Erano circa le 17.25 quando sulla via Ostiense all'altezza dello svincolo del "Centro Giano" una autovettura ed un furgone sono entrati in collisione.
La via Ostiense, una delle strade più pericolose d'Italia, terza via di comunicazione con la Capitale dopo la Cristoforo Colombo e la via del Mare. Strade queste, che da più di mezzo secolo sono sempre le stesse, mai adeguate, mentre le Amministrazioni Comunali, invece di far fede alle promesse elettorali cicliche (realizzazioni di ampliamenti, sottopassi, rotatorie, complanari, ecc...), in questi anni hanno solo intimidito gli automobilisti con autovelox, telecamere, patente a punti, ecc...
Insomma, meglio sfruttare la situazione per incassare soldi dai già tartassati automobilisti e motociclisti, piuttosto che rendere loro la vita più facile con una politica infrastrutturale e logistica degna del XXI secolo.
Non servono progetti NASA e i "fantastiliardi" di Paperon de' Paperoni, ma solo l'applicazione del buon senso. Più volte questa Associazione ha fatto presente alle Amministrazioni Municipali dei Municipi interessati dalle vie in questione, che per snellire la circolazione sarebbe sufficiente che tutti i quartieri del quadrante ovest di Roma (dall'EUR ad Ostia) fossero ben collegati l'uno all'altro senza soluzione di continuità
Al contrario, ancora oggi da Malafede non è possibile arrivare a Vitinia e da quest'ultima non è possibile arrivare al Torrino, quindi all'EUR.
Senza contare che, con una buona politica di decentramento, mobilità e telelavoro, si risolverebbero la maggior parte dei problemi dei lavoratori pendolari, oggi discriminati rispetto ai loro colleghi di pari funzione e mansione, per il sostegno delle spese di trasporto per poter svolgere l'attività assegnata dal datore di lavoro, su sedi da esso prestabilite.
Quanti incidenti dovremo ancora vedere prima che il sistema, ormai oggettivamente obsoleto, cambi in maniera radicale e definitiva?
La via Ostiense, una delle strade più pericolose d'Italia, terza via di comunicazione con la Capitale dopo la Cristoforo Colombo e la via del Mare. Strade queste, che da più di mezzo secolo sono sempre le stesse, mai adeguate, mentre le Amministrazioni Comunali, invece di far fede alle promesse elettorali cicliche (realizzazioni di ampliamenti, sottopassi, rotatorie, complanari, ecc...), in questi anni hanno solo intimidito gli automobilisti con autovelox, telecamere, patente a punti, ecc...
Insomma, meglio sfruttare la situazione per incassare soldi dai già tartassati automobilisti e motociclisti, piuttosto che rendere loro la vita più facile con una politica infrastrutturale e logistica degna del XXI secolo.
Non servono progetti NASA e i "fantastiliardi" di Paperon de' Paperoni, ma solo l'applicazione del buon senso. Più volte questa Associazione ha fatto presente alle Amministrazioni Municipali dei Municipi interessati dalle vie in questione, che per snellire la circolazione sarebbe sufficiente che tutti i quartieri del quadrante ovest di Roma (dall'EUR ad Ostia) fossero ben collegati l'uno all'altro senza soluzione di continuità
Al contrario, ancora oggi da Malafede non è possibile arrivare a Vitinia e da quest'ultima non è possibile arrivare al Torrino, quindi all'EUR.
Senza contare che, con una buona politica di decentramento, mobilità e telelavoro, si risolverebbero la maggior parte dei problemi dei lavoratori pendolari, oggi discriminati rispetto ai loro colleghi di pari funzione e mansione, per il sostegno delle spese di trasporto per poter svolgere l'attività assegnata dal datore di lavoro, su sedi da esso prestabilite.
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