domenica 1 marzo, 2009...
... in gita bordeggiando Orvieto e Siena, tra vigneti di bianchi e rossi famosi (Orvieto, Chianti, Vernaccia) e dolci zone collinari. Da qualunque luogo si arrivi, San Gimignano svetta sulla collina, alta 334 metri, domina la val d'Elsa con le sue torri. Nel medioevo le torri rappresentavanp la massima rappresentazione simbolica della potenza dell'individuo. Ancora oggi se ne contano tredici. Si dice che "nel Trecento" ve ne fossero settantadue, una per ogni nucleo di famiglia benestante, le sole famiglie in grado di mostrare, costruendo la propria torre, il proprio benessere economico. Le stanze delle torri erano molto piccole circa un metro per due mentre i suoi muri esterni erano spessi due metri garantendo così la temperatura perfetta al suo interno: fresca durante l'estate e calda durante l'inverno.
Una leggenda narra la storia della fondazione si San Gimignano... si racconta che, nel 63 avanti Cristo, due fratelli Muzio e Silvio, giovani patrizi romani fuggiti perchè accusati di complicità nella congiura di Catilina, si fossero rifugiati in val d'Elsa e lì avessero costruito due castelli quello di Mucchio e quello di Silvia, pare che da questo derivò, in seguito, il nome della futura San Gimignano, ma pare anche che il nome Silvia derivasse, invece, dalla "selva", silva per i latini, che circondava quei luoghi. Intornoal X secolo dopo Cristo il borgo cambiò nome da Silvia divenne San Gimignano dal nome di un vescovo modenese vissuto nel V secolo dopo Cristo perchè, invocato il suo nome durante le scorribande dei barbari, il santo intervenne e salvò la città dalla minaccia del terribile Totila, apparendo miracolosamente sulle mura cittadine. Da quel giorno gli abitanti di Silvia decisero, in segno di gratitudine e per ingraziarsi in eterno la protezione del santo, di cambiare il nome della città in San Gimignano.
La città, oggi, costituisce una delle più esemplari e genuine testimonianze dell'urbanistica medievale delle regione toscana. ll centro cittadino è un vero e proprio gioiello d'arte che conserva intatto il fascino di un'epoca passata. Ebbe grande sviluppo durante il Medioevo grazie alla via Francigena che attraversava il suo territorio con una straordinaria fioritura di opere d'arte che andarono ad adornare chiese e conventi.
Nel corso della nostra visita a San Gimignano visiteremo le mura e i bastioni, e il centro medievale, dalla rocca godremo della magnifica vista della città, andremo ad ammirare le meraviglie artistiche della magnifica collegiata di Santa Maria Assunta, consacrata nel 1148, strutturata su tre navate, arricchita da pregevoli affreschi di scuola senese: Vecchio e Nuovo Testamento (Bartolo di Fredi e "Bottega dei Memmi"); il Giudizio Universale (Taddeo di Bartolo), le opere di scuola fiorentina: Storie di Santa Fina (Ghirlandaio), San Sebastiano (Benozzo Gozzoli), le Statue Lignee (Jacopo della Quercia) e le sculture di Giuliano e Benedetto da Maiano. L'insieme di queste opere rende la Collegiata di San Gimignano un museo di grande prestigio.
La storia ci racconta che nel 1199, san Gimignano, divenne libero comune, combattè contro i Vescovi di Volterra ed i comuni limitrofi, patì lotte intestine dividendosi in due fazioni al seguito degli Ardinghelli (guelfi) e dei Salvucci (ghibellini). L'otto maggio 1300 ospitò Dante Alighieri, ambaciatore della lega guelfa in Toscana. La terribile peste del 1348 ed il successivo spopolamento gettarono San Gimignano in una grave crisi. La cittadina dovette perciò sottomettersi a Firenze. Dal degrado e abbandono dei secoli successivi si uscì soltanto quando si cominciò a riscoprire la bellezza della città, la sua importanza culturale e l'originaria identità agricola.
Di sicuro questa città con la sua storia e le sue bellezze ha tutte le caratteristiche per farci innamorare di lei, avremo il tempo sia per assaggiare le meraviglie culinarie del luogo (caci toscani, salami e salsicce di cinghiale, l'olio extravergine d'oliva e i vini locali ) sia per mercanteggiare nei moltissimi negozi che vendono i pregiati prodotti locali come gli alabastri di Volterra. Senza dimenticare, poi, che la coltivazione dello zafferano ha, a San Gimignano, una storia antica. Molti documenti testimoniano quanto fosse intensamente coltivato e quanto fosse importante questa coltivazione, nel medioevo, per l'economia della zona. Nel 1228 il comune pagò i debiti, contratti per l'assedio del Castello della Nera, parte in denaro e parte in zafferano! Qui, ancora oggi, lo zafferano è coltivato con metodi naturali che escludono qualunque uso di prodotti chimici in ogni fase della coltivazioni, dell'essiccazione e della conservazione. Gli stigmi dello zafferano vengono confezionati interi per garantire la loro qualità purissima ed il loro aroma forte, pungente e leggermente amarognolo. Che dire, poi, della vernaccia di San Gimignano! le sue radici e la sua notorietà emergono da secoli lontanissimi grazie alle sue apprezzatissime caratteristiche qualitative...quindi... non ci sono parole...va assaggiata!!!
alle ore 6.15 partenza dal Metro Drive In (Casalpalocco)
alle ore 6.30 partenza da Eur Fermi (appuntamento all'angolo con la via Cristoforo Colombo)
arrivo previsto a San Gimignano ore 10.30 circa e visita guidata alla Collegiata di S. Maria Assunta e alla Rocca dove si potrà ammirare il magnifico panorama della città delle torri.
dalle 13.30 alle 15.30 pranzo che ogni partecipante organizzerà per prorio conto dal momento che sul luogo esistono diverse botteghe dove è possibile comprare prodotti alimentari tipici della zona o ristoranti caratteristici e shopping
alle 16 visita della chiesa dominicana di sant'Agostino con i magnifici affreschi di Benozzo Gozzoli e l'Incoronazione del Pollaiolo...e se il tempo rimasto a nostra disposizione ce lo permetterà chiuderemo la visita con l'itinerario di S.Fiona lungo le mura.
Alle 17.30 ritorno al parcheggio del pullman e partenza per Roma dove arriveremo in tarda serata
costo della gita comprensivo di pullman a/r e parcheggio a San Gimignano, servizio guida che partirà con noi da Roma e sarà a nostra disposizione per tutto il tempo della gita e auricolari = euro 35
sono esclusi: i costi per gli eventuali biglietti di ingresso nelle chiese e nei vari siti che andremo a visitare, il pranzo e quant'altro non compreso nel costo indicato
informazioni e prenotazioni preferibilmente via e.mail a:
infoacanto@gmail.com oppure con sms al 3395467212
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