Leggo con attenzione una notizia sul giornale: si chiama "dragonfly"(libellula).
È una sigaretta di eroina avvolta nella carta stagnola.
Costa pochissimo, anche perché è tagliata con altre sostanze egarantisce un effetto pari all'ottanta per cento dell'eroina iniettatanel sangue.
Chi la fuma non si sente tossicodipendente, e soprattuttonon ha la consapevolezza del pericolo che corre: bastano due o tre dosi per diventarne dipendenti.
Smetto di leggere.
Dopo qualche minuto mialzo e esco sul balcone, consegnandomi al vento e alle nuvole.
Come mi sento?
Triste.
Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)
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