"Infernetto e Dintorni" è un blog realizzato dell'Associazione Culturale Infernetto e Dintorni, ideato con lo scopo di agevolare lo scambio di opinioni tra gli abitanti dell'Infernetto e del X Municipio, ex XIII Municipio. L'obiettivo del blog è di fornire visibilità circa l'urbanizzazione del quartiere e le criticità ad essa connesse. Divulghiamo informazioni, condividiamo emozioni. L'Associazione è stata promotrice ed è stata fra i Soci Fondatori del Coordinamento Infernetto fino al 09/04/2016.

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martedì 13 maggio 2008

Paola Scacciavillani intervista Giacomo VIZZANI, neo presidente del XIII Municipio

Giacomo Vizzani, 61 anni, romano, residente nel XIII Municiio dal 1972, sposato e padre di due figli, è economista d’impresa, commercialista e revisore contabile. E’ laureato in giurisprudenza ed è specializzato in controllo di gestione industriale. E’ libero professionista da oltre 38 anni. Ha iniziato l’attività politica nel 1994 con la nascita di Alleanza Nazionale. E’ stato consigliere comunale a Roma nelle file di AN, dal 2000 al 2006, per due consiliature consecutive. Ha ricoperto le cariche di vicepresidente delle commissioni consiliari permanenti Patrimonio e Bilancio ed è stato membro della commissione Commercio e Attività Produttive.

Buongiorno, presidente Vizzani. so che, prima di iniziare con le domande, lei ha un messaggio per i lettori di Zeus abitanti all’Axa, Casalpalocco, Infernetto, Madonnetta, Acilia e Malafede che hanno votato per lei così numerosi…

Sì, è così. Vorrei approfittare della opportunità che Zeus mi dà, per ringraziare tutti coloro che hanno espresso, con il voto, la fiducia nella mia persona ed anche coloro che, pur non avendo votato per me, aspettano fiduciosi di potermi giudicare in base al mio operato. Come avrete notato, ho deliberatamente scelto di non fare affiggere manifesti di ringraziamento perché dopo gli sprechi di carta che inevitabilmente la campagna elettorale comporta - e anche in quella occasione ho fatto un uso limitatissimo di manifesti - vorrei dare un primo segnale di cambiamento, evitando altri sprechi ed altre ferite all’armonia dell’arredo urbano.

Molti lettori di Zeus abitano all’Axa e hanno commentato i risultati elettorali esclamando: “Li abbiamo fermati!”. Come intende la sua amministrazione risolvere il “problema Axa”?

All’Axa cambierà la situazione esistente. Per prima cosa sarà ripristinata la legalità, perché nonostante quanto sostenuto dalla Avvocatura e dalla vecchia dirigenza del Municipio, secondo me è stata fatta una forzatura perché non è possibile che, comunque vadano le cose, qualcuno abbia la maggioranza assoluta non avendo la relativa proprietà consortile. Quindi, a mio parere, c’è stato un esproprio forzato dei diritti dei cittadini, diritto che va ripristinato. Ad aggravare la situazione, il rifiuto del Municipio, ovvero il Comune, di effettuare il pagamento delle quote consortili sul 50%. A questo punto va riesaminato il tutto e va ripristinata la legalità. Una cosa è certa, oggi, l’attuale cda del Consorzio Axa non ha più l’alleato di prima, questo è fuori dubbio, noi siamo più per i cittadini che per il Consorzio.

Passiamo ora ad un argomento che riguarda, più in generale, tutti noi: come il “Patto per Roma” siglato da Alemanno e Berlusconi modificherà l’amministrazione del XIII Municipio?

Sarà un “cambio epocale” perché noi, oltre al patto per Roma, abbiamo sottoscritto un “Patto per il XIII Municipio” che sarà quindi il “Municipio pilota” con, da subito, tutte le deleghe che serviranno per mettere a punto un sistema di governance dei futuri comuni metropolitani che deriveranno dalla trasformazione dei Municipi. Tutti i 19 Municipi di Roma diventeranno Comuni metropolitani del distretto federale metropolitano. Per chiarire: le competenze che attualmente ha il Comune di Roma, le avrà il Comune Metropolitano. Il Comune di Roma manterrà le funzioni strategiche cioè, il coordinamento dell’area metropolitana perché, diventando il Comune di Roma distretto federale metropolitano, manterrà l’istituzione legislativa. Quindi, il Municipio XIII sarà da subito un Municipio pilota ed avrà, da subito, le deleghe, è questa la cosa importante! Avremo da risolvere un mare di problemi ma avremo anche un mare di opportunità, non ultimo il fatto che, essendo prevista nel patto per Roma una legge obiettivo per le periferie, mentre gli altri Municipi vi potranno accedere quando diventeranno comuni metropolitani, noi vi accederemo da subito.

Quindi noi partiamo con un paio d’anni di vantaggio!

Certo! Qui il Comune diventa Distretto federale quindi istituzione legislativa, un po’ come Lisbona per il Portogallo, come Washington D.C. per gli Stati Uniti, quindi una sorta di Stato nello Stato.

Questo significa che Roma avrà competenze anche legislative, oltre che amministrative?

Sì, però quelle amministrative le demanderà ai Comuni metropolitani, ponendo quindi fine ai dipartimenti, che, sono poi stati il vero problema del mancato decentramento amministrativo, continuando ad assorbire risorse a discapito dei Municipi. Questo sistema finirà e finirà proprio a cominciare con il Municipio XIII che sarà autonomo rispetto al dipartimento, quindi non dovrà colloquiare con il dipartimento quanto, a livello strategico, con il Sindaco e poi, addirittura, con lo Stato per le infrastrutture e, con la Legge Obiettivo, potrà accedere direttamente ai fondi comunitari, senza passare per le Province e le Regioni. E’ una situazione che ci permetterà di operare presto e bene, questo è certo!

Quale sarà il rapporto con il vicino Comune di Fiumicino?

Con il Comune di Fiumicino io intendo fare, e in questo senso cercherò un accordo con Canapini, un accordo di area vasta, perché Fiumicino è imprescindibile da Ostia e viceversa, avendo in comune problemi quali, ad esempio, i collegamenti con l’Aeroporto. Creando un’area vasta si potranno semplificare le soluzioni, con reciproco vantaggio.

Insomma, ne avremo da scrivere nei prossimi mesi!

Penso proprio di sì!

Presidente, a proposito dei gravi problemi di collegamento, quali opere prevede per il miglioramento della viabilità da e verso l’Eur?

Premettendo che le metropolitane non si comprano al supermercato e che bisogna progettarle, c’è un piano di viabilità esistente che, oltre al completamento delle complanari della Cristoforo Colombo, prevede un progetto per la riunificazione della Via del Mare con l’Ostiense. Se ne parla da tempo, ma io mi auguro di poterlo realizzare a breve termine come pure per il Ponte della Scafa per il quale mi auguro, a breve, di poter dare la prima picconata perché il progetto esisteva, c’erano pure i fondi, solo che poi qui qualcuno voleva fare l’opera d’arte da lasciare a futura memoria e non se n’è fatto niente, noi faremo una cosa semplice, ma funzionale, e la faremo subito.

Tra le cose semplici e di realizzazione più immediata - il nostro editore ne parla in questo editoriale - ci sono soluzioni che costano poco e sono già pronte, tipo la stazione di Acilia sud dove c’è solo da realizzare un paio di pensiline e dire al treno di fermarsi, non serve mica una mega stazione!

Noi abbiamo previsto Acilia sud e Malafede come stazioni nel progetto del Patto per il XIII Municipio

Il fatto è che ne se parlava già ai tempi di Massimo di Somma, nel 1997, e ancora ne stiamo parlando!

Trasformare effettivamente, non a chiacchiere con la verniciatura dei vagoni “il trenino ciuf ciuf”, in metropolitana effettiva non è certo una cosa che si realizza in tre giorni.

Ma neanche in undici anni! A proposito di tempi, anche io le chiedo: cosa farà nei primi 100 giorni?

Sicuramente, nei primi 100 giorni, del Patto per il XIII si potrà vedere poco, ma è certo che un miglioramento dei flussi finanziari, una ottimizzazione delle spese, una maggiore attenzione alla amministrazione ci sarà da subito, è sicuro che questo verrà attuato immediatamente.

Cosa ci dice a proposito di Valle Porcina?

Per Valle Porcina, intanto, esiste un processo che è già stato instaurato ma che dobbiamo contrastare impedendo che venga implementato. Personalmente, io da sempre ho dichiarato che non andava risolto in quella maniera, perché così, praticamente, è in atto il “tour dei residence”: queste persone venivano da Bravetta, sono andati sulla Cassia, ora vengono qua e poi ricomincerà il solito giro! Non è così che si risolve il problema.

Esistono progetti alternativi?

Progetti alternativi esistono, esiste una delibera del Consiglio Comunale di Roma per la quale io, oltre ad averne partecipato alla stesura, ho anche votato favorevolmente, e che prevedeva che una percentuale delle unità immobiliari realizzate nei Piani di zona, dovesse essere utilizzata per l’affitto a canone concordato o a canone sociale. Se effettivamente venisse dato seguito a questo, in breve tempo, si potrebbe risolvere il problema con una duplice valenza: primo, non creare ghetti, ma distribuire le persone nel territorio dando loro una reale possibilità di recupero sociale e, in secondo luogo, si risolverebbe il problema degli affitti delle case popolari.

E l’ipotesi che alcuni residenti avevano formulato, tipo destinare quegli alloggi ad utilità pubblica?

Noi, nel nostro programma. abbiamo detto che queste strutture vanno utilizzate anche per effettuare un controllo indiretto del nostro territorio dandole, per esempio, ai dipendenti delle forze dell’ordine e risolvendo contestualmente anche il problema relativo alla carenza di alloggi per le forze dell’ordine, problema anche questo, che, comunque, va risolto. Potrebbe essere, quindi. l’inizio di una soluzione realizzando anche un controllo indiretto del territorio perché laddove ci sono le famiglie dei dipendenti delle forze dell’ordine ci sono anche i membri delle forze dell’ordine.

I lettori di Zeus conoscono bene le mie due grandi passioni: il mare e la difesa dell’ambiente vorrei quindi conoscere i suoi progetti relativamente all’importanza del mare per Ostia, come risorsa economica per il suo sviluppo, nel rispetto dell’uso sostenibile.

Nel nostro programma c’è il progetto di far diventare il XIII Municipio “la porta di Roma sul Mediterraneo” e utilizzare i fondi europei esistenti, a cui non si capisce perché finora il Comune di Roma non abbia mai voluto accedere. Pur essendo questo progetto rivolto alla portualità, questo “water front med” traducibile come “acque di fronte al Mediterraneo” ci da la possibilità di sfruttare questi fondi perché prevede anche tutte le implementazioni industriali, turistiche e per la formazione, direttamente o indirettamente connesse con il mare Mediterraneo, quindi in questo progetto può rientrare anche l’Università e la Scuola di Alta Specializzazione per le Attività del Mediterraneo. Ricordiamoci che Roma è l’unica capitale europea che si affaccia direttamente sul mare Mediterraneo.

Ai suoi elettori sta molto a cuore la Vittorio Emanuele, conosciamo purtroppo lo squallore del suo presente, quale sarà il suo futuro?

La Vittorio Emanuele oggi è sotto utilizzata, male utilizzata, addirittura occupata, situazioni tutte non più, oggi, considerabili “normali”.

Si può migliorare la questione del Porto Canale dei Pescatori?

Sì! Si può e si deve migliorare perché è un Porto di IV categoria. Già esiste e giace in qualche armadio dell’ufficio tecnico di Ostia, un progetto per renderlo effettivamente navigabile, grazie alla costruzione di un braccio a mare che con dei passanti risolverebbe non solo il problema dell’insabbiamento ma costituirebbe un limite all’erosione delle spiagge. Grazie a passaggi subacquei, si risolverebbero con semplicità due problemi, Non si capisce perché, finora, le soluzioni semplici e intelligenti non siano state prese in considerazione.

Sarà un progetto costoso?

Per il progetto che fu studiato circa 20 anni fa da Giovanni Pompeiano, un dipendente dell’ufficio tecnico, era a quel tempo stato valutato un costo di 8 miliardi di lire, ci sarà da dover ricalcolare il costo attuale e in euro. Varrà, comunque, la pena di attuare questo importante progetto che riguarda una realtà economica esistente, costituita non soltanto da una piccola enclave di pescatori, ma che realizzerebbe anche il completamento di un’area molto bella, il tutto utilizzando i fondi europei.

Per cominciare?

Cominceremo ad agire non tanto dal centro di Ostia che, pur necessità di tanti interventi. Credo però che ci siano esigenze più immediate nell’interno, nel senso che qui non esistono periferie del XIII Municipio, deve esistere il XIII Municipio nella sua interezza con le più diverse realtà da quelle residenziali a quelle industriali.

Per uno che, tra le altre cose, ha fatto parte del Consiglio straordinario di Amministrazione che ha salvato la Parmalat, senza operare neanche un licenziamento, salvare un Municipio allo sbando potrebbe risultare meno complicato. Noi di Zeus ci auguriamo che questo accada e che possa procedere nel suo lavoro con la collaborazione di tutte le persone che vogliono bene a questo territorio.

Paola Scacciavillani

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