"Infernetto e Dintorni" è un blog realizzato dell'Associazione Culturale Infernetto e Dintorni, ideato con lo scopo di agevolare lo scambio di opinioni tra gli abitanti dell'Infernetto e del X Municipio, ex XIII Municipio. L'obiettivo del blog è di fornire visibilità circa l'urbanizzazione del quartiere e le criticità ad essa connesse. Divulghiamo informazioni, condividiamo emozioni. L'Associazione è stata promotrice ed è stata fra i Soci Fondatori del Coordinamento Infernetto fino al 09/04/2016.

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domenica 8 aprile 2007

LEGGE 18 APRILE 1962, n. 167

A quanto ne sappiamo, ovvero quello che si è potuto apprendere, i palazzi che si dovrebbero realizzare di fronte alla Scuola della Guardia di Finanza, grazie alla Legge 167 del 18/04/1962, sarebbero destinati ad accogliere le famiglie dei militari di varie armi. A prescindere da chi siano realmente gli assegnatari degli appartamenti, ci perplimono alquanto le modalità di realizzazione di queste opere, sempre che si porteranno a termine in breve tempo e che non facciano la fine della realizzazione dell'odierno complesso delle Terrazze del Presidente di via di Acilia, rimasto scheletro e fermo per più di venti anni prima della definitiva e non ancora portata a termine edificazione.

Poi ci sarà il problema della futura gestione dovuta alla sovraccrescita demografica improvvisa che ne scaturisce. In un quartiere già iper sviluppato come l'Infernetto, dove nessun servizio è adeguato all'improvviso aumento della popolazione (mancano strade, mezzi di trasporto, scuole, illuminazione, rete fognaria, servizi di pubblica utilità come il gas, il telefono, il pronto soccorso, la caserma dei CC, ecc...), la presenza di un ulteriore incremento di nuclei familiari non farà altro che aggravare una situazione già collassata anni prima.

Se la realizzazione edilizia in questione fosse realmente l'occasione per il Comune per portare finalmente a compimento tutte quelle opere necessarie al quartiere che i suoi abitanti aspettano da anni, ben venga. Ma solo a questa condizione. Non vorremmo pagare in futuro con altri disservizi la mancata o la distratta amministrazione dell'argomento. Sarà pure una banalità, le tasse le paghiamo tutti, ma non tutti a Roma e nel XIII godono dello stesso livello qualitativo dei servizi.

Ci auguriamo che i nostri Amministratori analizzino con particolare attenzione la situazione prima di dar vita ad una realizzazione improba e dolorosa per tutti, perchè il problema non sarà chi andrà ad abitare nei nuovi appartamenti, ma come faremo tutti, loro compresi, a recarci sul posto di lavoro senza strade sufficienti, a far frequentare le già insufficienti scuole ai figli, ad avere una linea telefonica decente, ad avere una rete fognaria degna di questo nome, ecc....

2 commenti:

  1. Ho letto con particolare attenzione il messaggio sotto riportato e condivido in pieno le vostre perplessità.
    Del resto, le problematiche denunciate accomunano tutti i municipi che, come i nostri, si sviluppano alla periferia di Roma, prevalentemente, fuori del G.R.A..
    Arginare l'espansione edilizia che avanza senza ritegno e, spesso, senza giustificazione (ma non dovrebbe essere il caso della 167, destinata ad edilizia popolare) è, ora più che mai, il cavallo di battaglia della nostra associazione "ViviamoVitinia".
    Nata per ricavare un parco da un'area militare in dismissione, ora l'associazione si batte per impedire la cementificazione di quel 30% di parco che, da quanto ci era stato sempre ripetuto, ci eravamo rassegnati a sacrificare per costruire le case per i militari: era il prezzo da pagare per ottenere così la destinazione a parco dell'area restante. Questa estate è stato sottoscritto tra Comune di Roma e Ministero della Difesa l'accordo di programma in base al quale, ferma restando la destinazione a parco del 70% dell'area, le abitazioni dei militari sorgeranno presso la Cecchignola ed i costruttori interessati otterranno in cambio, dal Ministero della Difesa, quel 30% di parco sul quale potranno realizzare cinquecento appartamenti di edilizia privata, in una zona di grande pregio paesaggistico, già agricola, come il resto dell'area e resa edificabile con il N.P.R..
    Inoltre, i nuovi insediamenti previsti saranno forieri di ulteriori disagi riguardo alla mobilità già sull'orlo del collasso e la nuova strada di collegamento inserita nel progetto non sarà risolutoria.
    Sabato 31 marzo una grande manifestazione organizzata dalla nostra associazione ha sancito la volontà dei cittadini di difendere dalla cementificazione tutta l'area, a costo di affrontare dure battaglie e con il rischio di perderne la fruibilità tanto ambita da un quartiere come il nostro, completamente privo di verde pubblico.
    In questi anni ci siamo conquistati il diritto di organizzare passeggiate nel parco che ottengono grandissima partecipazione da parte dei cittadini.
    Avremo modo di partecipare anche alla vostra associazione le nostre prossime iniziative, perchè un parco è un polmone per tutti e sarà, quindi, una conquista per tutti.


    Scritto da Paola Badessi - Ass. Viviamo Vitinia

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  2. Altre saranno destinate per l’emergenza abitativa!! Alla grande, ma il nostro quartiere non è, anzi era, quartiere residenziale e per questa denominazione paghiamo l’ICI!! Cosa pensano di fare i vari e numerosi comitati di quartiere (sempre troppi e con divergenti richieste)!!!

    Scritto da Elena

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