Riceviamo e pubblichiamo
Gentile Associazione, siamo alcuni rappresentanti di genitori di alunni iscritti presso l'Istituto Comprensivo "Calderini-Tuccimei" di Acilia Via Beschi, 12 che si trovano ad affrontare una situazione anomala per la scuola pubblica. I nostri figli il prossimo anno frequenteranno la prima media e già dal mese di febbraio di questo anno scolastico siamo stati obbligati dal Dirigente Scolastico ad acquistare delle felpe con il logo della scuola come "divisa scolastica" OBBLIGATORIA per il prossimo anno scolastico alla modica cifra di € 40,00 (felpa € 21,60 polo manica corta € 7,20 polo manica lunga € 12,00) da versare sul c/c della scuola stessa. Tale iniziativa sembra sia stata deliberata dal Consiglio D'Istituto anche se i genitori non hanno avuto l'opportunità di avere un confronto con il Dirigente stesso nè tantomeno con il delegato organo collegiale dei rappresentanti dei genitori. Alla data del 17/05/2010 i nostri figli si vedono recapitare in classe l'ennesima lettera aperta, violando i principi del D.L.vo 196 del 2003 poichè gli alunni "non paganti" vengono chiamati per nome di fronte a tutta la classe, dove si rinnova l'obbligo al pagamento e dove il Dirigente Scolastico ci invita A TRASFERIRE L'ISCRIZIONE PRESSO ALTRI ISTITUTI SCOLASTICI (nell'interesse esclusivo dei nostri figli) cito testuali parole, la dove non fossimo ancora d'accordo al pagamento di tale somma per adempire tale obbligo. La nostra domanda è dunque la seguente: la scuola pubblica che abbiamo scelto per i nostri figli si basa su principi di obbligatorietà e di gratuità, pertanto non sarebbe consentito imporre tasse o richiedere contributi obbligatori alle famiglie. Inoltre in questo modo vengono meno i diriiti allo studio che ogni ragazzo dovrebbe avere.
Gentile Associazione, siamo alcuni rappresentanti di genitori di alunni iscritti presso l'Istituto Comprensivo "Calderini-Tuccimei" di Acilia Via Beschi, 12 che si trovano ad affrontare una situazione anomala per la scuola pubblica. I nostri figli il prossimo anno frequenteranno la prima media e già dal mese di febbraio di questo anno scolastico siamo stati obbligati dal Dirigente Scolastico ad acquistare delle felpe con il logo della scuola come "divisa scolastica" OBBLIGATORIA per il prossimo anno scolastico alla modica cifra di € 40,00 (felpa € 21,60 polo manica corta € 7,20 polo manica lunga € 12,00) da versare sul c/c della scuola stessa. Tale iniziativa sembra sia stata deliberata dal Consiglio D'Istituto anche se i genitori non hanno avuto l'opportunità di avere un confronto con il Dirigente stesso nè tantomeno con il delegato organo collegiale dei rappresentanti dei genitori. Alla data del 17/05/2010 i nostri figli si vedono recapitare in classe l'ennesima lettera aperta, violando i principi del D.L.vo 196 del 2003 poichè gli alunni "non paganti" vengono chiamati per nome di fronte a tutta la classe, dove si rinnova l'obbligo al pagamento e dove il Dirigente Scolastico ci invita A TRASFERIRE L'ISCRIZIONE PRESSO ALTRI ISTITUTI SCOLASTICI (nell'interesse esclusivo dei nostri figli) cito testuali parole, la dove non fossimo ancora d'accordo al pagamento di tale somma per adempire tale obbligo. La nostra domanda è dunque la seguente: la scuola pubblica che abbiamo scelto per i nostri figli si basa su principi di obbligatorietà e di gratuità, pertanto non sarebbe consentito imporre tasse o richiedere contributi obbligatori alle famiglie. Inoltre in questo modo vengono meno i diriiti allo studio che ogni ragazzo dovrebbe avere.
Nella speranza che qualcuno possa darci delle indicazioni più precise in merito, ringraziamo questa Associazione per averci dato l'opportunità di esporre il nostro "gravoso" problema e porgiamo distinti saluti.
I genitori degli alunni
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