Sul numero dell’11 marzo dei Giornali Ostia Oggi e Giornale di Ostia leggo che il Sig. Nelli solleva lo “Scandalo delle case popolari” nel XIII Municipio.
Io sono una socia della Cooperativa Palocco ’84 coinvolta nel famigerato crack del Consorzio Cooperative Casa Lazio perpetrato ai danni di 2400 famiglie romane.
Sotto lo sguardo colpevole e disattento di Istituzioni e rappresentanti politici il Consorzio, ormai fallito, ha rapinato a quelle famiglie la bellezza di circa 100 milioni di euro, dei quali più di 40 alla sola Coop.Palocco ’84, sotto la direzione di personaggi legati strettamente allo stesso ambiente politico del Partito di riferimento del Sig. Nelli.
Dopo 8 anni di procedimenti giudiziari attivati dalla Cooperativa, e in parte già andati a favorevole sentenza, e di trattative con Banche, Ministero delle Attività Produttive, Regione Lazio e le altre Cooperative coinvolte dal crack, dopo 13 anni di mutui pagati e avendo tre anni fa partecipato al Bando del Comune di Roma che consentiva il cambio di destinazione d’uso a fronte della cessione di un certo numero di appartamenti al Comune stesso, proprio in questi giorni “brindiamo” al salvataggio delle nostre case dalle fauci della banca accollandoci circa 100mila euro a famiglia di per ripianare i tanti soldi rubati.
Per la quasi totalità di queste famiglie si tratta di ricominciare a pagare il mutuo ex novo.
Il cambio di destinazione d’uso che fa gridare il Sig. Nelli non solo costituirà un dovuto, anche se parziale, ristoro ma ci ha permesso di rinunciare all’incasso di 20milioni di euro di cambiali a firma delle altre Cooperative di disgraziati coinvolti come noi nella clamorosa truffa.
Ciò che oggi costituisce l’urlo del Sig. Nelli è iniziato da una risoluzione del Consiglio del XIII Municipio, votata all’unanimità, è potuto proseguire grazie alla sensibilità del Presidente Orneli e di tutta la Giunta Municipale, che hanno preso a cuore, in uno con Comune e Regione, i destini di circa 10.000mila concittadini disgraziati.
Il Sig. Nelli conosce molto bene la vicenda ma, evidentemente, è abituato a pagare la campagna elettorale con le tasche dei cittadini anziché con le Sue.
Altrimenti non userebbe un argomento così gravido di sofferenza e di scandalo per avere visibilità.
E soprattutto avrebbe il buon gusto di non contrapporre, nel merito di questa vicenda, le determinazioni prese finalmente dalla Giunta Comunale al programma del Suo partito di incentivare le “Cooperative Edilizie”.
Da cittadina ai cittadini che leggono: finchè questa è la legislazione e questo è il mondo dentro Il quale si muovono le “Cooperative Edilizie”, prima di farvi coinvolgere valutate molto ma molto attentamente. Ne va del futuro delle vostre famiglie, da non augurare a nessuno se assomiglia a quello che abbiamo avuto noi.
Denise Lancia
Io sono una socia della Cooperativa Palocco ’84 coinvolta nel famigerato crack del Consorzio Cooperative Casa Lazio perpetrato ai danni di 2400 famiglie romane.
Sotto lo sguardo colpevole e disattento di Istituzioni e rappresentanti politici il Consorzio, ormai fallito, ha rapinato a quelle famiglie la bellezza di circa 100 milioni di euro, dei quali più di 40 alla sola Coop.Palocco ’84, sotto la direzione di personaggi legati strettamente allo stesso ambiente politico del Partito di riferimento del Sig. Nelli.
Dopo 8 anni di procedimenti giudiziari attivati dalla Cooperativa, e in parte già andati a favorevole sentenza, e di trattative con Banche, Ministero delle Attività Produttive, Regione Lazio e le altre Cooperative coinvolte dal crack, dopo 13 anni di mutui pagati e avendo tre anni fa partecipato al Bando del Comune di Roma che consentiva il cambio di destinazione d’uso a fronte della cessione di un certo numero di appartamenti al Comune stesso, proprio in questi giorni “brindiamo” al salvataggio delle nostre case dalle fauci della banca accollandoci circa 100mila euro a famiglia di per ripianare i tanti soldi rubati.
Per la quasi totalità di queste famiglie si tratta di ricominciare a pagare il mutuo ex novo.
Il cambio di destinazione d’uso che fa gridare il Sig. Nelli non solo costituirà un dovuto, anche se parziale, ristoro ma ci ha permesso di rinunciare all’incasso di 20milioni di euro di cambiali a firma delle altre Cooperative di disgraziati coinvolti come noi nella clamorosa truffa.
Ciò che oggi costituisce l’urlo del Sig. Nelli è iniziato da una risoluzione del Consiglio del XIII Municipio, votata all’unanimità, è potuto proseguire grazie alla sensibilità del Presidente Orneli e di tutta la Giunta Municipale, che hanno preso a cuore, in uno con Comune e Regione, i destini di circa 10.000mila concittadini disgraziati.
Il Sig. Nelli conosce molto bene la vicenda ma, evidentemente, è abituato a pagare la campagna elettorale con le tasche dei cittadini anziché con le Sue.
Altrimenti non userebbe un argomento così gravido di sofferenza e di scandalo per avere visibilità.
E soprattutto avrebbe il buon gusto di non contrapporre, nel merito di questa vicenda, le determinazioni prese finalmente dalla Giunta Comunale al programma del Suo partito di incentivare le “Cooperative Edilizie”.
Da cittadina ai cittadini che leggono: finchè questa è la legislazione e questo è il mondo dentro Il quale si muovono le “Cooperative Edilizie”, prima di farvi coinvolgere valutate molto ma molto attentamente. Ne va del futuro delle vostre famiglie, da non augurare a nessuno se assomiglia a quello che abbiamo avuto noi.
Denise Lancia
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