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venerdì 20 febbraio 2009

Fallimento Alitalia: migliaia le famiglie romane indebitate

Federazione Nazionale del Trasporto Aereo


COMUNICATO STAMPA DEL 19 FEBBRAIO 2009


Fallimento Alitalia: migliaia le famiglie romane indebitate

Un sondaggio sulla situazione debitoria dei dipendenti Alitalia, rimasti senza lavoro, lancia l’allarme socio economico che potrebbe investire aree specifiche della Capitale.
Federvolo, associazione professionale che riunisce i lavoratori del trasporto aereo, ha fotografato una parte della esposizione debitoria degli ex dipendenti Alitalia. L’iniziativa è partita i primi giorni del 2009 e, dopo solo un mese di sondaggio, i dati sono preoccupanti:

- Indebitamento per mutui: oltre 6 milioni di Euro
- Indebitamento per prestiti personali: oltre 300 mila Euro
- Indebitamento per cessione del quinto stipendio: oltre 250 mila Euro

Da ciò è facile comprendere il dramma socio economico che, entro la prossima estate, si abbatterà sul XIII municipio e sul Comune di Roma. Volendo fare una proiezione delle stime mensili, le cifre sopra riportate dovranno essere moltiplicate per i 6 mesi a seguire.
Il risultato del debito totale accumulato dalle famiglie è impressionante:

- Indebitamento per mutui: oltre 36 milioni di euro
- Indebitamento per prestiti personali: oltre 1 milione 800 mila Euro
- Indebitamento per cessione del quinto stipendio: oltre 1 milione 500 mila Euro

E’ importante sottolineare che al sondaggio stanno partecipando, per ora, solamente gli assistenti di volo, appena il 20% della vecchia Alitalia, su un totale di 20 mila dipendenti. E’ facile immaginare, dunque, che la situazione debitoria sia notevolmente più ampia.

Il presidente di Federvolo, Tito Livio Silvestri, ci spiega che “Federvolo sta portando avanti un progetto che ha come obiettivo primario la salvaguardia di tutte le persone, fisiche e giuridiche coinvolte nel fallimento Alitalia, società che, lo ricordiamo, era la più grande azienda del centro-sud italiano. Le conseguenze del suo fallimento coinvolgeranno anche molteplici aziende dell’indotto.

Tale crisi colpirà anche gli istituti di credito, assicurazioni, il settore immobiliare, aziende di servizio, grande e piccola distribuzione, ristorazione e negozi al dettaglio.
Per limitare l’impatto di questa crisi, che si aggiunge ad una crisi generale già esistente, la Federvolo sta mettendo in atto una serie di nuove iniziative che sono già state proposte alle istituzioni locali, tramite il Presidente del XIII Municipio Giacomo Vizzani ed al Comune di Roma, tramite Assessore alle Politiche Industriali di Roma Davide Bordoni, entrambi sensibili all’iniziativa e favorevoli ad appoggiare il progetto.

Inoltre Federvolo è in contatto con i maggiori istituti bancari, broker assicurativi ed altre aziende primarie, al fine di stipulare accordi che possano venire incontro a tutte le persone che, a seguito del fallimento Alitalia, andranno incontro a spese sempre maggiori, ma con entrate decisamente minori.

Ci riferiamo agli oltre 3000 dipendenti precari Alitalia e relative famiglie che non saranno riassunti in CAI; ci riferiamo agli oltre 8000 cassaintegrati che da dicembre scorso non ricevono lo stipendio e neanche il sussidio della cassa integrazione. Ma ci riferiamo anche a tutti i 12500 nuovi dipendenti CAI che sebbene stiano lavorando, avranno sicuramente una decurtazione di oltre il 15% rispetto allo stipendio precedente, nonostante i sindacati abbiano firmato un accordo con la CAI, nel quale si dichiarava una diminuzione del 7% della retribuzione.

Per questo motivo è fondamentale il coinvolgimento delle associazioni che rappresentano i commercianti. A fronte di tutto questo, l’obiettivo finale del progetto Federvolo è quello di mantenere invariato il potere di acquisto per cercare di non fermare le economie di tutte le zone urbane coinvolte nel fallimento Alitalia. L’iniziativa si estende anche a tute le imprese anch’esse coinvolte nel fallimento Alitalia”

Ufficio stampa
www.federvolo2005.it
Cesare Colangelo 347.3862075

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