Tratto da "il Messaggero.it"
Buongiorno, mi chiamo Roberto e sono un cittadino che ha la “fortuna/sfortuna” di vivere in un un noto quartiere di Roma denominato “Infernetto” che come Lei senz’altro saprà sono ormai decenni che attende degli interventi seri che possano rendere la vita quotidiana un po’ più “accettabile” ai residenti, che ogni giorno devono raggiungere il posto di lavoro.
Non vorrei tediarLa con i problemi interni al quartiere che comunque sono noti a tutti (sicurezza, strade, servizi), ma mi limiterò a ricordarLe il grave problema della circolazione stradale nella principale arteria (la Via Cristoforo Colombo) che collega il quartiere al raccordo anulare ed al centro della città.
A tal proposito, di chiacchiere, manifestazioni incontri ne sono stati fatti tanti, ma sembra che qualunque proposta venga messa in campo, per una ragione o per un’altra, nessuna sia mai percorribile.
Ora mi rendo conto che amministrare una città come Roma sia cosa tutt’altro che semplice e che i problemi e le priorità siano tante, ma forse è giunto il momento di prestare un po’ di attenzione ad una situazione che ormai versa in condizioni gravissime: mi riferisco al fatto che ogni anno, a causa della eccessiva ed incessante cementificazione, il numero degli abitanti in tutta l’area sia aumentata considerevolmente e quindi non ci si può più permettere di ignorare i problemi di un’arteria così importante come la Cristoforo Colombo, che da oltre quarant’anni è rimasta la stessa.
Ritengo che le varie ipotesi di cui si è più volte discusso, tra cui sottopassi, complanari, passaggio pedonale all’incrocio con Via Pindaro (incrocio notoriamente pericoloso e causa di svariati incidenti anche mortali), ecc siano più o meno tutte valide, ma forse troppo ambiziose…???
Mi riferisco al fatto che oltre alle ingenti somme di denaro, (tra l’altro in parte già stanziate) interventi così radicali e complessi richiedono forse il coinvolgimento di più amministrazioni, per cui diventa difficile condividere un unico grande progetto che possa portare ad una soluzione applicabile (un vecchio proverbio dice che quando i galli a cantare sono tanti non si vede mai la luce…)
Pertanto, se posso permettermi di suggerire qualcosa, forse affronterei il problema in modo più mirato ed a piccoli passi: ad esempio perché non pensare intanto a delle rotatorie che in tempi brevi almeno darebbero un po’ di respiro e poi, a seguire, un primo sottopasso (incrocio con Via di Acilia o con Via di Malafede), anche per non paralizzare completamente il traffico.
Non oso pensare a cosa andremo incontro nelle giornate di pioggia dell’ormai prossimo inverno….! Un cordialissimo saluto
Roberto Vizzari
P.S. - Per la cronaca, in particolare in questi giorni la situazione si è ulteriormente aggravata perché non abbiamo nemmeno un minimo di presidio di Polizia Municipale all’altezza dei 2 semafori più critici (incrocio di Via di Acilia e Via di Malafede) che rappresentano la causa principale del problema traffico sulla Cristoforo Colombo.
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Buongiorno, mi chiamo Roberto e sono un cittadino che ha la “fortuna/sfortuna” di vivere in un un noto quartiere di Roma denominato “Infernetto” che come Lei senz’altro saprà sono ormai decenni che attende degli interventi seri che possano rendere la vita quotidiana un po’ più “accettabile” ai residenti, che ogni giorno devono raggiungere il posto di lavoro.
Non vorrei tediarLa con i problemi interni al quartiere che comunque sono noti a tutti (sicurezza, strade, servizi), ma mi limiterò a ricordarLe il grave problema della circolazione stradale nella principale arteria (la Via Cristoforo Colombo) che collega il quartiere al raccordo anulare ed al centro della città.
A tal proposito, di chiacchiere, manifestazioni incontri ne sono stati fatti tanti, ma sembra che qualunque proposta venga messa in campo, per una ragione o per un’altra, nessuna sia mai percorribile.
Ora mi rendo conto che amministrare una città come Roma sia cosa tutt’altro che semplice e che i problemi e le priorità siano tante, ma forse è giunto il momento di prestare un po’ di attenzione ad una situazione che ormai versa in condizioni gravissime: mi riferisco al fatto che ogni anno, a causa della eccessiva ed incessante cementificazione, il numero degli abitanti in tutta l’area sia aumentata considerevolmente e quindi non ci si può più permettere di ignorare i problemi di un’arteria così importante come la Cristoforo Colombo, che da oltre quarant’anni è rimasta la stessa.
Ritengo che le varie ipotesi di cui si è più volte discusso, tra cui sottopassi, complanari, passaggio pedonale all’incrocio con Via Pindaro (incrocio notoriamente pericoloso e causa di svariati incidenti anche mortali), ecc siano più o meno tutte valide, ma forse troppo ambiziose…???
Mi riferisco al fatto che oltre alle ingenti somme di denaro, (tra l’altro in parte già stanziate) interventi così radicali e complessi richiedono forse il coinvolgimento di più amministrazioni, per cui diventa difficile condividere un unico grande progetto che possa portare ad una soluzione applicabile (un vecchio proverbio dice che quando i galli a cantare sono tanti non si vede mai la luce…)
Pertanto, se posso permettermi di suggerire qualcosa, forse affronterei il problema in modo più mirato ed a piccoli passi: ad esempio perché non pensare intanto a delle rotatorie che in tempi brevi almeno darebbero un po’ di respiro e poi, a seguire, un primo sottopasso (incrocio con Via di Acilia o con Via di Malafede), anche per non paralizzare completamente il traffico.
Non oso pensare a cosa andremo incontro nelle giornate di pioggia dell’ormai prossimo inverno….! Un cordialissimo saluto
Roberto Vizzari
P.S. - Per la cronaca, in particolare in questi giorni la situazione si è ulteriormente aggravata perché non abbiamo nemmeno un minimo di presidio di Polizia Municipale all’altezza dei 2 semafori più critici (incrocio di Via di Acilia e Via di Malafede) che rappresentano la causa principale del problema traffico sulla Cristoforo Colombo.
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