"Infernetto e Dintorni" è un blog realizzato dell'Associazione Culturale Infernetto e Dintorni, ideato con lo scopo di agevolare lo scambio di opinioni tra gli abitanti dell'Infernetto e del X Municipio, ex XIII Municipio. L'obiettivo del blog è di fornire visibilità circa l'urbanizzazione del quartiere e le criticità ad essa connesse. Divulghiamo informazioni, condividiamo emozioni. L'Associazione è stata promotrice ed è stata fra i Soci Fondatori del Coordinamento Infernetto fino al 09/04/2016.

CERCA NEL BLOG

martedì 12 febbraio 2008

a "Il Leggio del Mare" con Paola Scacciavillani ....

il '68, quarant' anni dopo

con il libro di Aldo D'Ambrosi
"Bussavamo alle porte del cielo"

di Paola Scacciavillani

Il '68 oggetto di grandissima discussione quest'anno, 40mo anniversario, si discute, si fa il bilancio di questo lasso di tempo, forse abbastanza lungo per poter cercare di dare un giudizio più obiettivo.

D'Ambrosi tratta l'argomento alla maniera di un romanziere, di un narratore, con il suo libro "Bussavamo alla porte del cielo" titolo ispirato dal verso di una canzone di Bob Dilan e lo fa raccontando la storia di quattro personaggi, due coppie, che dagli anni attuali si spostano continuamente indietro verso gli anni della loro giovinezza che li ha visti protagonisti della rivoluzione del '68, vissuti in una terra al centro della rivoluzione sessantottina: Milano, l'Università Statale, con gli ideali che nel '68 avevano la maggior parte dei giovani, la libertà, la comunità, il sogno di poter cambiare la società, di poter intervenire nella realtà per cambiare il corso degli eventi, la grande voglia di cambiamento alimentata quotidianamente dalla forza della gioventù. Ora che sono maturi, si sono sposati, una serie di eventi sono accaduti, una coppia si è divisa l'altra, invece, è rimasta unita nel matrimonio, hanno avuto anche dei figli, è inevitabile per loro andare indietro con la mentre e scoprirsi molto, molto diversi da quelli di un tempo. Scoprire che un conto è avere sogni, idee di cambiamento, e un conto, invece, è fermare gli eventi che non si possono fermare nella storia e nella realtà. Nel libro ci sono frequenti riferimenti al fattore "tempo", se c'è una cosa sulla quale non si può intervenire, anche se si è animati da grandi sogni, è proprio il cambiamento degli eventi. Flash back continui, andirivieni nel tempo dei ricordi, delle memorie, memorie che passano anche sui corpi dei protagonisti perché così come sono cambiate le loro storie così sono cambiati i loro corpi, dove ormai i segni della perdita della giovinezza sono evidenti, visibili. Sono cambiate tante cose ed è cambiato anche il loro modo di intendere l'amore, perchè nel '68 circolava l'idea della liberazione sessuale, della coppia aperta ora, invece, una delle due coppie registra quanto sia stata deleteria questa esperienza di coppia aperta per chi l'ha voluta veramente realizzare, veramente intendere in questo modo. Si analizza il tempo attuale ed il tempo passato. Il tempo è la dimensione attraverso la quale i sogni si sono smaterializzati, si sono sgretolati, per cui, alla fine, il risultato che ne deriva è negativo, non tanto per i giorni vissuti in quella atmosfera piena di sogni, di voglia di fare, di fervore, quanto per quello che è accaduto dopo. Come dice l'Autore, qualcuno dopo aver vissuto gli anni della contestazione come una eccitante vacanza, rientrava nei ranghi senza troppi rimpianti, qualcuno si defilava dopo un viaggio in India e si trasferiva a vivere in uno di quei paesini medievali dell'Italia centrale dove illudendosi di poter vivere una vita dedicata al minimalismo si ritrovava, invece, a vivere una vita piena di dubbi e di ripensamenti. Altri, non riuscendo ad integrarsi, si rifugiarono nella droga, altri diventavano clandestini e violenti, i primi a scegliere questa strada furono quelli che contestavano, che, da primi della classe, amavano molto essere ascoltati, seguiti, riveriti, ammirati e che, soprattutto, a tutti i costi, non volevano perdere! Nel libro si fa un interessantissimo bilancio non tanto del '68 quanto degli anni '70 quando è cominciato a diventare sempre più incombente il pericolo del terrorismo e delle conseguenti stragi. Il giudizio che, tutto sommato, i protagonisti pronunciano sulle loro vite e sull'epoca che hanno vissuto, è negativo, è un giudizio contaminato soprattutto da un senso profondo di amarezza, di tristezza, di perdita dei valori. Molto spesso, in questo romanzo, i personaggi usano un termine per parlare di loro stessi: si sentono ingrigiti, in realtà questo grigiore non è riferito tanto alla loro anzianità, all'avanzare degli anni, quanto alla perdita dei sogni, alla perdita degli ideali non più sostituiti da altri ideali. Però alla fine del romanzo i conti tornano, le due generazioni i sessantottini e i loro figli, pur nella sofferenza che la vita offre loro, ritrovano un contatto, i figli che in alcune pagine di questo libro definiscono i genitori "persone al chiodo ammuffite", trovano un contatto, ognuna di queste generazioni fa i conti con il proprio tempo, con le responsabilità che ognuno, in base al momento in cui hanno vissuto, ha avuto e in base alle quali hanno agito. La parte finale del libro non è più ambientata a Milano ma in un luogo mitico quale è Creta, quest'isola mitologica dove l'Autore torna a parlare del tempo, di "crono" che sgretola tutto così come si sgretolano tutti i tempi.
La lettura di alcuni brani e la presentazione del libro effettuata a cura della Presidente de "Il Leggio del Mare" Prof.ssa Anna Maria Vanalesti e dal Prof. Francesco Facciolo è stata seguita da un interessante e vivace dibattito tra i molti ex sessantottini presenti in sala. L'interesse che ancora suscita l'argomento fa ben sperare in un prossimo ulteriore incontro sul tema. Se volete esprimere la vostra opinione scrivetemi all'indirizzo e.mail
scacciavillani@yahoo.com

Nessun commento:

Posta un commento

Clicca qui per partecipare al blog. E' sufficiente aggiungere un tuo commento, il tuo pensiero.

ATTENZIONE!
Qui non abbiamo bisogno di maleducati.
I contributi che non si atterranno alle più elementari regole di educazione civile, saranno ritenuti offensivi e non verranno pubblicati.

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.