"Infernetto e Dintorni" è un blog realizzato dell'Associazione Culturale Infernetto e Dintorni, ideato con lo scopo di agevolare lo scambio di opinioni tra gli abitanti dell'Infernetto e del X Municipio, ex XIII Municipio. L'obiettivo del blog è di fornire visibilità circa l'urbanizzazione del quartiere e le criticità ad essa connesse. Divulghiamo informazioni, condividiamo emozioni. L'Associazione è stata promotrice ed è stata fra i Soci Fondatori del Coordinamento Infernetto fino al 09/04/2016.

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domenica 4 febbraio 2007

I ROMAGNOLI

Oggi Infernetto è come poteva essere il quartiere di Dragona di quaranta anni fa, con molte eccezioni, che Dragona è un esempio, non incrementò l’industria del mattone, come attualmente sta succedendo all’Infernetto. La lottizzazione era stretta, iniziava dal villaggio di S.Francesco, a Ostia Antica.
La pianura sottostante è o era, dei vari principi locali e non dava nessuna garanzia di edificabilità, per due semplici motivi: Tutta la striscia edificata va dai tre metri ai sette sul livello del mare, la rimanenza e sotto il livello del magnifico fiume tevere. Vedi centro Giano!
L’ Infernetto: Chiariamo subito, non è stato bonificato dalla bonanima, ma bensì dai Romagnoli (i famosi scariolanti che nel 1887 circa ) con delle cariole in legno fecero un canale primario nella località Cacciuta e un secondario, il Canale Della Lingua, quest’ultimo avrebbe permesso, ai contadini di irrigare i campi, tramite l’apertura di chiuse del Consorzio di Bonifica Ostia e Maccarese, sempre a discapito del biondo Tevere. Mentre il terzo canale quello che di solito viene chiamato di Palocco nasce pressappoco con i quartieri attuali. Dopo la famosa frase di Roma al mare. Negli anni cinquanta, l’immobiliare romana padrona, o compera, un enorme appezzamento di terreno e da il via alle lottizzazioni e allo smacchiamento totale del territorio con lo scopo di creare un grosso quartiere residenziale attrezzato come l’attuale Casalpalocco. Il quartiere, come da logica architettonica di quei tempi, doveva essere servito nel vero senso della parola, che fa? Amplia la lottizzazione creando degli ulteriori E.1. zona di estensione ma tramite convenzioni. Ma la manovra, urbanistica non riuscì, i servitori si trasformarono in serviti e i serviti in servitori, che oggi mescolandoci, e rimescolandoci, creiamo dei qualunquisti eccezionali, e scalatori sociali.
Ora dopo cinquanta anni di sfruttamento di territori e nostre storie pressapochiste, eccoci a ridomandarci…..ma noi cittadini della borgata della borgatina o della borgatona siamo romani o CHE…..…? Se la risposta e si, perché non venite a trovaci percorrendo via Boezi, via Mugnone, via Romualdo Marengo. Possibilmente quando piove. Sono tutte strade comunali, credeteci! Ma si vuole o no fare andare a casa i cittadini romani? I frontisti dato si, che le altre strade non fanno parte del comune di Roma? Vi sembra giusto che anche se in minima parte il nostro o vostro comune va a spendere soldi in via Salorno, che cosa è un altro ventennio? O il via a nuove iniziative…………?

Scritto da Giovanni delle Fratte.
Comitato di strada, pensionati e lavoratori
Socialmente Inutili

Via Ferruccio Busoni 41 già 27

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