Tratto da "il Messaggero.it"
Buongiorno mi chiamo Francesca e abito in zona Infernetto a Roma. La chiamo zona perchè è un dato di fatto ma in realtà è diventata una città nella città. Grazie a piani di costruzione regolamentati in vario modo è stato edificato a dismisura e questa condizione per diverse ragioni non cessa di esistere. Fino a qui niente di strano se non il fatto che molti abitanti, come me, hanno scelto di allontanarsi dal centro di Roma per avere una qualità di vita migliore e sopratutto per vivere condizioni che in città non sarebbero state possibili; naturalmente il problema traffico, in questi casi considerato serio, è stato comunque messo in preventivo.
Il traffico pesante sulla Via Cristoforo Colombo, che puntualmente blocca le zone di Malafede, Acilia, Axa, CasalPaolocco, Infernetto, Ostia e zone limitrofe, è l'incubo quotidiano con cui conviviamo ormai da troppo tempo e che, per forza di cose, pregiudica notevolmente i rapporti di lavoro, lo stato di salute, lo stato d'animo, etc. etc. Lo stesso è regolato, a volte, da vigili della Polizia Municipale che, non sempre sapientemente, fanno in modo che sia scorrevole.. Ma non si può dipendere dai vigili, dal loro umore e dalla loro capacità!
Molta gente non vive come me una situazione di tranquillità al lavoro e dico che fossi un capo ed avessi un dipendente che tutti i giorni arriva in ritardo non so quale sarebbe la reazione e la giusta conseguenza... Sono stati istituiti comitati di quartiere, è stato sottoposto il problema alla giunta ma nulla è stato risolto. La Via Cristoforo Colombo è una strada alberata che costeggia in parte la residenza estiva del Presidente della Repubblica. Personalmente non ho nulla contro il Presidente della Repubblica e sono grande amante della natura e degli alberi, anche secolari, ma forse si potrebbe cominciare a pensare che, se tolti (cosa che non vorrei mai, casomai farei saltare la residenza), possano essere la soluzione a questo grave, pesante, estremo ed invivibile problema. Concludo salutando con solidarietà tutti i compagni di sventura esauriti e stressati della mattina.
Francesca
Buongiorno mi chiamo Francesca e abito in zona Infernetto a Roma. La chiamo zona perchè è un dato di fatto ma in realtà è diventata una città nella città. Grazie a piani di costruzione regolamentati in vario modo è stato edificato a dismisura e questa condizione per diverse ragioni non cessa di esistere. Fino a qui niente di strano se non il fatto che molti abitanti, come me, hanno scelto di allontanarsi dal centro di Roma per avere una qualità di vita migliore e sopratutto per vivere condizioni che in città non sarebbero state possibili; naturalmente il problema traffico, in questi casi considerato serio, è stato comunque messo in preventivo.
Il traffico pesante sulla Via Cristoforo Colombo, che puntualmente blocca le zone di Malafede, Acilia, Axa, CasalPaolocco, Infernetto, Ostia e zone limitrofe, è l'incubo quotidiano con cui conviviamo ormai da troppo tempo e che, per forza di cose, pregiudica notevolmente i rapporti di lavoro, lo stato di salute, lo stato d'animo, etc. etc. Lo stesso è regolato, a volte, da vigili della Polizia Municipale che, non sempre sapientemente, fanno in modo che sia scorrevole.. Ma non si può dipendere dai vigili, dal loro umore e dalla loro capacità!
Molta gente non vive come me una situazione di tranquillità al lavoro e dico che fossi un capo ed avessi un dipendente che tutti i giorni arriva in ritardo non so quale sarebbe la reazione e la giusta conseguenza... Sono stati istituiti comitati di quartiere, è stato sottoposto il problema alla giunta ma nulla è stato risolto. La Via Cristoforo Colombo è una strada alberata che costeggia in parte la residenza estiva del Presidente della Repubblica. Personalmente non ho nulla contro il Presidente della Repubblica e sono grande amante della natura e degli alberi, anche secolari, ma forse si potrebbe cominciare a pensare che, se tolti (cosa che non vorrei mai, casomai farei saltare la residenza), possano essere la soluzione a questo grave, pesante, estremo ed invivibile problema. Concludo salutando con solidarietà tutti i compagni di sventura esauriti e stressati della mattina.
Francesca
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