Scritto da Fabrizio Santori
AN: “UNA GABELLA ANTIDEMOCRATICA”
“Non basta la pressione fiscale che tartassa le famiglie italiane ora il governo Prodi cerca di fare casse con il popolo di internet che da sempre viene considerato svincolato e incondizionato di esprimere liberamente la propria opinione senza gabelle e contributi” lo dichiarano con una nota congiunta Fabrizio Santori capogruppo di AN del Municipio Roma XVI e Francesco Filini, consigliere del Municipio Roma IV che denunciano “l’approvazione all’unanimità in Consiglio dei Ministri del disegno di legge del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e comunicazione Franco Levi che prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al Roc, un registro dell'Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se rende informazione senza fini di lucro”.
“I blog e numerosi siti di protesta sociale, per la loro semplicità d'uso, permettono a chiunque di pubblicare il proprio pensiero, un sito personale per parlare di sè o condividere una passione in comune o anche per contestare la politica e le amministrazioni locali – prosegue la nota – in questi ultimi anni sono nati centinaia di migliaia di blog che sono diventati un punto di riferimento coinvolgendo un vastissimo numero di navigatori ma che saranno costretti a chiudere per questa ennesima gabella del governo Prodi che di fatto limita l’accesso alla Rete”.
“Chi si sottoporrebbe a questo farraginoso iter per creare un blog? La legge Levi-Prodi obbligherà chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all'albo senza dimenticare che il disegno di legge prevede pene durissime, articoli 57 e 57bis del codice penale, per chi non rispetta la normativa, – conclude la nota – questo è il momento di dire basta a questo Governo perché se il Parlamento dovesse approvare questa legge sarebbe l‘ultimo atto chge sancirà la fine della Rete in Italia mentre tutti i nostri migliori blogger si trasferiranno in qualche stato estero che sicuramente non tappa la bocca al popolo di internet”.
Roma 20 ottobre 2007
SU WWW.FABRIZIOSANTORI.COM IL DISEGNO DI LEGGE CHE INIZIA IL SUO ITER IN PARLAMENTO
PER INFORMAZIONI
http://www.fabriziosantori.com/
http://www.filini.tv/
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“Non basta la pressione fiscale che tartassa le famiglie italiane ora il governo Prodi cerca di fare casse con il popolo di internet che da sempre viene considerato svincolato e incondizionato di esprimere liberamente la propria opinione senza gabelle e contributi” lo dichiarano con una nota congiunta Fabrizio Santori capogruppo di AN del Municipio Roma XVI e Francesco Filini, consigliere del Municipio Roma IV che denunciano “l’approvazione all’unanimità in Consiglio dei Ministri del disegno di legge del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e comunicazione Franco Levi che prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al Roc, un registro dell'Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se rende informazione senza fini di lucro”.
“I blog e numerosi siti di protesta sociale, per la loro semplicità d'uso, permettono a chiunque di pubblicare il proprio pensiero, un sito personale per parlare di sè o condividere una passione in comune o anche per contestare la politica e le amministrazioni locali – prosegue la nota – in questi ultimi anni sono nati centinaia di migliaia di blog che sono diventati un punto di riferimento coinvolgendo un vastissimo numero di navigatori ma che saranno costretti a chiudere per questa ennesima gabella del governo Prodi che di fatto limita l’accesso alla Rete”.
“Chi si sottoporrebbe a questo farraginoso iter per creare un blog? La legge Levi-Prodi obbligherà chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all'albo senza dimenticare che il disegno di legge prevede pene durissime, articoli 57 e 57bis del codice penale, per chi non rispetta la normativa, – conclude la nota – questo è il momento di dire basta a questo Governo perché se il Parlamento dovesse approvare questa legge sarebbe l‘ultimo atto chge sancirà la fine della Rete in Italia mentre tutti i nostri migliori blogger si trasferiranno in qualche stato estero che sicuramente non tappa la bocca al popolo di internet”.
Roma 20 ottobre 2007
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