Questa la situazione di via Petro Romani questa mattina alle 8.30. Percorrendo la via in questione da via Cilea in direzione Cristoforo Colombo, appena superato l’ufficio postale troviamo uno scouter a terra ed accanto il suo conducente in piedi presumibilmente in attesa dei VV.UU. e forse anche dei soccorsi.
La fila iniziava già dall’incrocio di via Torcegno con viale di Castel Porziano (strade già abbondantemente ipertrafficate dai veicoli da e per i plessi scolastici dell’Istituto "Mozart" e dalla materna "il Cucciolo") e via Francesco Cilea, strada mai portata a compimento ed ancora in lavorazione all’incrocio con via Pietro Romani. In pratica, già di prima mattina, il traffico era pressoché immobile e, nelle citate vie sembrava di essere in pieno centro nell'ora di punta. Ma, se andiamo ad analizzare i fatti, quello di oggi non è altro che l'estremizzazione di una situazione già abbastanza critica. Sulla stessa strada dove questa mattina è avvenuto l'incidente, infatti, quasi nel punto dove scouter ed auto si sono scontrati, si affaccia l'Ufficio Postale dell'Infernetto.
Ne vogliamo parlare? Si tratta dello stesso ufficio che, da sempre, gestisce tutto il bacino della zona Infernetto. Con la differenza che, quando è stato deciso di realizzarlo, la gente che risiedeva nel quartiere era un decimo dell'attuale. In pratica, questo piccolo ufficietto sito in via Pietro Romani, oggi, si trova a dover gestire la stessa utenza che, dall’altra parte della Colombo, è gestita dalla posta centrale di Acilia e dall’ufficio postale di Casalpalocco. Inoltre, quando il suddetto ufficio è stato realizzato, nella zona non circolavano tutte le auto che ci sono oggi, le quali auto, data la totale assenza di parcheggi nei pressi dell'Ufficio postale, vengono lasciate dai conducenti in doppia fila ed in sosta vietata… A questo punto la domanda sorge spontanea: "non sarà forse il caso che l’Infernetto abbia un adeguato ufficio postale completo di annesso parcheggio?"
Come possiamo vedere dall’immagine, l’area compresa tra la Colombo e via di Castel Porziano comprende strade come via Alberto Pizzini, via Carl Orff e la stessa via Francesco Cilea ancora non aperte al traffico. Questa anomalia è stata segnalata più volte da questo Blog alle Autorità competenti, ma ad oggi di fatto nessuna di queste vie è stata consegnata ai cittadini, costringendo gli abitanti ad estenuanti file sulle uniche vie principali (via di Castel Porziano e via Ermanno Wolf Ferrari), il cui assetto, peraltro non perfetto anche a causa della presenza delle radici dei pini che sollevano in più punti l'asfalto, determina un oggettivo aumento del rischio di incidenti (ricordiamo la caduta ed il conseguente cappottamento di due auto nel canale di scolo di via di Castel Porziano avvenuto il 2 dicembre del 2006).
Ma, evidentemente, gli incidenti accaduti fino ad ora, sono ancora insufficienti per giustificare una riqualificazione della rete stradale attualmente in uso all’Infernetto e per spingere le Autorità ad ampliare il numero delle vie di collegamento così da snellire quell'enorme serpente d'acciaio che occupa il nostro quartiere.
La fila iniziava già dall’incrocio di via Torcegno con viale di Castel Porziano (strade già abbondantemente ipertrafficate dai veicoli da e per i plessi scolastici dell’Istituto "Mozart" e dalla materna "il Cucciolo") e via Francesco Cilea, strada mai portata a compimento ed ancora in lavorazione all’incrocio con via Pietro Romani. In pratica, già di prima mattina, il traffico era pressoché immobile e, nelle citate vie sembrava di essere in pieno centro nell'ora di punta. Ma, se andiamo ad analizzare i fatti, quello di oggi non è altro che l'estremizzazione di una situazione già abbastanza critica. Sulla stessa strada dove questa mattina è avvenuto l'incidente, infatti, quasi nel punto dove scouter ed auto si sono scontrati, si affaccia l'Ufficio Postale dell'Infernetto.
Ne vogliamo parlare? Si tratta dello stesso ufficio che, da sempre, gestisce tutto il bacino della zona Infernetto. Con la differenza che, quando è stato deciso di realizzarlo, la gente che risiedeva nel quartiere era un decimo dell'attuale. In pratica, questo piccolo ufficietto sito in via Pietro Romani, oggi, si trova a dover gestire la stessa utenza che, dall’altra parte della Colombo, è gestita dalla posta centrale di Acilia e dall’ufficio postale di Casalpalocco. Inoltre, quando il suddetto ufficio è stato realizzato, nella zona non circolavano tutte le auto che ci sono oggi, le quali auto, data la totale assenza di parcheggi nei pressi dell'Ufficio postale, vengono lasciate dai conducenti in doppia fila ed in sosta vietata… A questo punto la domanda sorge spontanea: "non sarà forse il caso che l’Infernetto abbia un adeguato ufficio postale completo di annesso parcheggio?"
Come possiamo vedere dall’immagine, l’area compresa tra la Colombo e via di Castel Porziano comprende strade come via Alberto Pizzini, via Carl Orff e la stessa via Francesco Cilea ancora non aperte al traffico. Questa anomalia è stata segnalata più volte da questo Blog alle Autorità competenti, ma ad oggi di fatto nessuna di queste vie è stata consegnata ai cittadini, costringendo gli abitanti ad estenuanti file sulle uniche vie principali (via di Castel Porziano e via Ermanno Wolf Ferrari), il cui assetto, peraltro non perfetto anche a causa della presenza delle radici dei pini che sollevano in più punti l'asfalto, determina un oggettivo aumento del rischio di incidenti (ricordiamo la caduta ed il conseguente cappottamento di due auto nel canale di scolo di via di Castel Porziano avvenuto il 2 dicembre del 2006).
Ma, evidentemente, gli incidenti accaduti fino ad ora, sono ancora insufficienti per giustificare una riqualificazione della rete stradale attualmente in uso all’Infernetto e per spingere le Autorità ad ampliare il numero delle vie di collegamento così da snellire quell'enorme serpente d'acciaio che occupa il nostro quartiere.
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