Piero Cucunato denuncia l'esiguità dei fondi per la manutenzione stradale.
02/10/2007 16:37
L’emergenza sicurezza sulle strade del Lido parte proprio dall’analisi dello stato dell’asfalto. “Nel XIII Municipio - sostiene il Consigliere di Forza Italia Piero Cucunato - i circa 300.000 euro spesi per ricoprire le buche che si aprono quotidianamente non bastano nemmeno per il solo Infernetto. Nella previsione di Bilancio per il 2008 che è stata bocciata in Commissione, ne erano previsti appena 500.000 come dire facciamo finta di tappare qualche buca qua e là…. Gli abitanti sono costretti a tapparsi l’asfalto da soli, come sta avvenendo da sempre a Dragona, a Bagnoletto e a Centro Giano”. Il Codacons ha calcolato che sugli oltre 5mila chilometri di strade della capitale ci sono mezzo milione di buche. Una ogni 10 metri, la larghezza media è 40 centimetri. Ma è nei Municipi periferici come il XIII che la questione delle buche stradali appare drammatica. L’Infernetto ha circa 90 chilometri di strade, secondo una verifica effettuata dallo stesso Cucunato, i dati romani scenderebbero ad una buca ogni 5 metri, per un totale di 18 mila.“Il XIII – continua Cucunato - con oltre 230mila abitanti, un territorio tra i più grandi d’Italia, per estensione come il comune di Bologna, con un bilancio per il 2008 di appena 500mila euro per la manutenzione delle buche, può si e no, sistemare tre o quatto strade. Le altre devono sperare di finire nella prossima lista, per questo abbiamo bocciato il Bilancio in Commissione, serviva un segnale forte di priorità”. .Il 70 per cento delle vie del XIII Municipio sia ad Ostia che nell’entroterra ha urgente bisogno di interventi. Quasi ogni giorno, a causa dello stato del fondo, si verificano incidenti, con ripercussioni sul traffico e la mobilità. “La scorsa settimana dopo le prima pioggia - denuncia ancora Piero Cucunato - i tombini sono andati in tilt, tutto questo perché la manutenzione e la pulizia delle foglie che cadono è latente e le strade vengono pulite una volta l’anno. Inoltre, oltre l’80% delle strade dell’Infernetto sono private, ma aperte al pubblico transito. In caso di danni, però, il Comune pretende che paghino i privati, oltre al danno la beffa per tanti residenti in quel quartiere”.
02/10/2007 16:37
L’emergenza sicurezza sulle strade del Lido parte proprio dall’analisi dello stato dell’asfalto. “Nel XIII Municipio - sostiene il Consigliere di Forza Italia Piero Cucunato - i circa 300.000 euro spesi per ricoprire le buche che si aprono quotidianamente non bastano nemmeno per il solo Infernetto. Nella previsione di Bilancio per il 2008 che è stata bocciata in Commissione, ne erano previsti appena 500.000 come dire facciamo finta di tappare qualche buca qua e là…. Gli abitanti sono costretti a tapparsi l’asfalto da soli, come sta avvenendo da sempre a Dragona, a Bagnoletto e a Centro Giano”. Il Codacons ha calcolato che sugli oltre 5mila chilometri di strade della capitale ci sono mezzo milione di buche. Una ogni 10 metri, la larghezza media è 40 centimetri. Ma è nei Municipi periferici come il XIII che la questione delle buche stradali appare drammatica. L’Infernetto ha circa 90 chilometri di strade, secondo una verifica effettuata dallo stesso Cucunato, i dati romani scenderebbero ad una buca ogni 5 metri, per un totale di 18 mila.“Il XIII – continua Cucunato - con oltre 230mila abitanti, un territorio tra i più grandi d’Italia, per estensione come il comune di Bologna, con un bilancio per il 2008 di appena 500mila euro per la manutenzione delle buche, può si e no, sistemare tre o quatto strade. Le altre devono sperare di finire nella prossima lista, per questo abbiamo bocciato il Bilancio in Commissione, serviva un segnale forte di priorità”. .Il 70 per cento delle vie del XIII Municipio sia ad Ostia che nell’entroterra ha urgente bisogno di interventi. Quasi ogni giorno, a causa dello stato del fondo, si verificano incidenti, con ripercussioni sul traffico e la mobilità. “La scorsa settimana dopo le prima pioggia - denuncia ancora Piero Cucunato - i tombini sono andati in tilt, tutto questo perché la manutenzione e la pulizia delle foglie che cadono è latente e le strade vengono pulite una volta l’anno. Inoltre, oltre l’80% delle strade dell’Infernetto sono private, ma aperte al pubblico transito. In caso di danni, però, il Comune pretende che paghino i privati, oltre al danno la beffa per tanti residenti in quel quartiere”.
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