Scritto da Giovanni delle Fratte.
Certamente non possiamo fare testo nel campo urbanistico, non siamo degli addetti ai lavori, non possiamo giudicare gli accaduti, come non possiamo lodare o recriminare le cose. Ci consideriamo degli osservatori di periferia, con poca esperienza, e un po’ di critica ma tanta onesta, nel riconoscere in pratica che le colpe fino ad oggi sono di Romolo e Remo quando fondarono il piano Regolatore Generale di Roma omettendo i vari recuperi di borgate, i ricorsi, le varie sanatorie e soprattutto, la fatidica frase Roma al mare, le varianti al Piano Regolatore Generale dovute all’abusivismo. I due non erano distratti, ma troppo avidi di territorio, fino al punto che: tra una poppata e l’altra, riuscirono a uccidere la Lupa, denutrita, per mancanza di pecore. Ma il P.R.G di Roma fu fatto, loro, (Romolo e Remo) crebbero in buona salute, fino al punto di creare una miriade di Romoletti, che alla fine invasero il mondo tramite le vie cosiddette consolari, la vie Appia, Flaminia, Tuscolana, e via dicendo fino alla via Severiana. In quest’ultima strada, (ancora visibile), Romolo, per voracità territoriale e di sesterzi uccise Remo, in un campo di cavoli, che si tramutarono come per magia in Romoletti, successivamente nacque l’Infernetto attuale e via di Castelporziano, con una miriade di stradine strette, che vanno dai tre metri agli otto, è chiaro che i romoletti di non tanti anni fa, più strigevano le strade e più lotti avrebbero tracciato e venduto. Stiamo parlando della nascita di Casalpalocco e dintorni di terreni in E 1 di terreni agricoli H1, H2, di zone panoramiche e via dicendo, tanto per farla corta, e tenervi presente che come esempio di romanità via Dei Pettinari, Vicolo del Moro, Vicolo della Campanella non regalano niente ai quattro metri di strade Bucalossiane dell’Infernetto. Ma non siamo tutti romani?
Ora dopo sessanta anni si stanno facendo alcune strade di ampia metratura, via U. Giordano e via A. Stradella, qualche tratto di via Wolf Ferrari diciamo per circa 3 kilometri di strade. ( via Ernesto Boezi e d’intorni lo consideriamo solo un servizio commerciale).
Certamente non possiamo fare testo nel campo urbanistico, non siamo degli addetti ai lavori, non possiamo giudicare gli accaduti, come non possiamo lodare o recriminare le cose. Ci consideriamo degli osservatori di periferia, con poca esperienza, e un po’ di critica ma tanta onesta, nel riconoscere in pratica che le colpe fino ad oggi sono di Romolo e Remo quando fondarono il piano Regolatore Generale di Roma omettendo i vari recuperi di borgate, i ricorsi, le varie sanatorie e soprattutto, la fatidica frase Roma al mare, le varianti al Piano Regolatore Generale dovute all’abusivismo. I due non erano distratti, ma troppo avidi di territorio, fino al punto che: tra una poppata e l’altra, riuscirono a uccidere la Lupa, denutrita, per mancanza di pecore. Ma il P.R.G di Roma fu fatto, loro, (Romolo e Remo) crebbero in buona salute, fino al punto di creare una miriade di Romoletti, che alla fine invasero il mondo tramite le vie cosiddette consolari, la vie Appia, Flaminia, Tuscolana, e via dicendo fino alla via Severiana. In quest’ultima strada, (ancora visibile), Romolo, per voracità territoriale e di sesterzi uccise Remo, in un campo di cavoli, che si tramutarono come per magia in Romoletti, successivamente nacque l’Infernetto attuale e via di Castelporziano, con una miriade di stradine strette, che vanno dai tre metri agli otto, è chiaro che i romoletti di non tanti anni fa, più strigevano le strade e più lotti avrebbero tracciato e venduto. Stiamo parlando della nascita di Casalpalocco e dintorni di terreni in E 1 di terreni agricoli H1, H2, di zone panoramiche e via dicendo, tanto per farla corta, e tenervi presente che come esempio di romanità via Dei Pettinari, Vicolo del Moro, Vicolo della Campanella non regalano niente ai quattro metri di strade Bucalossiane dell’Infernetto. Ma non siamo tutti romani?
Ora dopo sessanta anni si stanno facendo alcune strade di ampia metratura, via U. Giordano e via A. Stradella, qualche tratto di via Wolf Ferrari diciamo per circa 3 kilometri di strade. ( via Ernesto Boezi e d’intorni lo consideriamo solo un servizio commerciale).
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