"Infernetto e Dintorni" è un blog realizzato dell'Associazione Culturale Infernetto e Dintorni, ideato con lo scopo di agevolare lo scambio di opinioni tra gli abitanti dell'Infernetto e del X Municipio, ex XIII Municipio. L'obiettivo del blog è di fornire visibilità circa l'urbanizzazione del quartiere e le criticità ad essa connesse. Divulghiamo informazioni, condividiamo emozioni. L'Associazione è stata promotrice ed è stata fra i Soci Fondatori del Coordinamento Infernetto fino al 09/04/2016.

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venerdì 25 maggio 2007

OPERE A SCOMPUTO E NON SOLO

Mi chiamo Stefano Fioravanti e mi rivolgo, anche a nome e per conto di altri (vedi nominativi in calce), ai residenti del gruppo di strade della zona evidenziata nella cartina.

Gli scopi di questa lettera sono principalmente due:

1 - aggiornarvi sui risultati di verifiche e valutazioni fatte negli ultimi mesi insieme ad alcuni residenti della stessa zona, per capire se e come intervenire per dare un assetto decente alle nostre strade;
2 - raccogliere altre informazioni/adesioni tra chi, fino ad oggi, non fosse stato direttamente coinvolto.

Cercherò di sintetizzare, focalizzando i punti salienti:

Circa 7 mesi fa si è costituito un primo gruppo di residenti, abitanti nelle strade Geminiani, Galuppi (solo parte all’angolo con Geminiani), Gallotti, Ghione e Giorza (parte iniziale).
Questo gruppo ha condiviso la necessità di fare concretamente qualcosa, inizialmente per il solo manto stradale, in seguito anche per la raccolta delle acque piovane.
C’è successivamente stato un incontro tra questo ed un altro gruppo che, senza sapere nulla del primo, aveva a sua volta preso l’iniziativa di sensibilizzare altri residenti sullo stesso tema, in questo caso delle strade intorno a via Ferruccio Busoni, anche attraverso la pubblicazione di una lettera sul blog internet dell’associazione “Infernetto e dintorni”.
E’ stato deciso di provare ad affrontare direttamente le istituzioni (Municipio, Comune, Assessorato, ecc.) per capire meglio cosa avremmo potuto fare, se avrebbero potuto occuparsene direttamente loro (come sembrerebbe dovuto e logico) oppure, quantomeno, se avrebbero potuto aiutarci e consigliarci.

Ci sono stati diversi incontri, molto diluiti nel tempo, sia tra gli elementi dei gruppi che con alcuni comitati di quartiere, sia con l’Associazione culturale “Infernetto e dintorni” che con le istituzioni.

Sono stati nel frattempo richiesti ed ottenuti diversi preventivi da ditte private.

I risultati ad oggi sono i seguenti:
1 - La EX cooperativa “Casa mia”, da cui parte dell'Infernetto deriva, ci ha lasciato in eredità una proprietà indivisa ed indivisibile, conosciuta con il nome di “Beni comuni”, che di fatto sono le nostre strade e gli spazi di aree verdi. Ne deriva che le nostre strade sono private (anche se aperte al pubblico transito): il comune acquisirà nel tempo solo quelle considerate di primaria importanza per il traffico (che per essere prese in considerazione devono avere una larghezza minima di metri 10).
2 - esiste uno strumento, chiamato “Opere a scomputo” che, in un modo articolato e complesso, consente di “spendere” gli oneri concessori, che chi costruisce deve versare al Comune, per le opere di urbanizzazione come quelle che ci interessano (raccolta acque, illuminazione, manto stradale). Tale strumento potrebbe agevolare (finanziandola in parte) la realizzazione dell'opera.
In ogni caso ci siamo resi conto che il lavoro deve essere fatto da noi, con o senza tali agevolazioni, e considerando i potenziali interessati che, almeno sulla carta, sono disposti ad investire denaro proprio per la sistemazione delle strade, la cosa sembra possibile;
3 - abbiamo anche constatato però, molte difficoltà nel riunire e coinvolgere direttamente un sufficiente numero di potenziali interessati, per fare in modo che gli incontri siano effettivamente in grado di abilitare azioni concrete e condivise da tutti.

Una precisazione riguardo alle opere a scomputo: non sono rimasti molti lotti da edificare nelle nostre strade: in ogni caso riteniamo che tale risorsa vada esplorata in modo esauriente. Va tenuto infatti conto che il proprietario di ogni lotto, per edificare, deve versare circa 35000 euro che se non sfruttati per lo scomputo, risulterebbero pressoché “gettati” via.

Un’altra precisazione importante:
le strade sono diverse, più o meno densamente abitate, con problemi diversi riguardo a raccolta acque e manto stradale. Appare evidente che tutti dovremmo essere ugualmente interessati a sistemarle tutte, distribuendo equamente la spesa, costituendo un gruppo, il più grande possibile, allo scopo di ottenere dei costi più bassi, vista la dimensione dell’intervento.
Qualora invece i residenti delle diverse strade si caratterizzassero e distinguessero in base alla diversità dello stato delle strade e delle esigenze, sarebbe assai difficile trovare un accordo e costituire un unico, grande, potenziale cliente.

Dopo più di 6 mesi, anche per il fatto che i lavori iniziati su via Castrucci potrebbero agevolarci, crediamo che sia giunto il momento di stringere i tempi, capire chi e quanti siamo, cosa vogliamo e possiamo fare, e quindi agire.

Per limitare al minimo ulteriori cicli di verifica/approvazione si propone - a chi non avesse ancora dato la sua adesione formale a costituire un unico gruppo allargato (che definisca una volta per tutte le potenzialità per le opere a scomputo, decida definitivamente cosa fare e lo faccia concretamente) - di comunicare i propri dati, telefonicamente, a mezzo lettera o via posta elettronica ad uno dei referenti riportati in calce.

Sarebbe molto utile conoscere i riferimenti dei proprietari dei lotti da edificare: chiunque li conosca è pregato di metterci in condizione di contattarli.

Si fa presente che la spesa, secondo i preventivi di cui sopra, oscillerebbe tra i 1500 ed i 2000 euro, a seconda di quanti saremo alla fine, di quali strade saranno coinvolte, e della complessità del lavoro che alla fine decideremo: la forchetta è ampia dal momento che i dati sui partecipanti e sui tratti di strada coinvolti sono ancora scarsi.

Se nel corso delle prossime due o tre settimane raccoglieremo un numero significativo di risposte, adesioni ed informazioni, sarà nostra cura ricondividere i risultati ed un piano operativo più dettagliato, per attuare un progetto.
Altrimenti potremo comunque prendere atto della non sostenibilità di un progetto tanto ampio e sarà facoltà dei gruppi di ogni singola strada di esplorare autonomamente le rispettive esigenze e possibilità di intervento.

Cordiali saluti.


Stefano Fioravanti

Fabio Pulidori

Giovanni Rosellini

Mauro Orlandi

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