"Infernetto e Dintorni" è un blog realizzato dell'Associazione Culturale Infernetto e Dintorni, ideato con lo scopo di agevolare lo scambio di opinioni tra gli abitanti dell'Infernetto e del X Municipio, ex XIII Municipio. L'obiettivo del blog è di fornire visibilità circa l'urbanizzazione del quartiere e le criticità ad essa connesse. Divulghiamo informazioni, condividiamo emozioni. L'Associazione è stata promotrice ed è stata fra i Soci Fondatori del Coordinamento Infernetto fino al 09/04/2016.
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giovedì 12 ottobre 2006
LA GRANDE RETE, ma non per noi...
Mi riferisco alla simpatica e leopardiana (nel senso di pelle di leopardo, non dell’autore) distribuzione della linea telefonica veloce (ADSL) nel nostro quartiere. Chi può permettersi il lusso di averla, alzi coraggiosamente la mano. Chi, come me e molti molti molti altri come me, non può averla SUBISCA…e taccia.
Ho provato in realtà a capire perché, nel terzo millennio, sia così difficile realizzare una connessione ADSL e lo snodo è tutto in una centrale (chiamata qualcosa come MDA o simile) che ricorda il paleolitico e alla quale io e tanti altri dell’Infernetto sono collegati.
Questa centrale, alla quale sono collegate molte delle centraline decentrate è ormai al limite per il numero di connessioni possibili, quindi non solo impedisce la connessione veloce, ma impedisce anche a nuovi utenti di avere un semplice numero telefonico.
Tutto quello che sto dicendo l’ho provato sulla mia pelle. Ho provato cioè con Telecom e poi con tutti gli altri operatori ad avere una ADSL, niente. D’altra parte gli altri operatori che offrono la linea si appoggiano sulla rete di Telecom e se Telecom non cambia la centrale, nulla da fare. E’ un cane che si morde la coda.
Alla fine, disperata poiché questa connessione è vitale per la mia attività, ho provato ad ottenere un nuovo numero di telefono…impossibile anche questo…
Ho pensato e creduto che fosse un fatto personale, magari ce l’hanno con me, invece no! Ho scoperto, proprio grazie a questa travagliata esperienza di ottenere ciò che in altre zone di Roma si ottiene semplicemente con una telefonata (SIC!), di non essere sola, ma anzi di essere una privilegiata rispetto a quanti si sono trovati un telefono improvvisamente assegnato ad altre famiglie che lo avevano richiesto…oppure di essere una particolarmente fortunata perché il proprio telefono di casa è rimasto disattivo per guasti SOLO per 9 giorni!!!
La domanda sorge spontanea…ma quanto costa ‘sta centrale?
E’possibile che sostituendola non si guadagnino tanti soldi da spesarla?
Domande senza risposta, è più facile sapere se esiste la vita su Marte.
Vale
2 commenti:
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Brava! E' giusto far sapere certe cose!
RispondiEliminaArturo della Cacciuta
In merito all'articolo di Vale, riporto un articolo apparso su Panorama
RispondiEliminahttp://www.panorama.it/internet/meglioweb/articolo/ix1-A020001038271.
Saluti Paolo
Adsl: allarme copertura banda larga
di Giulio Boresa
MyTech
11/10/2006
Questa settimana è arrivata una conferma ufficiale ai malumori e alle proteste che da anni impegnano utenti Internet italiani diseredati dall'Adsl e associazioni come Antidigital Divide
Questa settimana è arrivata una conferma ufficiale ai malumori e alle proteste che da anni impegnano utenti Internet italiani diseredati dall'Adsl e associazioni come Antidigital Divide: la copertura banda larga è da noi "preoccupante" e "inadeguata". Parola di Viviane Reding, Commissario Ue per la Società dell'Informazione e Media, in un intervento al Senato.
Denuncia inaspettata, in verità: nei mesi scorsi la Reding aveva lodato lo stato delle tlc italiane e adesso si accorge di un problema così macroscopico. E cioè che la copertura banda larga è sull'87 per cento della popolazione italiana, quota "molto più bassa della media dell'Unione Europea e ovviamente inadeguata per lo sviluppo di applicazioni avanzate".
Il problema si fa sentire soprattutto nelle zone rurali, dove la copertura- nota la Reding- in Italia è molto inferiore alla media europea (44 contro il 65 per cento). Chissà che direbbe la Reding se sapesse che anche interi quartieri di grandi città come Roma, o Genova, sono impossibilitati ad attivare l'Adsl, a causa della scarsità di doppini in centrale.
Fa discutere anche la diffusione della banda larga: è al 13,2 per cento della popolazione, contro una media UE 15 del 16 per cento. È un problema denunciato anche dall'Ecta in agosto (l'associazione dei principali provider alternativi europei), i quali individuavano la causa nell'eccessivo potere di Telecom Italia.
La Reding è ottimista, però, dice che in Italia sono in corso numero progetti per potenziare la copertura. È noto che Telecom conta di coprire il 98 per cento della popolazione con l'Adsl entro il 2008. Ad oggi, però, gran parte dei progetti che mirano a colmare il digital divide, tramite tecnologie wireless, sono frutto dell'iniziativa di Comuni, Province e Regioni, o di piccoli provider (per esempio Ydea, che copre con il WiFi le zone di Roma dove l'Adsl non è supportata).