Venerdi 5 ottobre 2007, l'Infernetto finalmente ha visto l'apertura di via Pizzini, via Orff e via Cilea. Apertura che si è fatta attendere da anni, alcune di queste, infatti, via Pizzini in particolare, erano già pronte da più di tre anni.
Ora il traffico dei veicoli può transitare anche su queste nuove strade, allegerendo parzialmente la situazione viaria delle strade immediatamente limitrofe alla zona compresa fra via Ferrari, viale di Castelporziano, via Romani e via Boezi. Ma vediamo nel particolare come si presenta ora la situazione descritta.
Questa è via Carlo Alberto Pizzini, che collega via Pietro Romani con via Maurice Ravel permettendo di arrivare alla scuola Mozart di via Cilea. Una bellissima strada con annessi parcheggi per i residenti che possono essere utilizzati anche per lasciare le auto di chi si vuole recare alla scuola o all'ufficio postale dell'Infernetto. Ufficio che ad oggi non permette ancora il ritiro dei pacchi e delle raccomandate.
Questa, invece è via Romano Micheli, la naturale proseguzione di via Pizzini, anche se in formato ridotto ed in parte priva di marciapiedi, per chi vuole raggiungere, attraversando via Romani, la propria abitazione all'interno del quadrante compreso fra la Cristoforo Colombo, via Boezi e via Giordano (un'area di circa 1,171 kmq). Ad oggi questa strada, che, a circa metà della sua lunghezza, cambia nome in via Pescetti, è anche una delle vie più brevi, da via Romani, per raggiungere il supermercato "Conad" di via Castrucci ed il nuovo centro commerciale di via Giordano.
La ristretta via Micheli, trasformandosi in via Pescetti, non solo cambia nome ma anche dimensioni. Infatti, l'esigua ampiezza della carreggiata, si riduce a tal punto (circa 3,5 metri, ovviamente sempre senza marciapiedi) da non consentire il passaggio contemporaneo di due autoveicoli di medie dimensioni in ambo i sensi di marcia. Teniamo a precisare che sia via Micheli che via Pescetti sono costellate di voragini, dossi e cunette non segnalate, estremamente pericolose soprattutto per pedoni, ciclisti e motociclisti, e fanno la gioia dei meccanici locali.
Osserviamo ora via Cilea. Come possiamo vedere, la parte appena rilasciata di via Cilea sembra assomigliare alla Colombo in zona EUR: doppia carreggiata per ogni senso di marcia, comodi marciapiedi, illuminazione, pavimentazione impeccabile, segnaletica orizzontale e verticale. Uno Splendore. Peccato che questa si incroci con la sua prosecuzione (via Cilea "vecchia" - tra via Romani e viale di Castelporziano), via Boezi e via Romani. Tralasciando ulteriori commenti circa l'improbabile incrocio che ne deriva (molti cittadini hanno consigliato che sarebbe bene installare una rotatoria o un semaforo), il confronto tra la parte nuova e la parte vecchia di via Cilea viene spontaneo.
Da qui il titolo di questo articolo: SITUAZIONE VIARIA "DIFFERENZIATA". Differenziata nella realizzazione (nei tempi e nei modi) e nell'architettura (la prima impeccabile e la seconda ormai obsoleta e fatiscente al punto da renderla pressocchè impraticabile), basti transitare nei giorni di pioggia in entrambi i tratti di strada, per notare la differenza.
Vogliamo passare da via Cilea su via Boezi? Una via multi-dimensionale: partendo dall'incrocio con via Romani, ampiezza inferiore ai 6 metri, che si riducono a circa 4 metri all'incrocio con via Landino, per poi passare a quasi 8 metri all'altezza del supermercato "GS" e finire con la massima ampiezza raggiunta all'incrocio con via Torchi, di quasi 11 metri. Ovviamente anche questa strada è disseminata di buche e voragini nonchè priva di marciapiedi fino a via Giordano.
I residenti dell'Infernetto chiedono ai CdQ locali, rappresentanti il territorio, di muoversi in maniera unita e solidale verso una maggiore sensibilizzazione, coinvolgendo ulteriormente gli Organi Competenti e le Istituzioni, affinchè, finalmente tutte le strade dell'Infernetto vengano acquisite, e si possa avere la rete viaria che tutti aspettano da anni.
La coesione delle Associazioni e dei CdQ del territorio è la soluzione, il percorso attraverso il quale si può arrivare ad ottenere dallo Stato quanto fino ad ora non ottenuto.
Il raggiungimento di questo obbiettivo permetterà una sana crescita sociale dell'Infernetto.
Ora il traffico dei veicoli può transitare anche su queste nuove strade, allegerendo parzialmente la situazione viaria delle strade immediatamente limitrofe alla zona compresa fra via Ferrari, viale di Castelporziano, via Romani e via Boezi. Ma vediamo nel particolare come si presenta ora la situazione descritta.
Questa è via Carlo Alberto Pizzini, che collega via Pietro Romani con via Maurice Ravel permettendo di arrivare alla scuola Mozart di via Cilea. Una bellissima strada con annessi parcheggi per i residenti che possono essere utilizzati anche per lasciare le auto di chi si vuole recare alla scuola o all'ufficio postale dell'Infernetto. Ufficio che ad oggi non permette ancora il ritiro dei pacchi e delle raccomandate.
Questa, invece è via Romano Micheli, la naturale proseguzione di via Pizzini, anche se in formato ridotto ed in parte priva di marciapiedi, per chi vuole raggiungere, attraversando via Romani, la propria abitazione all'interno del quadrante compreso fra la Cristoforo Colombo, via Boezi e via Giordano (un'area di circa 1,171 kmq). Ad oggi questa strada, che, a circa metà della sua lunghezza, cambia nome in via Pescetti, è anche una delle vie più brevi, da via Romani, per raggiungere il supermercato "Conad" di via Castrucci ed il nuovo centro commerciale di via Giordano.
La ristretta via Micheli, trasformandosi in via Pescetti, non solo cambia nome ma anche dimensioni. Infatti, l'esigua ampiezza della carreggiata, si riduce a tal punto (circa 3,5 metri, ovviamente sempre senza marciapiedi) da non consentire il passaggio contemporaneo di due autoveicoli di medie dimensioni in ambo i sensi di marcia. Teniamo a precisare che sia via Micheli che via Pescetti sono costellate di voragini, dossi e cunette non segnalate, estremamente pericolose soprattutto per pedoni, ciclisti e motociclisti, e fanno la gioia dei meccanici locali.
Osserviamo ora via Cilea. Come possiamo vedere, la parte appena rilasciata di via Cilea sembra assomigliare alla Colombo in zona EUR: doppia carreggiata per ogni senso di marcia, comodi marciapiedi, illuminazione, pavimentazione impeccabile, segnaletica orizzontale e verticale. Uno Splendore. Peccato che questa si incroci con la sua prosecuzione (via Cilea "vecchia" - tra via Romani e viale di Castelporziano), via Boezi e via Romani. Tralasciando ulteriori commenti circa l'improbabile incrocio che ne deriva (molti cittadini hanno consigliato che sarebbe bene installare una rotatoria o un semaforo), il confronto tra la parte nuova e la parte vecchia di via Cilea viene spontaneo.
Da qui il titolo di questo articolo: SITUAZIONE VIARIA "DIFFERENZIATA". Differenziata nella realizzazione (nei tempi e nei modi) e nell'architettura (la prima impeccabile e la seconda ormai obsoleta e fatiscente al punto da renderla pressocchè impraticabile), basti transitare nei giorni di pioggia in entrambi i tratti di strada, per notare la differenza.
Vogliamo passare da via Cilea su via Boezi? Una via multi-dimensionale: partendo dall'incrocio con via Romani, ampiezza inferiore ai 6 metri, che si riducono a circa 4 metri all'incrocio con via Landino, per poi passare a quasi 8 metri all'altezza del supermercato "GS" e finire con la massima ampiezza raggiunta all'incrocio con via Torchi, di quasi 11 metri. Ovviamente anche questa strada è disseminata di buche e voragini nonchè priva di marciapiedi fino a via Giordano.
I residenti dell'Infernetto chiedono ai CdQ locali, rappresentanti il territorio, di muoversi in maniera unita e solidale verso una maggiore sensibilizzazione, coinvolgendo ulteriormente gli Organi Competenti e le Istituzioni, affinchè, finalmente tutte le strade dell'Infernetto vengano acquisite, e si possa avere la rete viaria che tutti aspettano da anni.
La coesione delle Associazioni e dei CdQ del territorio è la soluzione, il percorso attraverso il quale si può arrivare ad ottenere dallo Stato quanto fino ad ora non ottenuto.
Il raggiungimento di questo obbiettivo permetterà una sana crescita sociale dell'Infernetto.
Nessun commento:
Posta un commento
Clicca qui per partecipare al blog. E' sufficiente aggiungere un tuo commento, il tuo pensiero.
ATTENZIONE!
Qui non abbiamo bisogno di maleducati. I contributi che non si atterranno alle più elementari regole di educazione civile, saranno ritenuti offensivi e non verranno pubblicati.
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.