Come promesso nel precedente articolo "I BAMBINI ARRIVANO A SCUOLA COME PACCHI POSTALI?" comparso su "Il Giornale di Ostia" di venerdi scorso 16 ottobre 2009, facente riferimento alla nostra segnalazione, tramite l'articolo "SCUOLABUS = TRASPORTO BAMBINI, O..." di mercoledi 14 dello stesso mese, diamo ampia visibilità alla replica, comparsa oggi sempre sul medesimo quotidiano, "Il Giornale di Ostia", che, come di consueto ringraziamo per la visibilità e l'importanza che fornisce agli avvenimenti del quartiere Infernetto.
La replica di Daniele Cataloni, uno degli autisti del servizio scuolabus in forza alla scuola Mozart, è più che corretta e noi la sosteniamo in pieno, perchè, come dicevamo appunto nel nostro precedente articolo, il comportamento scorretto di un solo lavoratore troppo spesso rischia di vanificare anni di onesto, diligente ed indefesso lavoro di quanti lavorano nell'azienda di trasporto.
Noi dell'Associazione eravamo presenti come testimoni oculari al momento del verificarsi di tutte e tre le spiacevoli occasioni, e sappiamo perfettamente che Daniele non è il responsabile delle azioni descritte, infatti non lo abbiamo mai in nessun modo indicato come tale.
E' stato l'ultimo evento, l'attacco personale ad uno dei nostri Soci da parte dell'altro autista, che ci ha fatto decidere per l'azione poi intrapresa: bisognava mettere fine a questo comportamento, mettendo a conoscenza i cittadini e le Istituzioni di quanto stesse accadendo da qualche giorno nel posteggio della scuola Mozart.
Daniele ha fatto benissimo a replicare al nostro articolo, perchè le persone che, come lui, lavorano amando il proprio lavoro e si dedicano al Sociale (peraltro oggetto della nostra Associazione), vanno assolutamente valorizzate e messe nelle condizioni a loro ideali per lavorare nel miglior modo possibile. Il collega di Daniele che si è permesso l'inqualificabile comportamento, dovrebbe avere il coraggio e l'onestà di farsi avanti prendendosi le proprie responsabilità per quanto da lui commesso durante l'orario di lavoro e davanti ai bambini della scuola e ai loro genitori: è troppo comodo farsi scudo del collega onesto che "paga" anche e soprattutto per le colpe altrui.
Ringraziamo Daniele per il suo impegno Sociale e per quanto partecipato nella sua replica.
La replica di Daniele Cataloni, uno degli autisti del servizio scuolabus in forza alla scuola Mozart, è più che corretta e noi la sosteniamo in pieno, perchè, come dicevamo appunto nel nostro precedente articolo, il comportamento scorretto di un solo lavoratore troppo spesso rischia di vanificare anni di onesto, diligente ed indefesso lavoro di quanti lavorano nell'azienda di trasporto.
Noi dell'Associazione eravamo presenti come testimoni oculari al momento del verificarsi di tutte e tre le spiacevoli occasioni, e sappiamo perfettamente che Daniele non è il responsabile delle azioni descritte, infatti non lo abbiamo mai in nessun modo indicato come tale.
E' stato l'ultimo evento, l'attacco personale ad uno dei nostri Soci da parte dell'altro autista, che ci ha fatto decidere per l'azione poi intrapresa: bisognava mettere fine a questo comportamento, mettendo a conoscenza i cittadini e le Istituzioni di quanto stesse accadendo da qualche giorno nel posteggio della scuola Mozart.
Daniele ha fatto benissimo a replicare al nostro articolo, perchè le persone che, come lui, lavorano amando il proprio lavoro e si dedicano al Sociale (peraltro oggetto della nostra Associazione), vanno assolutamente valorizzate e messe nelle condizioni a loro ideali per lavorare nel miglior modo possibile. Il collega di Daniele che si è permesso l'inqualificabile comportamento, dovrebbe avere il coraggio e l'onestà di farsi avanti prendendosi le proprie responsabilità per quanto da lui commesso durante l'orario di lavoro e davanti ai bambini della scuola e ai loro genitori: è troppo comodo farsi scudo del collega onesto che "paga" anche e soprattutto per le colpe altrui.
Ringraziamo Daniele per il suo impegno Sociale e per quanto partecipato nella sua replica.
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