"Infernetto e Dintorni" è un blog realizzato dell'Associazione Culturale Infernetto e Dintorni, ideato con lo scopo di agevolare lo scambio di opinioni tra gli abitanti dell'Infernetto e del X Municipio, ex XIII Municipio. L'obiettivo del blog è di fornire visibilità circa l'urbanizzazione del quartiere e le criticità ad essa connesse. Divulghiamo informazioni, condividiamo emozioni. L'Associazione è stata promotrice ed è stata fra i Soci Fondatori del Coordinamento Infernetto fino al 09/04/2016.

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mercoledì 1 agosto 2007

ANCHE GLI "OVER 40"CE LA POSSONO FARE

LETTERA DI UN SOCIO AL PRESIDENTE DI ATDAL-Over40
È trascorso un anno da quando in modo casuale avevo letto una sua lettera pubblicata sul giornale LaRepubblica dove si richiamava l'attenzione sulla categoria degli "invisibili", vale a dire, di coloro che hanno perso il lavoro in età matura. Quella lettera ha coinciso in un momento particolare per me e la mia famiglia in quanto nel 2002 ero stato licenziato dopo 28 anni di servizio all'età di 58 anni e nello sconforto più assoluto non immaginavo che ci fossero tante altre situazioni come la mia, per cui da quel giorno ho smesso di sentirmi "orfano".
La perdita di un lavoro, soprattutto se per causa illegittima come nel mio caso e quello dei miei colleghi, è paragonabile ad un lutto: improvvisamente si prova l'esperienza dell'abbandono, può succedere che anche le persone che prima si ritenevano amiche o comunque disponibili, si allontanano e si scopre che gli altri ci stanno vicino e ci aiutano maggiormente quando meno abbiamo bisogno, con tutti i risvolti di ordine psicologico che scaturiscono da una situazione deprimente come quella del "disoccupato".
Ricordo ancora l'amarezza, il senso di incredulità e di commozione provati dietro lo sportello dell'INPS per ricevere il sussidio previsto dalla legge: è come perdere il senso di identità, puoi essere uno,nessuno, centomila...E poi come si dice a Roma, forse in modo un po'colorito,"meglio puzzare di m...che dimiseria".
La vicinanza però della mia famiglia e di mia moglie in particolare, mi hanno supportato soprattutto nella mia autostima e per affrontare con la giusta dose di energia tutte le procedure,giudiziarie e non, al fine di pervenire al risanamento di una ingiustizia e di riscatto personale.Ad una delle riunioni indette dalla vostra Associazione alla quale mia moglie ed io abbiamo partecipato per la prima volta è stato importante identificarci con qualcuno che avesse i nostri stessi problemi e siamo rimasti sorpresi nel constatare che la tipologia dei partecipanti fosse costituita da persone di un elevato spessore personale e professionale, in contrasto con la problematica lavorativa di ognuno. Ma il momento in cui ci siamo sentiti maggiormente incorporati nell'assemblea è stato quando Lei ha tentato di risollevare gli animi esortandoci a non piangerci addosso e a dimenticare quello che ci era accaduto....Parole che hanno fatto riaffiorare il nostro vissuto e che forse in quel momento ci hanno fatto sentire tutti uguali. Inoltre,è davvero commovente costatare la vostra sincera preoccupazione anche attraverso l'invio di notizie utili e aggiornate cercando coinvolgimenti diversi sia sul piano politico-istituzionale sia a livello personale.La buona notizia che desidero condividere anche con Lei è che da alcuni mesi è accaduto qualcosa che nessuno di noi avrebbe immaginato: grazie ad un concorso e ad una nuova sensibilità politica, le circostanze hanno determinato il mio reintegro al mio vecchio posto di lavoro nel quale però sono stato inquadrato ad un livello iniziale perdendo tutto quello che avevo maturato in precedenza; nonostante ciò sono felice in quanto non sempre nella vita si presenta una seconda opportunità e raramente capita di rientrare dalla porta principale dopo essere stati scaricati dalla finestra.
Dopo quattro lunghi anni ora la sveglia ha ripreso a suonare al mattino, mia moglie è tornata con piacere astirare tante camice e godiamo di una maggiore tranquillità economica e personale. Nonostante ciò non è possibile dimenticare la brutta avventura che abbiamo vissuto in quanto da essa abbiamo appreso anche che nella vita non esistono certezze e inoltre,come avviene per la sofferenza, anche per metabolizzare la gioia occorre tempo, fiducia esuperamento. Mi auguro che molte altre persone come me abbiano la stessa fortuna di ritornare alla vita e, per tale motivo, la mia adesione alla Associazione Atdl-over40 rimarrà sempre costante e concreta in quanto una parte di me, quella che ha sofferto, rimane con tutti coloro che soffrono la mancanza di una identità a causa della perdita del lavoro.
Nel ringraziare Lei e l'Associazione, le invio un caloroso saluto.

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