CdQ CONSORZIATI AXA
COMUNICATO STAMPA
(Tra virgolette i commenti di Maurizio Giandinoto, Presidente del Cdq Consorziati Axa).
ORNELI E L'ENASARCO ESPUGNANO IL CONSORZIO AXA
Sabato 15 dicembre u.s. si è tenuta l'Assemblea Generale del Consorzio Axa per eleggere il nuovo Consiglio di Amministrazione, delegittimato da una sentenza del TAR del Lazio che ha annullato l'Assemblea dell'ottobre del 2006. Il motivo dell'annullamento è stato che gli amministratori del Consorzio allora in carica si erano opposti a che il Comune di Roma votasse a maggioranza assoluta con una scheda elettorale che da sola valeva il 51% dei voti, vanificando così il diritto di voto dei 3.000 residenti, che all'Axa possiedono non solo le abitazioni, ma anche le strade e quindi l'intera area del comprensorio. Le strade, però, pur essendo di proprietà dei residenti e quindi private, sono aperte al pubblico transito. Per questo il Comune di Roma, tramite il Municipio XIII, eroga al Consorzio un contributo annuo per la manutenzione della rete viaria consortile, che è sottoposta ad un traffico ben maggiore di quello dei soli residenti. L'erogazione di questo contributo, che sfiora il 50% del bilancio del Consorzio, secondo il Comune darebbe diritto a votare per un numero di carati proporzionale al denaro versato, cioè oltre il 50% del monte carature. Secondo il Consorzio, invece, il contributo è solo una mera "rifusione dei danni" e non darebbe diritto al voto. Tantomeno ad un voto maggioritario, che vanifica di fatto il diritto dei residenti-proprietari a scegliersi come e da chi farsi amministrare. Il TAR del Lazio ha dato ragione al Comune, ma il Consorzio ha presentato subito appello al Consiglio di Stato, che ora dovrà pronunciarsi nel merito.
Invece di attendere la sentenza definitiva del Consiglio di Stato, il Presidente del Municipio XIII, Paolo Orneli, forte del pronunciamento del TAR ha preteso di eleggere subito il nuovo Cda e così, il duro braccio di ferro che lo ha contrapposto per più di un anno al Consorzio Axa e che ha vissuto momenti al calor bianco si è concluso con la sua scontata vittoria.
"Come se Veltroni, dato che il Comune cura la manutenzione di strade e marciapiedi (quando le cura!), pretendesse di votare a maggioranza in tutti i condomìni di Roma!".
In apertura di Assemblea, il delegato del Municipio XIII, Rodolfo D'Agostini, a nome e per conto di Paolo Orneli ha letto un comunicato nel quale si afferma che comunque il nuovo Cda avrà una durata "a tempo determinato", tra i 12 e i 18 mesi, giusto il tempo per assolvere ad alcune priorità, elencate in 6 punti.
"Quel comunicato è solo un penoso tentativo per ammansire la rabbia dei 12.000 residenti dell'Axa. Orneli sa bene che il Consorzio ha già ottemperato a tutte le richieste elencate, ma finge pretestuosamente di ignorarlo per eleggere i suoi fiduciari e tramite loro espropriare i consorziati del loro sacrosanto diritto all'autogoverno".
Su nove consiglieri (tanti ne conta il Cda del Consorzio Axa), quindi, sei sono stati eletti direttamente dal Municipio, con una sola scheda che però vale il 51% del monte voti. Il settimo consigliere è stato eletto grazie al voto congiunto del Municipio e dell'ENASARCO, l'altro Grande Elettore del Consorzio Axa, la cui scheda vale il 5,7%. E se quasi 800 residenti non avessero votato compatti per i due candidati di loro fiducia, Ferranti e De Luca, l'accoppiata Orneli-ENASARCO avrebbe fatto il pieno.
"Una vittoria di Pirro quella di Orneli, perché mettere le grinfie sul Consiglio di Amministrazione con una prova tutta muscolare ha suscitato l'indignazione dei residenti dell'Axa, che - è bene sottolinearlo - sono proprietari delle abitazioni e dell'intero quartiere. Tanto più che Orneli, per tenere buoni i residenti, aveva garantito un'equa ripartizione dei consiglieri, ma poi, tradendo senza vergogna l'accordo, non si è fatto scrupolo di allearsi con l'ENASARCO per arraffare tutto l'arraffabile. E se noi residenti siamo riusciti a strappare almeno due consiglieri è solo grazie alla massiccia partecipazione al voto di ben 800 consorziati".
I NEO ELETTI
(NOTA: il Municipio conta su 500.800 milionesimi di carato; l'ENASARCO su circa 57.000):
Buccellato (500.860), Amatilli (500.459), Carbone (500.100), Trandafilo (500.075), Fulignoli e Peciccia (500.000), eletti con il voto del Municipio.
Ranesi (96.342), eletto dal voto congiunto di Municipio ed ENASARCO.
Ferranti (94.000), De Luca (93.907), eletti solo dai residenti.
"I sei consiglieri eletti da Orneli e il settimo eletto con il contributo dell'ENASARCO oltre ad essere del tutto sconosciuti nel quartiere non hanno alcuna esperienza della gestione del Consorzio. Ma quel che è peggio, non hanno sentito neppure il dovere civile di presentarsi all'Assemblea dei consorziati per farsi almeno conoscere. E questo dimostra, se pure ce fosse bisogno, da una parte l'arroganza di Orneli e dall'altra il più assoluto disprezzo dei neo eletti nei riguardi dei residenti di cui sono stati designati ad amministrare i soldi e le proprietà".
L'Assemblea si è conclusa a tarda mattinata, dopo gli interventi di alcuni consorziati che, riscuotendo il consenso generale dei presenti, hanno inveito contro Orneli, accusandolo di voler fare da padrone in casa altrui.
Maurizio Giandinoto
Presidente CdQ Consorziati Axa
COMUNICATO STAMPA
(Tra virgolette i commenti di Maurizio Giandinoto, Presidente del Cdq Consorziati Axa).
ORNELI E L'ENASARCO ESPUGNANO IL CONSORZIO AXA
Sabato 15 dicembre u.s. si è tenuta l'Assemblea Generale del Consorzio Axa per eleggere il nuovo Consiglio di Amministrazione, delegittimato da una sentenza del TAR del Lazio che ha annullato l'Assemblea dell'ottobre del 2006. Il motivo dell'annullamento è stato che gli amministratori del Consorzio allora in carica si erano opposti a che il Comune di Roma votasse a maggioranza assoluta con una scheda elettorale che da sola valeva il 51% dei voti, vanificando così il diritto di voto dei 3.000 residenti, che all'Axa possiedono non solo le abitazioni, ma anche le strade e quindi l'intera area del comprensorio. Le strade, però, pur essendo di proprietà dei residenti e quindi private, sono aperte al pubblico transito. Per questo il Comune di Roma, tramite il Municipio XIII, eroga al Consorzio un contributo annuo per la manutenzione della rete viaria consortile, che è sottoposta ad un traffico ben maggiore di quello dei soli residenti. L'erogazione di questo contributo, che sfiora il 50% del bilancio del Consorzio, secondo il Comune darebbe diritto a votare per un numero di carati proporzionale al denaro versato, cioè oltre il 50% del monte carature. Secondo il Consorzio, invece, il contributo è solo una mera "rifusione dei danni" e non darebbe diritto al voto. Tantomeno ad un voto maggioritario, che vanifica di fatto il diritto dei residenti-proprietari a scegliersi come e da chi farsi amministrare. Il TAR del Lazio ha dato ragione al Comune, ma il Consorzio ha presentato subito appello al Consiglio di Stato, che ora dovrà pronunciarsi nel merito.
Invece di attendere la sentenza definitiva del Consiglio di Stato, il Presidente del Municipio XIII, Paolo Orneli, forte del pronunciamento del TAR ha preteso di eleggere subito il nuovo Cda e così, il duro braccio di ferro che lo ha contrapposto per più di un anno al Consorzio Axa e che ha vissuto momenti al calor bianco si è concluso con la sua scontata vittoria.
"Come se Veltroni, dato che il Comune cura la manutenzione di strade e marciapiedi (quando le cura!), pretendesse di votare a maggioranza in tutti i condomìni di Roma!".
In apertura di Assemblea, il delegato del Municipio XIII, Rodolfo D'Agostini, a nome e per conto di Paolo Orneli ha letto un comunicato nel quale si afferma che comunque il nuovo Cda avrà una durata "a tempo determinato", tra i 12 e i 18 mesi, giusto il tempo per assolvere ad alcune priorità, elencate in 6 punti.
"Quel comunicato è solo un penoso tentativo per ammansire la rabbia dei 12.000 residenti dell'Axa. Orneli sa bene che il Consorzio ha già ottemperato a tutte le richieste elencate, ma finge pretestuosamente di ignorarlo per eleggere i suoi fiduciari e tramite loro espropriare i consorziati del loro sacrosanto diritto all'autogoverno".
Su nove consiglieri (tanti ne conta il Cda del Consorzio Axa), quindi, sei sono stati eletti direttamente dal Municipio, con una sola scheda che però vale il 51% del monte voti. Il settimo consigliere è stato eletto grazie al voto congiunto del Municipio e dell'ENASARCO, l'altro Grande Elettore del Consorzio Axa, la cui scheda vale il 5,7%. E se quasi 800 residenti non avessero votato compatti per i due candidati di loro fiducia, Ferranti e De Luca, l'accoppiata Orneli-ENASARCO avrebbe fatto il pieno.
"Una vittoria di Pirro quella di Orneli, perché mettere le grinfie sul Consiglio di Amministrazione con una prova tutta muscolare ha suscitato l'indignazione dei residenti dell'Axa, che - è bene sottolinearlo - sono proprietari delle abitazioni e dell'intero quartiere. Tanto più che Orneli, per tenere buoni i residenti, aveva garantito un'equa ripartizione dei consiglieri, ma poi, tradendo senza vergogna l'accordo, non si è fatto scrupolo di allearsi con l'ENASARCO per arraffare tutto l'arraffabile. E se noi residenti siamo riusciti a strappare almeno due consiglieri è solo grazie alla massiccia partecipazione al voto di ben 800 consorziati".
I NEO ELETTI
(NOTA: il Municipio conta su 500.800 milionesimi di carato; l'ENASARCO su circa 57.000):
Buccellato (500.860), Amatilli (500.459), Carbone (500.100), Trandafilo (500.075), Fulignoli e Peciccia (500.000), eletti con il voto del Municipio.
Ranesi (96.342), eletto dal voto congiunto di Municipio ed ENASARCO.
Ferranti (94.000), De Luca (93.907), eletti solo dai residenti.
"I sei consiglieri eletti da Orneli e il settimo eletto con il contributo dell'ENASARCO oltre ad essere del tutto sconosciuti nel quartiere non hanno alcuna esperienza della gestione del Consorzio. Ma quel che è peggio, non hanno sentito neppure il dovere civile di presentarsi all'Assemblea dei consorziati per farsi almeno conoscere. E questo dimostra, se pure ce fosse bisogno, da una parte l'arroganza di Orneli e dall'altra il più assoluto disprezzo dei neo eletti nei riguardi dei residenti di cui sono stati designati ad amministrare i soldi e le proprietà".
L'Assemblea si è conclusa a tarda mattinata, dopo gli interventi di alcuni consorziati che, riscuotendo il consenso generale dei presenti, hanno inveito contro Orneli, accusandolo di voler fare da padrone in casa altrui.
Maurizio Giandinoto
Presidente CdQ Consorziati Axa
Nessun commento:
Posta un commento
Clicca qui per partecipare al blog. E' sufficiente aggiungere un tuo commento, il tuo pensiero.
ATTENZIONE!
Qui non abbiamo bisogno di maleducati. I contributi che non si atterranno alle più elementari regole di educazione civile, saranno ritenuti offensivi e non verranno pubblicati.
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.