"Infernetto e Dintorni" è un blog realizzato dell'Associazione Culturale Infernetto e Dintorni, ideato con lo scopo di agevolare lo scambio di opinioni tra gli abitanti dell'Infernetto e del X Municipio, ex XIII Municipio. L'obiettivo del blog è di fornire visibilità circa l'urbanizzazione del quartiere e le criticità ad essa connesse. Divulghiamo informazioni, condividiamo emozioni. L'Associazione è stata promotrice ed è stata fra i Soci Fondatori del Coordinamento Infernetto fino al 09/04/2016.

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giovedì 19 giugno 2008

"Avevo preso l'autobus all'Infernetto"

Tratto da "excite.it".

Roma, niente ambulanza, trasportato in ospedale col bus

Un passeggero colto da malore e l’ambulanza che non arriva. Quello di lunedì è stato un pomeriggio parecchio movimentato per un giovane autista di bus, il 29enne romano Pasquale Tintillini Di Palma.

L’autobus, della linea070, sta percorrendo l’ultimo tratto della Cristoforo Colombo, in direzione Roma quando, racconta al “Messaggero” il conducente “mi si è avvicinato un ragazzo, pallido, mi ha detto di sentirsi male, gli ho chiesto se riusciva a resistere fino al capolinea, ma lui neanche mi ha risposto. Ho chiamato il 118, ma dopo qualche attimo gli altri passeggeri mi hanno detto che il ragazzo aveva perso i sensi. A quel punto, dopo aver annullato la chiamata dell’ambulanza, ho chiesto l’autorizzazione alla centrale e sono corso al più vicino ospedale”.

Tutto finito? No, perché “nessuno voleva uscire dall’ospedale a prendere il ragazzo con la barella, mi hanno detto che è contro il regolamento e che avrei dovuto chiamare un’ambulanza” continua Di Palma “A quel punto ho richiamato il 118, ma per fortuna dopo qualche secondo è arrivato un altro mezzo di soccorso, a sirene spiegate e con all’interno un’altra persona ferita, abbiamo chiesto aiuto e finalmente un dottore si è preso cura del ragazzo”.

Alessando F., trentenne ricercatore universitario in scienze della comunicazione, ora sta meglio “Avevo preso l'autobus all'Infernetto - spiega Alessandro - verso le 16.15. Già a casa non mi ero sentito tanto bene e avevo preso un farmaco antipiretico. Sono uscito per prendere il bus che era pieno di gente. All'improvviso mi sono sentito come mi mancasse l'aria. Mi sono avvicinato all'autista e ho perso i sensi. Anche se non mi reggevo in piedi, sentivo le voci intorno a me, quelle dei passeggeri che mi facevano forza e quella dell'autista che con il telefonino chiamava l'ambulanza, il suo appello alla centrale per potermi portare al pronto soccorso Vorrei dire all’autista che è un angelo, e ringraziarlo”.

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