Ho 52 anni. Non mi sento sono vecchio. Eppure mi sembrano trascorsi dei secoli da quando frequentavo l'università. Da quando tutti avevamo degli ideali e credevamo che il mondo potesse cambiare. Ora non è così. E io, che a differenza degli altri non sono cambiato, mi sento fuori posto. Viviamo in una società che dimentica tutto in brevissimo tempo, consumiamo idoli e miti nel volgere di pochi giorni. In realtà, ciò che vorrei é sentirmi meno inutile. Vorrei credere che il mestiere che mi sono scelto e i principi in cui credo servino realmente a qualcosa. Vabbè: a lavorà e a morì c'é sempre tempo. Nel frattempo, leggo il giornale. Silvio Berlusconi contro i magistrati. Certi magistrati che "usano il loro potere non a fini di giustizia, ma a fini di lotta politica". Ascolto la radio. Foibe. Cavità scavate dall'acqua e colmate dalla morte. Una memoria a lungo seminascosta alla coscienza nazionale e che nel 2008 il Comune di Roma intende far scoprire ai propri giovani: la capitale ha stanziato cinquantamila euro per organizzare visite di studenti sul posto. BravoVeltroni. Ascolto il telegiornale. Oltre cento diverse nazionalità e un alunno su sei che parla un'altra lingua. Le scuole italiane scoppiano di immigrati e nelle pre-iscrizioni per il prossimo anno scolastico si registra un boom per le private, soprattutto materne ed elementari. La presenza di extracomunitari condiziona le scelte delle famiglie italiane. Negli istituti paritari si ricorre già alle liste d'attesa. La fuga dalla scuola pubblica è dovuta al sovraffollamento di extracomunitari? Ritengo, comunque, che il Ministero dell'Istruzione dovrebbe correre ai ripari. Navigo su internet, a caccia di notizie: é scioccante osservare come la politica sanitaria non sia più sotto il diretto controllo democratico locale. Ogni cosa è progettata ed organizzata nei minimi dettagli al più alto livello internazionale da quelli che ne traggono profitto: le industrie farmaceutiche, il mondo finanziario, i politici corrotti. Questi individui, grazie alle loro alleanze e ai mezzi di cui dispongono, tengono il mondo scientifico e quello politico locale sotto una tale pressione che non vi è via di scampo. Allo stesso tempo i medici e l’opinione pubblica sono sottoposti ad un sistematico lavaggio del cervello, utilizzando tutti i moderni mezzi di quella che potremo definire come "l’industria delle coscienze", ovvero la stampa, la televisione, la radio, internet . Tutto questo è una coincidenza? O si tratta, invece, di un piano ben architettato ed organizzato. Mmh...Del resto, tanto per fare un esempio, il cancro é il più grande affare che sia mai capitato alle industri farmaceutiche. Trovare una cura che debelli la malattia non conciene a nessuno. Molto meglio sfornare ogni anno nuove medicine che prolunghino la soopravvivenza dei malati.Ogni anno escono nuovi protocolli di cura, sempre più costosi, ma di fatto la situazione non cambia. La mortalità negli ultimi anni é diminuita, ma nessuno é guarito. Questo che cosa vuo dire? Ho dei sospetti, solo dei sospetti. Ma, secondo me, ritengo che ci stiano imbrogliando. Il cancro, tra spese per la ricerca e sovvenzionamento a istituti di degenza, assorbe da solo il dieci per cento di fondi stanziati per la sanità. Se venisse trovata una cura reale della malattia, un sacco di gente smetterebbe di guadagnare valanghe di soldi. Viviamo in un modo in cui la ricerca del profitto é la grande molla che muove ogni cosa. Preferirei un sonno senza sogni. Forse mi sono stancato di assecondare la smania di profitto di chi pensa solo ai guadagni dell'azienda passando sopra ogni altra cosa. Vabbè...non spingerò il confronto oltre l'orlo del baratro. De profundis clamavi ad te, Domine: Domine, exaudi vocem meam. Mario Pulimanti (Lido di Ostia –Roma)
"Infernetto e Dintorni" è un blog realizzato dell'Associazione Culturale Infernetto e Dintorni, ideato con lo scopo di agevolare lo scambio di opinioni tra gli abitanti dell'Infernetto e del X Municipio, ex XIII Municipio. L'obiettivo del blog è di fornire visibilità circa l'urbanizzazione del quartiere e le criticità ad essa connesse. Divulghiamo informazioni, condividiamo emozioni. L'Associazione è stata promotrice ed è stata fra i Soci Fondatori del Coordinamento Infernetto fino al 09/04/2016.
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sabato 12 gennaio 2008
De profundis clamavi ad te, Domine.
Ho 52 anni. Non mi sento sono vecchio. Eppure mi sembrano trascorsi dei secoli da quando frequentavo l'università. Da quando tutti avevamo degli ideali e credevamo che il mondo potesse cambiare. Ora non è così. E io, che a differenza degli altri non sono cambiato, mi sento fuori posto. Viviamo in una società che dimentica tutto in brevissimo tempo, consumiamo idoli e miti nel volgere di pochi giorni. In realtà, ciò che vorrei é sentirmi meno inutile. Vorrei credere che il mestiere che mi sono scelto e i principi in cui credo servino realmente a qualcosa. Vabbè: a lavorà e a morì c'é sempre tempo. Nel frattempo, leggo il giornale. Silvio Berlusconi contro i magistrati. Certi magistrati che "usano il loro potere non a fini di giustizia, ma a fini di lotta politica". Ascolto la radio. Foibe. Cavità scavate dall'acqua e colmate dalla morte. Una memoria a lungo seminascosta alla coscienza nazionale e che nel 2008 il Comune di Roma intende far scoprire ai propri giovani: la capitale ha stanziato cinquantamila euro per organizzare visite di studenti sul posto. BravoVeltroni. Ascolto il telegiornale. Oltre cento diverse nazionalità e un alunno su sei che parla un'altra lingua. Le scuole italiane scoppiano di immigrati e nelle pre-iscrizioni per il prossimo anno scolastico si registra un boom per le private, soprattutto materne ed elementari. La presenza di extracomunitari condiziona le scelte delle famiglie italiane. Negli istituti paritari si ricorre già alle liste d'attesa. La fuga dalla scuola pubblica è dovuta al sovraffollamento di extracomunitari? Ritengo, comunque, che il Ministero dell'Istruzione dovrebbe correre ai ripari. Navigo su internet, a caccia di notizie: é scioccante osservare come la politica sanitaria non sia più sotto il diretto controllo democratico locale. Ogni cosa è progettata ed organizzata nei minimi dettagli al più alto livello internazionale da quelli che ne traggono profitto: le industrie farmaceutiche, il mondo finanziario, i politici corrotti. Questi individui, grazie alle loro alleanze e ai mezzi di cui dispongono, tengono il mondo scientifico e quello politico locale sotto una tale pressione che non vi è via di scampo. Allo stesso tempo i medici e l’opinione pubblica sono sottoposti ad un sistematico lavaggio del cervello, utilizzando tutti i moderni mezzi di quella che potremo definire come "l’industria delle coscienze", ovvero la stampa, la televisione, la radio, internet . Tutto questo è una coincidenza? O si tratta, invece, di un piano ben architettato ed organizzato. Mmh...Del resto, tanto per fare un esempio, il cancro é il più grande affare che sia mai capitato alle industri farmaceutiche. Trovare una cura che debelli la malattia non conciene a nessuno. Molto meglio sfornare ogni anno nuove medicine che prolunghino la soopravvivenza dei malati.Ogni anno escono nuovi protocolli di cura, sempre più costosi, ma di fatto la situazione non cambia. La mortalità negli ultimi anni é diminuita, ma nessuno é guarito. Questo che cosa vuo dire? Ho dei sospetti, solo dei sospetti. Ma, secondo me, ritengo che ci stiano imbrogliando. Il cancro, tra spese per la ricerca e sovvenzionamento a istituti di degenza, assorbe da solo il dieci per cento di fondi stanziati per la sanità. Se venisse trovata una cura reale della malattia, un sacco di gente smetterebbe di guadagnare valanghe di soldi. Viviamo in un modo in cui la ricerca del profitto é la grande molla che muove ogni cosa. Preferirei un sonno senza sogni. Forse mi sono stancato di assecondare la smania di profitto di chi pensa solo ai guadagni dell'azienda passando sopra ogni altra cosa. Vabbè...non spingerò il confronto oltre l'orlo del baratro. De profundis clamavi ad te, Domine: Domine, exaudi vocem meam. Mario Pulimanti (Lido di Ostia –Roma)
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