"Infernetto e Dintorni" è un blog realizzato dell'Associazione Culturale Infernetto e Dintorni, ideato con lo scopo di agevolare lo scambio di opinioni tra gli abitanti dell'Infernetto e del X Municipio, ex XIII Municipio. L'obiettivo del blog è di fornire visibilità circa l'urbanizzazione del quartiere e le criticità ad essa connesse. Divulghiamo informazioni, condividiamo emozioni. L'Associazione è stata promotrice ed è stata fra i Soci Fondatori del Coordinamento Infernetto fino al 09/04/2016.

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martedì 6 maggio 2008

Sono arrivato alla resa dei conti








Collevecchio.


Un paese molto tranquillo.


Lì, certe volte mi sorprendo ancora ad ascoltare il silenzio.


Lì, mi illudo di sentire le voci dei miei nonni.


E' un attimo di speranza che pago con una fredda delusione, e che si dirada con il passare del tempo e lo sbiadire dei ricordi.


Meglio non guardare più solamente al passato e a ciò che ho perduto. Conviene guardare, invece, al presente e al futuro.


E va bene.


Sono un pendolare di Ostia.


Frustrato.


Certo non c'è da essere sconsolati.


Ho un bel lavoro, molte relazioni sociali e affettive.


Alcune importanti. Come l'amore per la mia famiglia.


E mi resta ancora un pò di tempo per rimediare al resto.


Cammino.


Come un vecchio.


Metto un piede davanti all'altro: un lento, regolare trascinarmi.


Riesco a malapena a mettere un piede davanti all'altro.


In mezzo alla gente.


La gente come me.


Quelli che stanno a poche fermate dalla mediocrità, quelli dei desideri irrealizzabili, e la cui realtà non é certo desiderabile.


Quelli che invidiano, ma lusingano, quelli che non vuoi conoscere, che soltanto parlarci ti sembra una perdita di tempo.


Quelli che spuntano da qualche parte, ridendo alla battute che non hai neanche ancora fatto.


Quelli che ti fanno pena e che odi, quelli che temi e che in parte ti affascinano, quelli che potresti essere tu, e viceversa: sono lora la causa di sensi di colpa, rabbia e frustazione, conflitto interno, distorsioni di personalità, manie di grandezza, paranoia, megalomania, incubi, probemi di abuso di sostanze e persino dell'emicrania. Dovrei cambiare atteggiamento.


Dovrei affrontare la realtà, modificare il mio atteggiamento e guardare da un'altra parte.


Ma non lo farò.


Non posso farlo.


Non ancora.


Laureato. Specializzato. Sottopagato.


Tra pochi anni mi congederò con la mia brava pensione statale.


Sono dispiaciuto.


Il mio fallimento.


Mi sento disintegrato.


Mi sento come se fossi stato preso a botte fino allo sfinimento.


Ci sono pezzi di me che continuano a cadere.


Scoppio a piangere lacrime meritate e, in un certo senso, benefiche.
Mario Pulimanti (Lido di Ostia –Roma)

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