"Infernetto e Dintorni" è un blog realizzato dell'Associazione Culturale Infernetto e Dintorni, ideato con lo scopo di agevolare lo scambio di opinioni tra gli abitanti dell'Infernetto e del X Municipio, ex XIII Municipio. L'obiettivo del blog è di fornire visibilità circa l'urbanizzazione del quartiere e le criticità ad essa connesse. Divulghiamo informazioni, condividiamo emozioni. L'Associazione è stata promotrice ed è stata fra i Soci Fondatori del Coordinamento Infernetto fino al 09/04/2016.

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giovedì 9 settembre 2010

con Paola Scacciavillani...i Macchiaioli a Montepulciano

gita a Montepulciano: un grande evento espositivo…una esclusiva collezione privata dei capolavori dei Macchiaioli: domenica 3 ottobre…



… Montepulciano…. lo splendido borgo medievale che offre al mondo intero la bellezza della Val di Chiana, il fascino del paesaggio, protetto dall’Unesco, della Valdorcia, la gioia del Vino Nobile, in quest’occasione, pressoché unica, ci permetterà di ammirare settanta quadri facenti parte di una collezione privata…non ammirabili, quindi, se non in particolari eventi e su concessione dei proprietari.

Andremo ad ammirare molti dipinti inediti, opere che celebrano uno dei movimenti artistici che più seppe innovare il linguaggio figurativo tra Ottocento e Novecento. Opere con cui seguire, attraverso i Macchiaioli, un periodo storico di fondamentale importanza per l’Italia, quello che va dall’Unità d’Italia agli anni ‘20 del novecento.

Grandi nomi e autori meno conosciuti… celebrità come Fattori, Signorini, Lega, Gelati, Abbati, Borrani, Cabianca, Gioli, Boldini, Cannicci, Cecconi, Adolfo Tommasi, Novellini… per una mostra che si lega indissolubilmente al territorio che la ospita.

La mostra "Macchiaioli a Montepulciano” è curata da Silvestra Bietoletti e Roberto Longi, il suo allestimento, progettato dall'architetto Andrea Milani, ci accompagnerà alla scoperta della Pinacoteca Crociani e delle suggestive Logge della Mercanzia proponendo una collezione privata ricca di noti capolavori e di straordinarie opere inedite, già appartenute alle più prestigiose raccolte macchiaiole del primo ‘900 - fra cui quelle di Luigi Sambalino, di Mario Galli, di Enrico Checcucci, di Vincenzo Giustiniani - a fianco delle famose opere della collezione del museo.

Una raccolta che è stata composta dal suo artefice con particolare attenzione alla qualità estetica e all'importanza storica dei dipinti che la compongono così come al loro specifico significato per l'evoluzione dell'arte toscana dalle premesse della pittura macchiaiola all'affermazione dei nuovi linguaggi figurativi del Novecento.

Nel corso di questa gita avremo modo di approfondire la conoscenza di una stagione artistica quanto mai ricca di idee e di sperimentazioni, come quella che ebbe come protagonisti Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Silvestro Lega, Odoardo Borrani e infine i loro allievi, primo fra tutti Plinio Nomellini. Ecco alcune utili informazioni forniteci dall’organizzazione della Mostra:


” Sei le sezioni che scandiscono in ordine cronologico lo sviluppo della "rivoluzione" introdotta dalla pittura di macchia:

- Sperimentazione della macchia
Attraverso le opere di De Tivoli, di Gelati, di Signorini, di Cabianca, D'Ancona, Borrani e del giovanissimo Sernesi, la sezione illustra la situazione artistica fiorentina della seconda metà degli anni Cinquanta dell'Ottocento, fervida di tentativi di rinnovamento, dalle sperimentazioni all'aria aperta fino alla definizione di un nuovo linguaggio pittorico basato sui valori della forma: la "macchia".


- Affermazione del linguaggio macchiaiolo
Col prosieguo del settimo decennio del secolo, lo stile dei macchiaioli attenua il suo iniziale rigore formale, acquisendo toni più pacati e inclini al sentimento in un ritrovato interesse per il soggetto e i suoi valori narrativi; sono gli anni di Piagentina e di Castiglioncello, rappresentati in mostra da opere di Signorini, di Lega, di Fattori, ma anche di artisti più giovani quali Eugenio Cecconi, autore di due straordinarie vedute del litorale livornese: i Bagni della famiglia Gamba a Antignano, e Scogliere del Boccale.

- Il "Gazzettino", sprone a nuove vie espressive
Il "Gazzettino delle Arti del Disegno", la rivista fondata nel 1867 da Diego Martelli cui Signorini contribuì fattivamente, rappresentò uno strumento decisivo per l'evoluzione del pensiero estetico a Firenze, inducendo gli artisti a confrontarsi con i movimenti dell'arte europea, in particolare francese. Contemporaneamente, i primi sentori di una situazione di crisi dovuta alla caduta di fede nei valori del Positivismo e alle disillusioni seguite all'Unità della Nazione, comportarono sentimenti di trepidazione espressi in maniera eloquente in dipinti di Fattori quali le Gramignaie o il cosiddetto Ritratto della figlia di Adriano Cecioni.

- Il Naturalismo
Con gli anni Settanta dell'Ottocento, i macchiaioli e i loro giovani seguaci si volsero con sempre maggior interesse alle espressioni intessute di sentimento in linea con le tendenze del Naturalismo europeo, prendendo soprattutto a modello la pittura dei campi francese, in particolare di artisti come Jules Breton e Jules Bastien-Lepage che per il tono eletto delle loro scene di vita contadina erano molto apprezzati dai toscani. Ne sono esempi eccellenti la Contadina fra i pioppi di Fattori, il Ritratto di contadinella di Francesco Gioli, Sulle sponde dell'Elsa di Niccolò Cannicci.

- La vita moderna: fuga e coinvolgimento
Accanto alle vedute urbane di Signorini, sono i temi campestri di Fattori, di Adolfo Tommasi, il paesaggio di Seravezza, intessuto di sentimenti affabili per la natura e per l'uomo, di Filadelfo Simi a suggerire lo stato d'animo degli artisti, dibattuti fra il fascinoso ritmo incalzante della società moderna e il desiderio di rifuggire la città per godere dei tempi blandi della campagna.

- Verso il Novecento
La mostra si conclude con una serie di opere esemplificative del rinnovamento artistico avvenuto in Toscana alle soglie del XX secolo, quando l'esempio dei maestri macchiaioli divenne modello ineludibile per l'elaborazione di nuovi linguaggi figurativi da parte dei giovani toscani, primi fra tutti Plinio Nomellini presente con ben cinque quadri tra cui L'Orda accolta con entusiasmo alla Biennale veneziana del 1905.”





PROGRAMMA

Partenza con pullman dal Metro Drive In alle ore 7.30 e alle ore 7.45 dalla fermata della Metropolitana Eur Fermi (appuntamento all’angolo con la via Cristoforo Colombo), il rientro è previsto in serata.

Il costo della gita è Euro 50 e comprende: il viaggio di andata e ritorno con pullman, parcheggi pullman, il servizio guida che ci accompagnerà da Roma e ci descriverà durante il viaggio ciò che via via incontreremo, gli ingressi al museo e il pranzo. E’ escluso quanto non espressamente indicato nella sezione "il costo comprende".

Al momento della prenotazione comunicare sempre i propri numeri di telefono...grazie!


Per informazioni e prenotazioni e.mail a : infoacanto@gmail.com

oppure: sms al 339 5467212

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