"Con l'ordine del giorno del PdL approvato questa mattina in consiglio municipale la maggioranza ha dato prova di grande senso di responsabilità e di coesione, mentre l'opposizione di centrosinistra che ha di fatto determinato la situazione che ci troviamo oggi a governare non è stata in grado di elaborare un percorso né unitario né tanto meno credibile". Così il presidente del Municipio Roma XIII Giacomo Vizzani è intervenuto sulla questione degli impianti sportivi a servizio del Mondiale di Nuoto di Roma 2009 la cui realizzazione è prevista sul lungomare di Ostia.
"E' paradossale – aggiunge il presidente Vizzani – che proprio quegli stessi esponenti politici che fino a pochi mesi fa rappresentavano la maggioranza e amministravano sia il Comune di Roma sia il Municipio e che avevano indicato e approvato l'attuale collocazione degli impianti, oggi sostengano tesi diametralmente opposte. Per quanto ci riguarda – sottolinea il presidente del Municipio Roma XIII -, abbiamo stabilito in accordo con il sindaco di Roma Gianni Alemanno di verificare con la Federazione Italiana Nuoto la possibilità di delocalizzare l'impianto anche con l'utilizzo di strutture già esistenti sul territorio, fatto salvo il rispetto dei tempi utili per garantire il regolare svolgimento dei campionati mondiali".
Nel documento approvato il Consiglio impegna, tra l'altro, il presidente Vizzani affinché si ottenga la conferma dalla FIN "che i campionati mondiali di nuoto vengano effettuati ad Ostia, che i lavori di realizzazione del Polo Natatorio vengano ultimati in tempo utile per lo svolgimento del campinato mondiale 2009; che venga confermato l'uso pubblico della struttura così come previsto dalla delibera del Consiglio Comunale di Roma".
"A questo punto – ha aggiunto il presidente del Municipio Giacomo Vizzani – è lecito esprimere qualche ragionevole perplessità che la struttura del polo natatorio, così come progettata, possa essere conclusa in tempo per la competizione mondiale e per questo motivo chiediamo conferme ai tecnici. Sono convinto che la scelta più praticabile al momento sia quella di valorizzare una struttura pubblica già esistente, come ad esempio l'ex Enalc Hotel che già dispone di un a foresteria adatta ad ospitare le delegazioni di atleti, e di completarla con una piscina peraltro già prevista nel progetto ma non ancora realizzata per mancanza di fondi. Soltanto con la delocalizzazione del complesso in un'altra sede, peraltro, gli studi sulla valorizzazione del lungomare di Roma promossi dalla Regione Lazio con il Bando Internazionale di Idee e dal Comune di Roma con l'incarico affidato a Risorse di Roma di progettare la Stu rimarrebbero ancora utilizzabili e non butteremo in un cestino idee e progetti per centinaia di migliaia di euro".
"E' paradossale – aggiunge il presidente Vizzani – che proprio quegli stessi esponenti politici che fino a pochi mesi fa rappresentavano la maggioranza e amministravano sia il Comune di Roma sia il Municipio e che avevano indicato e approvato l'attuale collocazione degli impianti, oggi sostengano tesi diametralmente opposte. Per quanto ci riguarda – sottolinea il presidente del Municipio Roma XIII -, abbiamo stabilito in accordo con il sindaco di Roma Gianni Alemanno di verificare con la Federazione Italiana Nuoto la possibilità di delocalizzare l'impianto anche con l'utilizzo di strutture già esistenti sul territorio, fatto salvo il rispetto dei tempi utili per garantire il regolare svolgimento dei campionati mondiali".
Nel documento approvato il Consiglio impegna, tra l'altro, il presidente Vizzani affinché si ottenga la conferma dalla FIN "che i campionati mondiali di nuoto vengano effettuati ad Ostia, che i lavori di realizzazione del Polo Natatorio vengano ultimati in tempo utile per lo svolgimento del campinato mondiale 2009; che venga confermato l'uso pubblico della struttura così come previsto dalla delibera del Consiglio Comunale di Roma".
"A questo punto – ha aggiunto il presidente del Municipio Giacomo Vizzani – è lecito esprimere qualche ragionevole perplessità che la struttura del polo natatorio, così come progettata, possa essere conclusa in tempo per la competizione mondiale e per questo motivo chiediamo conferme ai tecnici. Sono convinto che la scelta più praticabile al momento sia quella di valorizzare una struttura pubblica già esistente, come ad esempio l'ex Enalc Hotel che già dispone di un a foresteria adatta ad ospitare le delegazioni di atleti, e di completarla con una piscina peraltro già prevista nel progetto ma non ancora realizzata per mancanza di fondi. Soltanto con la delocalizzazione del complesso in un'altra sede, peraltro, gli studi sulla valorizzazione del lungomare di Roma promossi dalla Regione Lazio con il Bando Internazionale di Idee e dal Comune di Roma con l'incarico affidato a Risorse di Roma di progettare la Stu rimarrebbero ancora utilizzabili e non butteremo in un cestino idee e progetti per centinaia di migliaia di euro".
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