"Infernetto e Dintorni" è un blog realizzato dell'Associazione Culturale Infernetto e Dintorni, ideato con lo scopo di agevolare lo scambio di opinioni tra gli abitanti dell'Infernetto e del X Municipio, ex XIII Municipio. L'obiettivo del blog è di fornire visibilità circa l'urbanizzazione del quartiere e le criticità ad essa connesse. Divulghiamo informazioni, condividiamo emozioni. L'Associazione è stata promotrice ed è stata fra i Soci Fondatori del Coordinamento Infernetto fino al 09/04/2016.

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lunedì 3 maggio 2010

Notturni, Udc XIII: Baby-gang, pensare ad una prevenzione seria ed efficace.

di Giulio Notturni


"Quello del bullismo e delle cosiddette Baby-Gang è un fenomeno – afferma Giulio Notturni, responsabile dell'Unione di Centro del XIII Municipio – in allarmante crescita, al quale bisogna porre rimedio pensando ad una prevenzione seria e costruttiva. Sono ormai tantissimi, nel nostro territorio, i casi in cui assistiamo ad atti di violenza e bullismo ad opera di giovani minorenni, senza distinzione di sesso, razza o nazionalità, verso i propri coetanei e non solo; questo dato dovrebbe portarci ad una seria riflessione riguardo la condizione psicologica e sociale che vivono i nostri giovani. Appare lampante – continua Notturni – il profondo sentimento di disagio e di abbandono che, troppo spesso, sfocia in atti di violenza e vandalismo, come sfogo di una rabbia e di una frustrazione interiore che non si riesce a esteriorizzare in altro modo. Urge quindi, secondo noi, la necessità di trovare una soluzione al problema; una soluzione preventiva, che coinvolga meno le Forze dell'Ordine, le quali, spesso, sono le uniche ad intervenire in questi casi, ma che coinvolga maggiormente le famiglie, la scuola e gli operatori sociali. E' necessaria una diversa educazione nelle scuole, la creazione di attività pomeridiane che impegnino i giovani ed esaltino le loro potenzialità, allontanandoli dalla strada; è altresì necessaria la creazione di maggiori spazi di aggregazione, dove i ragazzi abbiano la possibilità di riunirsi e socializzare, esorcizzando, così, il sentimento di abbandono e solitudine. Fondamentale, inoltre – conclude Notturni – sarebbe anche la creazione di un albo professionale degli Operatori ed Educatori Sociali, i quali, affiancati ad insegnanti e psicologi, dovrebbero essere impiegati e valorizzati per l' importanza del ruolo che potrebbero ricoprire all'interno della società nell'educazione e nel dialogo con i giovani. Ricordiamoci che maggiore prevenzione implica sempre una minore necessità di repressione".

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