Il quartiere è carente anche di cassonetti, vedi gli articoli precedenti (CASSONETTO: QUESTO SCONOSCIUTO): non si capisce il motivo del diverso trattamento rispetto alle zone limitrofe, come ad esempio l'AXA, Casalpalocco o i Parchi della Colombo, dove, al contrario di quanto accade all'Infernetto, i cassonetti sono sempre in ordine e sufficienti al fabbisogno.
Oltre a questo ben noto argomento, per non farci mancare mai nulla, andiamo ad analizzare anche alcuni degli altri "dis-servizi" di cui l'Infernetto soffre.
Ultimamente e sempre più frequentemente, avvengono sbalzi di tensione elettrica ed interruzioni di fornitura. Siamo tutti schiavi degli elettrodomestici, e sappiamo bene che gli sbalzi e l'improvvisa interruzione, provocano danni alle apparecchiature domestiche. Senza considerare che siamo quasi tutti forniti di cancelli automatici, che, senza corrente elettrica hanno un funzionamento assai limitato.
Per quanto riguarda il gas, sappiamo bene che non tutta la zona è coperta dal servizio dell'Italgas; molti sono costretti a rifornirsi ricorrendo a fornitori di GPL o metano, per riempire i serbatoi presenti in molti giardini. Operazione che richiede la presenza dell'interessato, o di chi per lui, per consentire al fornitore di accedere al sebatoio. Il rischio, oltre a quello oggettivo (è pur sempre un bombolone), è di rimanere senza gas proprio nel momento di maggiore necessità.
Il telefono? Da un po' di tempo a questa parte, è soggetto anch'esso a disservizi. Riuscire a fare una semplice telefonata senza incorrere in cadute di linea, conversazioni multiple contemporanee e completa assenza di rete, sta diventando difficile; figuriamoci chi usa la rete per navigare in internet per lavorare o per svago.
L'Infernetto è sempre più abbandonato a se stesso, si va avanti solo per la buona volontà di pochi che fanno del loro meglio per far sì che le cose migliorino.
Non è possibile andare avanti solo grazie alla buona volontà e l'impegno di qualcuno, bisognerebbe che gli enti preposti si rendessero conto della situazione e che intervenissero presso le aziende fornitrici, affichè tali disservizi vengano risolti, e che si possa godere dello stesso livello qualitativo di molti altri quartieri dello stesso municipio, della stessa città.
Finalmente c'è chi ha il coraggio di dire le cose come stanno!
RispondiEliminaArturo dalla Cacciuta