Si richiama ad una pratica di solidarietà antica, attuata in modo spontaneo, in cui la famiglia vicina, o un parente si prendevano cura di un bambino in un momento difficile per una coppia o una madre.
L'obiettivo di questo tipo di intervento resta comunque il ricongiungimento del minore con la sua famiglia; a differenza dell'adozione prevede il mantenimento dei rapporti con la famiglia d'origine del minore ed è importante sottolineare che è temporaneo.
L'idea che sta dietro l'affidamento è quella di evitare l'allontanamento di un bambino dalla propria famiglia. L'affidamento familiare è una risposta al disagio di una famiglia alternativa all'istituzionalizzazione del minore. In un'altra famiglia il bambino può trovare un ambiente in cui intrecciare relazioni affettive significative che rendono possibile la crescita e la scoperta della realtà.
CHI PUÒ FARE LA RICHIESTA
Chiunque può dare la sua disponibilità all'affidamento familiare:
Famiglie con figli
Coppie senza figli
Persone singole
Fondamentale è che chi offre la sua disponibilità sia in grado di assicurare il mantenimento, l'educazione, l'istruzione e le relazioni affettive di cui il minore ha bisogno.
L'affidatario è sempre affiancato dal servizio sociale che ha la responsabilità del progetto di affidamento e riferisce all'Autorità Giudiziaria sull'andamento del progetto stesso.
Il servizio sociale si occupa dell'orientamento e del sostegno psicologico degli affidatari
Il servizio sociale (al contrario di quanto disposto dalla vecchia legge n. 184 del 4-5-1983, che lasciava questo compito all'affidatario) ha il compito di agevolare i rapporti tra il/gli affidatari e la famiglia d'origine del minore.
PER QUANTO TEMPO
L'affidamento familiare è un provvedimento temporaneo, che può durare da alcuni mesi fino ad un massimo di due anni.
Si può offrire la propria disponibilità:
- a tempo pieno, quando il minore vive con la famiglia affidataria giorno e notte;
- a tempo parziale, quando la famiglia affidataria si occupa del minore durante il giorno o nei fine settimana o nelle vacanze.
Il Centro Comunale Pollicino, in raccordo con gli operatori dei Servizi Sociali dei Municipi, si occupa di accogliere le richieste dei cittadini (coppie e singles) che si rendono disponibili per l'affidamento eterofamiliare. Gli incontri si svolgono solo su appuntamento presso la sede del Centro Comunale Pollicino - Piazza S.Chiara, 14 Roma.
Per informazioni e per fissare un colloquio, il Centro Comunale Pollicino risponde al numero 06.6880.6880 dal lunedì al venerdì 9 - 14; il martedì e giovedì anche 15 - 18. Oppure potete chiedere informazioni ai servizi sociali del vostro municipio di residenza.
Che cos'è Pollicino E' un servizio per i bambini in difficoltà. Il Centro nasce dall'esigenza di offrire a tutti i cittadini che vogliono mettersi a disposizione dei minori in stato di bisogno, un servizio di orientamento sulle diverse opportunità esistenti nella città. E' un servizio per le famiglie che intendono intraprendere la strada dell'affido, dell'adozione sia nazionale che internazionale e del sostegno a distanza. Si offre quale punto di riferimento per le famiglie affidatarie ed adottive. Promuove attività socioculturali per favorire l'integrazione dei bambini stranieri. Ed è anche un luogo dove gli operatori dei servizi pubblici, delle associazioni e della scuola possono incontrarsi, confrontarsi sui diversi modelli operativi, approfondire e ricevere sostegno su problematiche specifiche, sperimentare insieme nuove metodologie, usufruire di un centro di documentazione specializzato.
LEGGI DI RIFERIMENTO Legge n. 149 del 28-3-2001
Nessun commento:
Posta un commento
Clicca qui per partecipare al blog. E' sufficiente aggiungere un tuo commento, il tuo pensiero.
ATTENZIONE!
Qui non abbiamo bisogno di maleducati. I contributi che non si atterranno alle più elementari regole di educazione civile, saranno ritenuti offensivi e non verranno pubblicati.
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.