Il nuovo libro di Gennaro Francione
“La Falce Blu”
Gennaro Francione, palocchino, già magistrato ora avvocato, romanziere, saggista, giornalista, attore, regista e drammaturgo internazionale, vincitore di numerosi premi letterari e di teatro.
Membro Accademico dell‘Internationale Burckhardt Akademie, nata nella tradizione neorinascimentale italiana, e fondatore dell’Unione Europea del Giudici Scrittori, di cui è Presidente, ha ideato il Movimento Utopista-Antiarte 2000, basato sulla Fratellanza del Libero Spirito Antiartistico, cui hanno aderito anche personalità della cultura internazionale come Raul Karelia e Visar Zhiti.
Nel campo giuridico, Gennaro Francione sta elaborando un progetto di Diritto 2000 che sostituisce al medievale diritto penitenziale (basato sulla punizione) il neoumanistico diritto medicinale (cura, sanzioni e misure di sicurezza)
Dopo questa breve presentazione dell’autore vorrei raccontarvi del libro “La Falce Blu”. E’ la storia, ambientata negli anni ’80, di un italo americano Gorge Novelli, pony express e studente di filosofia a Berkeley che si trova improvvisamente al centro di una catena diabolica di delitti, che gli fanno assumere il ruolo di detective on the road.
Alla fine il giallo, dipanato nella sua struttura diabolica e chiuso con un colpo spettacolare, si rivela non solo come una caccia all’omicida, ma come la ricerca di un senso dello stesso esserci di un giovane, una forma di detection della verità umana per porsi entusiasticamente al di là della banalità dell’esistenza.
Attenzione !!! Per poter leggere questo libro non sarà necessario acquistarlo, ma sarà possibile riceverlo – gratuitamente – via internet. Sì, non è uno scherzo o una trappola commerciale! Il libro “La falce Blu” è stato editato con un nuovo sistema: il “self publishing” che permette di pubblicare anche una sola copia. Questo sistema permette la pubblicazione di un’opera a livello davvero democratico, permettendo anche ad un ragazzo squattrinato di vedere pubblicata la propria opera. Il principio cardine è questo: a che serve pubblicare migliaia di copie se poi nessuno o pochi le acquisteranno? Volendolo comprare è possibile inviare un ordine via internet, ma non è necessario, se una persona non vuole o non può comprarlo lo richiede e gli verrà inviato, gratuitamente, via e.mail. L’idea, apparentemente rivoluzionaria, è: paghi, se vuoi, la confezione cartacea, ma il contenuto è gratis; il vero profitto dell’autore è vedere diffusa la propria opera, la vendita dell’arte-prodotto è solo una possibilità. Questa è la rivoluzione della “New Economy” che comporta il prevalere del “Sapere” sulla ”Economia”.
Affascinata da questa esaltante novità ho chiesto a Gennaro Francione: ci spieghi il progetto del “Movimento Utopista-Antiarte”.
Ecco come l’autore ci illustra il suo rivoluzionario progetto:
“L’antiarte crea comunicazione reale tra le razze superando gli steccati ideologici, economici, religiosi, sociologici, ma getta anche le basi per una rivoluzione copernicana nell’economia della produzione del sapere, affermando il primato del sapere sull’economia. L’arte, forte nei paesi democratici, vive e prolifera economicamente in un sistema piramidale, grazie allo schiacciamento dei deboli, siano essi artisti, produttori, distributori, venditori al minuto. In una nuova visione non globalizzata l’arte, nel nuovo sistema sferico, consente a chicchessia di esprimersi, favorendo così sia gli artisti deboli degli stati industrialmente avanzati che quelli del terzo mondo. Inoltre, foraggia in maniera equanime i produttori d’arte garantendo loro, piccoli o grandi che siano, uguali reali possibilità di accesso ai media per diffondere le opere pubbliche. Nella nuova visione antiartistica si verifica il ridimensionamento del diritto di proprietà intellettuale in nome della “detentio" (l’artista possiede le sue opere in nome dell’umanità di cui è debitore) con la conseguente disintegrazione progressiva del copyright. Ciò comporta la nascita di mercati paralleli dei prodotti artistici, ora legalizzati e non più criminalizzati, con creazione di nuovi posti di lavoro leciti soprattutto per gli immigrati. In definitiva nella rivoluzione copernicana dell’anticopyright: “chi possiede paga il prodotto primario; chi ha poco acquista al mercato parallelo; a chi non ha nulla l’arte viene regalata”. Questo è, in chiave umanistica, il primato del sapere e della creatività sull’economia”
se desiderate ricevere una copia via e.mail del libro “La Falce Blu”
scrivete all’indirizzo e.mail: scacciavillani@yahoo.com
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