- Bangladesh (in ottobre),
- Romania (in novembre),
- Albania (in dicembre),
- Polonia (in gennaio),
- Perù (in febbraio),
- Cina (in marzo),
- Marocco (in aprile),
- Filippine (in maggio).
Massimo rigore è stato posto nella scelta dei piatti che saranno serviti a pranzo: solo ricette per bambini; materie prime di alta qualità, biologiche e/o equosolidali; valori nutrizionali in linea con le raccomandazioni LARN (Livelli di Assunzione Raccomandati di Nutrienti); preparazione dei cibi effettuata nelle cucine degli istituti dai cuochi scolastici.
Si tratta delle stesse procedure che vengono applicate per la preparazione di tutti gli altri pasti serviti ogni giorno nelle scuole della nostra città.
L'introduzione nelle mense scolastiche di pasti non appartenenti alla cultura alimentare italiana, non solo vuole educare il palato a nuovi sapori, ma si propone di arricchire la mente con la conoscenza di nuove culture.
A questo scopo sono stati realizzati, con la collaborazione della Sapienza, dell'Istituto San Gallicano e di mediatori culturali, otto opuscoli per le scuole, che oltre alle ricette raccontano anche la storia e il territorio, la cultura alimentare, festività e curiosità, e una fiaba di ognuno degli 8 paesi portati a tavola.
Il progetto è promosso dall'Assessorato alle Politiche Educative e Scolastiche del Comune di Roma in collaborazione con il Dipartimento di Biologia Animale e dell'Uomo dell'Università "La Sapienza" e la Struttura Complessa di Medicina Preventiva delle Migrazioni del Turismo e di Dermatologia Tropicale dell'Istituto San Gallicano.
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