Tratto da OnLine-News
L'associazione commercianti del Lido propone patto di collaborazione con i balneari e chiede nuovi alberghi in città
Il rilancio del commercio sul litorale romano deve passare, inevitabilmente, attraverso una serie di scelte che l’Ascom, l’associazione commercianti del Lido, attraverso il suo presidente Ruggero Picchi sollecita con determinazione. "Ostia ha bisogno di un flusso turistico vero e non l’attuale pendolarismo – esordisce Ruggero Picchi – che porta grande movimento solo sul lungomare, escludendo, di fatto, la città. C’è bisogno di un “patto” di collaborazione più stretto tra i balneari ed il resto del quartiere per far crescere anche il settore commerciale, oggi, tra l’incudine dei centri commerciali, sempre in aumento, ed il martello delle spiagge, che rappresentano però non un vero e proprio turismo, per il quale si deve iniziare a pensare a realizzare nuovi alberghi in città, l’area dell’ex-Cotral, ad esempio, invece di continuare a puntare sul lungomare, dove, inevitabilmente ci si è scontrati con vincoli ambientali. Eppoi, servono parcheggi per togliere le auto dalle strade e far funzionare anche le “strisce blu”, che allo stato attuale servirebbero a poco. In questo settore pensiamo ai parcheggi multipiano, facile da realizzare e capaci di accogliere almeno 1500 auto".
L’Ascom ha, di recente, contestato il via libera del Campidoglio ad alcuni progetti reagitivi a due nuovi centri commerciali sul Lido, il primo all’Infernetto, con 300 punti vendita, ed il secondo in via dei Romagnoli, nell’edificio dell’ex-Prosider. Due nuove spine per il commercio di Ostia ed un pericolo concreto per quello di Acilia ed il suo hinterland, che si aggiunge al polo commerciale di Fiumicino che entro il 2008 si arricchirà di un altro maxi-centro commerciale. Non basta, l’Ascom chiede all’amministrazione Orneli di intraprendere scelte definitive, senza ulteriori rinvii. "Sul mercato di via Capo Passero, ad esempio, si sta perdendo del tempo prezioso. – afferma Ruggero Picchi, il quale “boccia” senza appelli l’idea di un referendum tra i residenti per la nuova ubicazione del plateatico – E’ solo un’operazione di facciata che non darà risultati sostanziali, una maniera per fare in modo di perdere altro tempo su una questione oramai consolidata. Vorrei ricordare al presidente Orneli, che il consiglio del XIII Municipio sotto la guida di Davide Bordoni aveva già deliberato il trasferimento,individuando in piazza Tolosetto Farinata degli Uberti la nuova collocazione. Bisogna, inoltre, ricordare che lo spostamento del mercato è stato deciso, sia per ragioni di viabilità, legate ai collegamenti con l’ospedale “Grassi” e sia per gli aspetti igienico-sanitari connessi al mercato. Il mercato di via Capo Passero è, infatti, una struttura all’aperto, non ci sono servizi igienici per gli operatori. Sono più di dieci anni che la questione si protrae senza trovare una soluzione, è il momento, invece, di passare dalle parole ai fatti".
Secondo il presidente dei commercianti con le procedure per il referendum si vogliono coprire i ritardi accumulati sul trasferimento del mercato, come il progetto ancora in attesa di approvazione.. Altra nota dolente è rappresentata dalla prossima pedonalizzazione del centro storico di piazza Anco Marzio. "Non siamo contrari alla pedonalizzazione. – avverte Picchi – Ma senza posti auto a disposizione dei cittadini, residenti e non, pedonalizzare significa desertificare. I soldi per la pedonalizzazione potrebbero essere utilizzati per individuare e realizzare aree sosta, meglio se parcheggi multipiani e successivamente promuovere l’isola pedonale. Con l’attuale piano si corre il rischio di creare l’effetto contrario e di non sortire alcun vantaggio per le attività commerciali ed i residenti".
L'associazione commercianti del Lido propone patto di collaborazione con i balneari e chiede nuovi alberghi in città
Il rilancio del commercio sul litorale romano deve passare, inevitabilmente, attraverso una serie di scelte che l’Ascom, l’associazione commercianti del Lido, attraverso il suo presidente Ruggero Picchi sollecita con determinazione. "Ostia ha bisogno di un flusso turistico vero e non l’attuale pendolarismo – esordisce Ruggero Picchi – che porta grande movimento solo sul lungomare, escludendo, di fatto, la città. C’è bisogno di un “patto” di collaborazione più stretto tra i balneari ed il resto del quartiere per far crescere anche il settore commerciale, oggi, tra l’incudine dei centri commerciali, sempre in aumento, ed il martello delle spiagge, che rappresentano però non un vero e proprio turismo, per il quale si deve iniziare a pensare a realizzare nuovi alberghi in città, l’area dell’ex-Cotral, ad esempio, invece di continuare a puntare sul lungomare, dove, inevitabilmente ci si è scontrati con vincoli ambientali. Eppoi, servono parcheggi per togliere le auto dalle strade e far funzionare anche le “strisce blu”, che allo stato attuale servirebbero a poco. In questo settore pensiamo ai parcheggi multipiano, facile da realizzare e capaci di accogliere almeno 1500 auto"
L’Ascom ha, di recente, contestato il via libera del Campidoglio ad alcuni progetti reagitivi a due nuovi centri commerciali sul Lido, il primo all’Infernetto, con 300 punti vendita, ed il secondo in via dei Romagnoli, nell’edificio dell’ex-Prosider. Due nuove spine per il commercio di Ostia ed un pericolo concreto per quello di Acilia ed il suo hinterland, che si aggiunge al polo commerciale di Fiumicino che entro il 2008 si arricchirà di un altro maxi-centro commerciale. Non basta, l’Ascom chiede all’amministrazione Orneli di intraprendere scelte definitive, senza ulteriori rinvii. "Sul mercato di via Capo Passero, ad esempio, si sta perdendo del tempo prezioso. – afferma Ruggero Picchi, il quale “boccia” senza appelli l’idea di un referendum tra i residenti per la nuova ubicazione del plateatico – E’ solo un’operazione di facciata che non darà risultati sostanziali, una maniera per fare in modo di perdere altro tempo su una questione oramai consolidata. Vorrei ricordare al presidente Orneli, che il consiglio del XIII Municipio sotto la guida di Davide Bordoni aveva già deliberato il trasferimento,individuando in piazza Tolosetto Farinata degli Uberti la nuova collocazione. Bisogna, inoltre, ricordare che lo spostamento del mercato è stato deciso, sia per ragioni di viabilità, legate ai collegamenti con l’ospedale “Grassi” e sia per gli aspetti igienico-sanitari connessi al mercato. Il mercato di via Capo Passero è, infatti, una struttura all’aperto, non ci sono servizi igienici per gli operatori. Sono più di dieci anni che la questione si protrae senza trovare una soluzione, è il momento, invece, di passare dalle parole ai fatti"
Secondo il presidente dei commercianti con le procedure per il referendum si vogliono coprire i ritardi accumulati sul trasferimento del mercato, come il progetto ancora in attesa di approvazione.
Nessun commento:
Posta un commento
Clicca qui per partecipare al blog. E' sufficiente aggiungere un tuo commento, il tuo pensiero.
ATTENZIONE!
Qui non abbiamo bisogno di maleducati. I contributi che non si atterranno alle più elementari regole di educazione civile, saranno ritenuti offensivi e non verranno pubblicati.
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.