Scritto da Giovanni delle Fratte
Questa non è una storia, che porterà l’immaginazione al di là, del possibile e del fattibile: ma alla ricerca del chi, del quando, e del perché.
Il Comune di Roma o la XIII Circ. ha acquisito 100 strade. Una di queste incrocia Via Leopoldo Mugnone. Tutti i residenti su queste strade hanno fatto tredici al totocalcio. Mentre, i rimanenti figli di nessuno residenti sulle strade escluse, seguitano a pagare, la Bucalossi e aggiungiamo ICI e tutte le altre tasse. In poche parole è l’ennesima disuguaglianza sociale. Non possiamo sapere se fin qui si è capito, ma stiamo cercando di parlare di una borgata nella borgata, al centro dell’Infernetto e in special modo di via Romualdo Marenco. Questa strada fa come una T con via Leopoldo Mugnone, perimetrando uno spazio lasciato dall’ex Coop. Casa Mia, che in questi ultimi tempi sta seguendo pari e patta la politica: Prima era uno spazio per un asilo nido, poi uno spazio a verde adesso è un’edificabile, tutto nel silenzio popolare e della proprietà. I proprietari, che una volta erano 400 per 700 lotti ora come minimo saranno 4000. Che centra la politica? A noi, la cosa sembra camaleontica.
Tornando a via Romualdo Marenco, diciamo che questa strada è stata presa a metà, cioè dei 500 metri ne sono stati presi 250 metri X 10 di larghezza. Anni fa fecero le fogne e portarono l’acqua potabile con una tubatura di plastica senz’altro fallata, e in circa due anni ci sono state una trentina di perdite creando voragini e facendo fuoriuscire quantità enormi di acqua e pozzolana, che si sono riversate nel canale. Dopo un susseguirsi di riparazioni con cravatte nuove, con nuovi metri cubi di pozzolana e la solita, pezza di asfalto.
Rileggendo i fatti, non vi abbiamo detto la cosa importante, e cioè che lungo la strada, nel 1966 circa, il Genio Carabinieri fece un canale di scolo per bonificare la zona, lungo circa 1500 metri.
Ora, questo canale, pieno di pozzolana che non fa defluire le acque, è diventato Comunale; e dato che fa parte della strada presa per metà, ci chiediamo: in caso di allagamento chi interverrà, Bertolaso o i Vigili Urbani di Pomezia?! Una metà di cittadini saranno amministrati dal Comune di residenza e l’altra metà? Pagheranno e stanno pagando per quello che non avranno mai. Cioè dei Portoghesi al contrario, o vittime della Bucalossi? Che pagando e ripagando ottengono solo il nulla, anzi si sentono dei derubati.
Tornando al canale di scolo delle acque piovane e dell’acqua potabile, osiamo darvi dei consigli: ma non conviene economicamente sostituire tutto il tratto? Questo vale per l’ACEA. Mentre per le acque piovane ci conviene avvisare il signor Bertolaso della protezione civile in vista delle piogge? Se ci saranno! Sperando, nel frattempo, (non essendo più romani,) di essere rimasti perlomeno italiani.
N:B. nessuno degli scriventi abita nella metà di via Romualdo Marenco, o via Leopoldo Mugnone, o via Rifiano o via Salorno, ma nei vicoli limitrofi, cioè in altre borgatine.
Pensionati di strada socialmente inutili che sono X il Comune Autonomo. Che sanno la larghezza di via Salorno metri 4 massimo e non andrebbe fatta. E facendola si aprono nuove strade alla speculazione edilizia, moltiplicando il degrato.
A proposito di degrato…………ma via Ernesto Boezi quando sarà fatta? E le altre strade quando saranno messe in sicurezza.
Questa non è una storia, che porterà l’immaginazione al di là, del possibile e del fattibile: ma alla ricerca del chi, del quando, e del perché.
Il Comune di Roma o la XIII Circ. ha acquisito 100 strade. Una di queste incrocia Via Leopoldo Mugnone. Tutti i residenti su queste strade hanno fatto tredici al totocalcio. Mentre, i rimanenti figli di nessuno residenti sulle strade escluse, seguitano a pagare, la Bucalossi e aggiungiamo ICI e tutte le altre tasse. In poche parole è l’ennesima disuguaglianza sociale. Non possiamo sapere se fin qui si è capito, ma stiamo cercando di parlare di una borgata nella borgata, al centro dell’Infernetto e in special modo di via Romualdo Marenco. Questa strada fa come una T con via Leopoldo Mugnone, perimetrando uno spazio lasciato dall’ex Coop. Casa Mia, che in questi ultimi tempi sta seguendo pari e patta la politica: Prima era uno spazio per un asilo nido, poi uno spazio a verde adesso è un’edificabile, tutto nel silenzio popolare e della proprietà. I proprietari, che una volta erano 400 per 700 lotti ora come minimo saranno 4000. Che centra la politica? A noi, la cosa sembra camaleontica.
Tornando a via Romualdo Marenco, diciamo che questa strada è stata presa a metà, cioè dei 500 metri ne sono stati presi 250 metri X 10 di larghezza. Anni fa fecero le fogne e portarono l’acqua potabile con una tubatura di plastica senz’altro fallata, e in circa due anni ci sono state una trentina di perdite creando voragini e facendo fuoriuscire quantità enormi di acqua e pozzolana, che si sono riversate nel canale. Dopo un susseguirsi di riparazioni con cravatte nuove, con nuovi metri cubi di pozzolana e la solita, pezza di asfalto.
Rileggendo i fatti, non vi abbiamo detto la cosa importante, e cioè che lungo la strada, nel 1966 circa, il Genio Carabinieri fece un canale di scolo per bonificare la zona, lungo circa 1500 metri.
Ora, questo canale, pieno di pozzolana che non fa defluire le acque, è diventato Comunale; e dato che fa parte della strada presa per metà, ci chiediamo: in caso di allagamento chi interverrà, Bertolaso o i Vigili Urbani di Pomezia?! Una metà di cittadini saranno amministrati dal Comune di residenza e l’altra metà? Pagheranno e stanno pagando per quello che non avranno mai. Cioè dei Portoghesi al contrario, o vittime della Bucalossi? Che pagando e ripagando ottengono solo il nulla, anzi si sentono dei derubati.
Tornando al canale di scolo delle acque piovane e dell’acqua potabile, osiamo darvi dei consigli: ma non conviene economicamente sostituire tutto il tratto? Questo vale per l’ACEA. Mentre per le acque piovane ci conviene avvisare il signor Bertolaso della protezione civile in vista delle piogge? Se ci saranno! Sperando, nel frattempo, (non essendo più romani,) di essere rimasti perlomeno italiani.
N:B. nessuno degli scriventi abita nella metà di via Romualdo Marenco, o via Leopoldo Mugnone, o via Rifiano o via Salorno, ma nei vicoli limitrofi, cioè in altre borgatine.
Pensionati di strada socialmente inutili che sono X il Comune Autonomo. Che sanno la larghezza di via Salorno metri 4 massimo e non andrebbe fatta. E facendola si aprono nuove strade alla speculazione edilizia, moltiplicando il degrato.
A proposito di degrato…………ma via Ernesto Boezi quando sarà fatta? E le altre strade quando saranno messe in sicurezza.
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