Scritto da Giovanni delle Fratte
Sono state fatte decine di petizioni per un nucleo di Carabinieri, per una caserma, per uno squadrone a cavallo, in nome della sicurezza dei cittadini. Sono nati, morti e rinati, decine di comitati di Quartiere, tutti con degli obiettivi ben precisi, i partiti a centinaia, prima e dopo le elezioni, poi spariscono tutti, senza aver capito le tantissime problematiche della popolazione. Sono come le rondini, durante il periodo elettorale. Volano alte e basse in tutte le direzioni, cinguettano, mangiano volando e accumulano energie per i grandi voli delle camere alte. Sono state fatte migliaia di leggi, compresa la Bucalossi, sono state fatte esplodere centinaia di bombe atomiche e dopo cinquant'anni eccoci qui ancora zingari dalla pelle chiara.
Ma come dei poveri diavoli, ci vogliamo soffermare all'ultimo fatto di cronaca nera, di Tor di Quinto alla morte per rapina; con il nostro stile, facendo delle critiche per quel poco che è stato fatto per il sociale nello stesso quartiere Infernetto. Il "discorsetto" non vale per il commerciale (con tutti questi centri commerciali a prezzi uguali!), che da l'impressione che l'uomo un giorno, non tanto lontano, sarà plastificato o ingrassato quel tanto che basti affinché due obesi non passino nei vicoletti delle borgatine lasciate al buio, dato che saranno finiti gli interessi economici dei "mattonatori". Strade abitate da centinaia di famiglie, anziani, giovani, lavoratori e disoccupati, che sono a rischio dai tanti male intenzionati, ecco il nostro che secondo noi è il vostro Tor di Quinto, compresi i fatti successivi, (l'aggressione vigliacca a tre poveri disgraziati), che ci riportano 80 anni indietro. Ora dopo questo scarico di adrenalina intellettiva (ognuno da quel che può!), non ci rimane che dirvi, anzi farvi presente, che state illuminando la campagna, (Via Salorno), ma a quale scopo? A noi camminatori (costretti), per l'assenza di navette, non risultano presenti ne' accampamenti di zingari ne' tende di rumeni, di albanesi, di macedoni o di marocchini, ne' tantomeno prostitute e pedofili.
E' stata messa in sicurezza? Ma da cosa? Da scarichi abusivi di calcinacci? O avete aperto il varco a Sud-Ovest a nuovi insediamenti?
Perché se il problema è questo, ci dispiace molto scriverlo, ma crediamo dal profondo del nostro cervelletto, che voi non siate in grado di far nascere o civilizzare una periferia grande come quella romana, tantomeno l'Infernetto essendo una borgata anomala. Una borgata che secondo i vostri modi di amministrare non ha un pronto soccorso, non ha un punto d'incontro, non ha bus navetta, dove le biblioteche sono dei sogni, e l'illuminazione stessa di queste borgate e" borgatine" (le Tor di Quinto) sono carenti, in special modo dove sono assenti i super mercati...
E la beffa pilotata di tutto questo scritto incomprensibile, è che oltre tutto il futuro ci riserverà un sindaco dal nome Fini, e noi dobbiamo ricominciare da tre. Perché c'eravamo.
A meno che, si decida di operare differentemente supponendo, ad esempio, che si ceda all'ENEL il terreno compreso tra Via Leopoldo Mugnone e Via Romualdo Marengo di 4,800 metri quadrati, ora edificabili, per 11.800 metri cubi la quale a sua volta edificherebbe una biblioteca pubblica a pannelli solari per tutti i residenti, in cambio di acqua calda e illuminazione stradale. Giusto? Gratis!?
Certamente dopo i cinquant'anni trascorsi in questo quartiere la nostra vita e' a pezzi, ma, lasciateci sognare Democrazie compiute.
Pensionati e lavoratori di strada socialmente inutili X
Per un'Infernetto Comune autonomo
Sono state fatte decine di petizioni per un nucleo di Carabinieri, per una caserma, per uno squadrone a cavallo, in nome della sicurezza dei cittadini. Sono nati, morti e rinati, decine di comitati di Quartiere, tutti con degli obiettivi ben precisi, i partiti a centinaia, prima e dopo le elezioni, poi spariscono tutti, senza aver capito le tantissime problematiche della popolazione. Sono come le rondini, durante il periodo elettorale. Volano alte e basse in tutte le direzioni, cinguettano, mangiano volando e accumulano energie per i grandi voli delle camere alte. Sono state fatte migliaia di leggi, compresa la Bucalossi, sono state fatte esplodere centinaia di bombe atomiche e dopo cinquant'anni eccoci qui ancora zingari dalla pelle chiara.
Ma come dei poveri diavoli, ci vogliamo soffermare all'ultimo fatto di cronaca nera, di Tor di Quinto alla morte per rapina; con il nostro stile, facendo delle critiche per quel poco che è stato fatto per il sociale nello stesso quartiere Infernetto. Il "discorsetto" non vale per il commerciale (con tutti questi centri commerciali a prezzi uguali!), che da l'impressione che l'uomo un giorno, non tanto lontano, sarà plastificato o ingrassato quel tanto che basti affinché due obesi non passino nei vicoletti delle borgatine lasciate al buio, dato che saranno finiti gli interessi economici dei "mattonatori". Strade abitate da centinaia di famiglie, anziani, giovani, lavoratori e disoccupati, che sono a rischio dai tanti male intenzionati, ecco il nostro che secondo noi è il vostro Tor di Quinto, compresi i fatti successivi, (l'aggressione vigliacca a tre poveri disgraziati), che ci riportano 80 anni indietro. Ora dopo questo scarico di adrenalina intellettiva (ognuno da quel che può!), non ci rimane che dirvi, anzi farvi presente, che state illuminando la campagna, (Via Salorno), ma a quale scopo? A noi camminatori (costretti), per l'assenza di navette, non risultano presenti ne' accampamenti di zingari ne' tende di rumeni, di albanesi, di macedoni o di marocchini, ne' tantomeno prostitute e pedofili.
E' stata messa in sicurezza? Ma da cosa? Da scarichi abusivi di calcinacci? O avete aperto il varco a Sud-Ovest a nuovi insediamenti?
Perché se il problema è questo, ci dispiace molto scriverlo, ma crediamo dal profondo del nostro cervelletto, che voi non siate in grado di far nascere o civilizzare una periferia grande come quella romana, tantomeno l'Infernetto essendo una borgata anomala. Una borgata che secondo i vostri modi di amministrare non ha un pronto soccorso, non ha un punto d'incontro, non ha bus navetta, dove le biblioteche sono dei sogni, e l'illuminazione stessa di queste borgate e" borgatine" (le Tor di Quinto) sono carenti, in special modo dove sono assenti i super mercati...
E la beffa pilotata di tutto questo scritto incomprensibile, è che oltre tutto il futuro ci riserverà un sindaco dal nome Fini, e noi dobbiamo ricominciare da tre. Perché c'eravamo.
A meno che, si decida di operare differentemente supponendo, ad esempio, che si ceda all'ENEL il terreno compreso tra Via Leopoldo Mugnone e Via Romualdo Marengo di 4,800 metri quadrati, ora edificabili, per 11.800 metri cubi la quale a sua volta edificherebbe una biblioteca pubblica a pannelli solari per tutti i residenti, in cambio di acqua calda e illuminazione stradale. Giusto? Gratis!?
Certamente dopo i cinquant'anni trascorsi in questo quartiere la nostra vita e' a pezzi, ma, lasciateci sognare Democrazie compiute.
Pensionati e lavoratori di strada socialmente inutili X
Per un'Infernetto Comune autonomo
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