo "schiaffo" ai diritti sanciti dalla Costituzione.
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